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« RivoluzioniIl dolore »

Dio esiste, ma è indifferente

Post n°5 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da ichbinnihil

Sentirsi diagnosticare un tumore al polmone significa ritrovarsi sbattuti improvvisamente in un tunnel scuro la cui uscita è una parete vuota eppure si cammina, si va avanti lo stesso sperando sempre nel miracolo, che improvvisamente si apra una via d'uscita, una porta, una finestra, una botola, qualunque cosa che permetta di uscire a riveder le stelle.

Si affronta la Chemio, si va avanti, se si è fortunati il medico dice che la terapia si può sospendere ed allora inizia lo stillicidio di attese.

Tre mesi, la TAC di controllo e l'ansia, l'angoscia in attesa di sapere il risultato perchè non puoi mai sapere cosa sta facendo quel bastardo dentro di te, se è fermo, se si muove, se cresce o peggio se si moltiplica.


Tre mesi, poi con gli esami in mano vai dall'oncologo che ti dice "Va bene,  lasciamo stare così, tra tre mesi altro controllo"
E tu esci, ma non è che vai a festeggiare, sono solo tre mesi in più una piccola rata di vita , ma il chiodo fisso è sempre a quel bastardo che ha preso possesso del tuo corpo e che non c'è modo di scacciare.

Ho sempre amato i numeri, la matematica è  musica ed a me la musica piace, ma la statistica non è musica, è fredda, impersonale, una luce bluastra di neon da sala operatoria che sconfigge le ombre e fa apparire tutto in una luce livida.

La statistica sta alla matematica come la pornografia sta al corpo umano e la statistica dice che in caso di tumore al polmone al IV stadio la speranza di sopravvivenza a cinque anni è del 1%, una statistica che serve solo ad evitare di dire che non c'è speranza, mai vinto al superenalotto e neppure alla lotteria Italia, vuoi che tocchi a me questa fortuna?

Tre mesi facendo attenzione ad ogni dolore nuovo, ad ogni sensazione non confortevole e quel corpo che a volte avevi trascurato, che davi quasi per scontato diventa un nemico perchè tu non sai più chi o cosa sei.
Non sai se tu sei quella massa di ciccia ed ossa che in fondo non ti dispiaceva neppure portare in giro oppure sei qualcosa altro, qualcosa che "E'".
Penso dunque esisto!, ma posso pensare solo perchè ho un corpo oppure il pensiero è la mia Essenza.

Quanto ti piacerebbe in questo momento avere fede, quanto ti piacerebbe in questo momento poter pensare che vada come vada tu resterai! in qualche modocontinuerai ad esistere!
Letum non omnia finit, nulla finisce con la morte

Forse è vero, di te resterà il ricordo, di te resteranno le cose che hai fatto, forse quelle che hai detto, qualcosa che rimane dopo di te, ma non è di grande consolazione se sai che non resterai TE

E così ti scopri a pensare che Dio esiste, è innegabile, razionalmente non riesci a pensare che tutto cià che ti circonda si afrutto del caso o del caos, Questa evoluzione costante e continua, questa natura che a sua volta muore e rinasce e si modifica e si adatta e si fa più forte non può essere solo un caso se consideri che ogni cosa lasciata a se stessa degenera.

Si Dio esiste, ma è indifferente a te, il suo disegno è troppo grande, troppo complesso perchè tu possa anche solo per un istante intercettare il suo sguardo e chiedere che ti lasci ancora per un poco con i tuoi cari, i tuoi affetti a fare le cose che hai sempre sognato di fare.

Dio è indifferente a noi come noi lo siamo per le cellule di pelle morta che si staccano dal nostro corpo senza che ce ne accorgiamo, hanno fatto il loro lavoro, ora possono andarsene sostituite da altre

Esistono leggi eterne, immutabili, fredde come il vuoto cosmico ed altrettanto inflessibili.

Se un bimbo viene travolto da un auto, nessuno sguardo di Dio si poserà su di lui a lasciarlo miracolosamente illeso.
Ci sembra impossibile, come può un Dio buono permettere che accada questo, lui che tutto vede, può, sa

Dio è indifferente ed in questo tunnel di ansia, paura, malinconia siamo soli, noi, con i nostri cari che ci accompagnano e si fermeranno sulla soglia dell'ultima porta.
E li toccherà a noi, da soli, scostare la tenda e passare oltre a vedere cosa c'è dopo... se c'è un dopo

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