Intolleranza zero

Bilanciata sui tacchi


Quando monta la tua arrabbiatura le schegge verdi dei tuoi occhi si accendono come braci.Sembri una veggente rapita nelle sue visioni, ossessive e bugiarde.Allora ti profondi in discorsi rapidi e senza interruzione, parole che procedono al ritmo di onde viscose. Credi di travolgere gli altri, per prima travolgi te stessa. Il tuo masochismo non ti abbandona.Come se la bellezza dell’amore non fosse qualcosa di distaccato, di separato, di slegato e di autonomo, indipendente dagli umori e dalle contingenze del tempo. Agisci, al contrario, come se l’amore dovesse per forza di cose confrontarsi con l’inevitabile miseria umana, quasi sopportare il peso di una ineluttabile angoscia.Di fronte a ciò l’amore non si mantiene intatto e indomito, ma si consuma e non ha diritto di chiamarsi incanto.