Intolleranza zero

L'onda che fa ritorno


Rilassarsi. Come ascoltare un fado triste o sentire una mano sulla pelle calda di sole. Come vedere un’onda che rumora e poi tace, in un risucchio che è attesa. Attesa di una venuta. Non è questo che faccio? Attendo una venuta.Leucade mi assomiglia. Ha le strade senza parapetti. Le piante le crescono disordinate e selvagge sui dorsi montagnosi. E se l’occhio ha voglia di una vertigine, lo volti verso il basso e il mare celeste, senza fondi, lo perde. Andare in vacanza quando gli altri si gustano il momento in cui partiranno. Sono partito subito. Via.Ma una vacanza non finisce al ritorno. Ma ritorna tempo dopo. L’immagine è forte quanto un cuore. Rimane anche laddove dovresti perderlo. Nel treno quotidiano. Nella stanchezza che arriva di sera. Nelle mani che non sanno quello che fanno. Nei sorrisi elargiti come favori a mille diversi. Nell’ipocrisia che ti tocca sempre, anche quando vorresti regalare un pugno o un urlo. La vita serve a perderti.