Intolleranza zero

L’AMORE CHE HA PAURA


Scende le scale. Ha un velluto morbido ai fianchi. Penso che non è tardi. Penso che la testa mi gira.Vorrei stendere le parole come lenzuoli, vorrei che non ci fossero strade oscure. E forse non c’è ne sono. Quello che non diciamo mi pare detto. Abbiamo deciso con gli occhi cị che era importante. Peṛ la vita giunge a destare, con suo naturale rumore, l’incanto. "L’incanto di me vicino a te". Mi pare che una piccola onda possa portare uragani e io non posseggo radar per decifrare la portata di tempeste. Nell’amore, non so urlare. Non ho mai saputo. Tutto cị che accade mi brucia l’anima a pezzi piccoli, mi mangia un po’ per volta. Coś, alla fine, finisco per avere le ossa rotte e l’alito di vodka. Sono Vladimir? Sono un saltimbanco che non si capacita del dolore che mi dai, quando scendi le scale.