Giglio Tigrato

Honduras: rivelano lacci di Miguel Facussè col narcotraffico


Tegucigalpa, 5 set (Prensa Latina) Note diplomatiche del Dipartimento di Stato filtrate dal sito web WikiLeaks offrono evidenze che gli Stati Uniti già da vari anni conoscevano dei vincoli del magnate honduregno Miguel Facussè col narcotraffico - un'accusa che è già stata fatta dentro e fuori di Honduras.  Seconda la nota dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Tegucigalpa, TEGUCIGALPA000672, classificata come segreto e datata il 19 marzo 2004, un aereo da turismo carico con 1 tonnellata di cocaina atterrò nella proprietà di Facussè, dove fu scaricata e dopo bruciata per dare l'impressione che l'industriale honduregno non aveva niente a che vedere con la stessa. Inoltre, la nota rivela che il personale dell'ambasciata è stato a conoscenza di altri due incidenti relazionati col narcotraffico vincolati alle proprietà di Facussè agli inizi ed alla metà dell’anno 2003.  Il magnate latifondista Miguel Facussè Barjum, appartenente al gruppo di imprenditori di origine araba nel paese, è una delle persone più poderose dell’Honduras, ed uno dei proprietari terrieri con maggiori estensioni di terra, sospettato di essere il mandante dei grandi massacri di contadini nel Bajo Aguan, mentre suo nipote ed ex presidente Carlos Flores Facussè è uno delle persone più influenti nei mezzi di comunicazione del paese centroamericano.  Facussè è segnalato inoltre come uno dei rappresentanti dei poteri de facto, o settore della società al margine delle istituzioni politiche che esercita su queste ultime una grande influenza e pressione, che sono stati segnalati come responsabili del golpe di stato contro il presidente Manuel Zelaya il 28 giugno 2009.  Parte di questi poteri sono le strutture del narcotraffico che preoccupano gli esperti per la loro capacità di penetrare nella società honduregna, specialmente durante gli ultimi 10 anni. La connessione tra una delle grandi famiglie del potere economico in Honduras ed il narcotraffico, fortifica queste tesi.  La nota menziona che il Gruppo di Analisi Tattica della Forza di Compito Unito Inter-Agenzie del Comando Meridionale (JIATF-S TAT) aveva informato in precedenza, su un volo dei narcotrafficanti previamente concorde con una tonnellata di cocaina a bordo proveniente dalla Colombia che risultò in un infruttuoso tentativo di intercettazione.  Secondo quello che le fonti poliziesche informarono all'Ambasciata, il carico è stato lasciato dall'aeroplano e trasportato ad una carovana di veicoli protetta da 30 uomini ben armati. In seguito, l'aeronave è stata bruciata in piena luce del giorno vicino alla pista di atterraggio. Poi, un bulldozer seppellì i resti dell'aeronave nella notte del giorno dopo.  Inoltre, secondo l'Ambasciata, la proprietà di Facussè era fortemente vigilata, cosa che faceva discutibile la versione che estranei potessero entrare alla stessa ed usare la pista di atterraggio senza autorizzazione. Il fatto più assurdo, è che la fonte dell'Ambasciata alla polizia ha detto che Facussè era presente nella proprietà al momento in cui sono accaduti i fatti.  Infine, l'Ambasciata menziona che si contano tre occasioni negli ultimi 15 mesi nelle quali si sono visti dei trafficanti di droga in relazione ad una proprietà del signore Facussè.  La nota segnala che a luglio del 2003 una lancia rapida si è scontrata contro un frangiflutti in una proprietà del latifondista, cosa che ha dato luogo ad un scambio di fuoco con la polizia. In questa occasione, due trafficanti furono catturati con 420 chili di cocaina.  Ovviamente, sebbene Facussè ha varie domande scomode a cui rispondere a partire dal contenuto di questa nota, gli Stati Uniti farebbero bene a spiegare come, se durante più di otto anni hanno avuto accesso a questa informazione, non hanno mai agito contro Facussè.  Ida Garberi