Patchwork

Post N° 11


  "Blood Diamond", questo bellissimo film di Edward Zwick , con Leonardo  Di  Caprio come protagonista, è ambientato nello scenario della Sierra Leone dove il Fronte Nazionale Unito e il governo ufficiale si combattono ormai da anni. Il mercenario Danny Archer (Di Caprio) cambia attività e si dedica al più vantaggioso commercio illegale di diamanti. Per la cronaca, il film sta concorrendo  alla conquista di ben cinque Oscar. Ma non è di questo che desidero parlare. Vorrei parlare dell’Africa, delle sue immense ricchezze, della sua immensa povertà, del suo sfruttamento, della violenza che continuamente la attraversa e la insanguina. In Africa, fra l’altro, le statistiche parlano della presenza di  non meno di 600.000 bambini-soldato, indottrinati dai militari in modo forzato. L’Unione Europea non è insensibile a queste problematiche e fin da quest’anno dovrebbe assumere la presidenza del Kimberley process ,un sistema di certificazione volontaria  costituito  tra governi e imprese legate ai diamanti,  per combattere il commercio illegale di gemme preziose, praticato per  inanziare i movimenti di guerriglia. Un sistema che, anche secondo le dichiarazioni di Amnesty International, fino ad oggi è stato fatto rispettare solo poco e male.Purtroppo le cose, sotto questo profilo, non vanno male solo in Sierra Leone. Secondo l’Agenzia Fides, nel nord-ovest dell’Angola, la situazione non è meno drammatica. Anche nella  Lunda Norte i diamanti rappresentano una ricchezza inestimabile,  ma il popolo angolano, al quale appartengono, non ha il diritto di estrarli e manca di tutto, mentre i  partiti politici locali stanno derubando progressivamente le ricchezze dell’Angola. Ma c’è da chiedersi se “diamanti di sangue” siano solo quelli  utilizzati per finanziare le guerre.  C’è, invece, da ritenere che il “Kimberley process” debba essere applicato ogniqualvolta il controllo dell’estrazione dei diamanti e il loro commercio siano la causa manifesta di gravissime situazioni di sfruttamento, di interferenze palesemente illegali in un sistema economico e sociale e della violazione dei diritti umani.Sarà mai possibile? Intanto Intorno al film, che corre all'Oscar anche come miglior montaggio, sonoro e missaggio sonoro, si e' mosso anche il PAM (Programma Alimentare Mondiale).L'organizzazione ha pensato bene di utilizzare due protagonisti di 'Blood Diamond', Djimon Hounsou e Jennifer Connely, in uno spot sul dramma della fame in Africa che verrà trasmesso al cinema e in tv.