Patchwork

Post N° 47


PERCHÉ SPOSARSI?
In ogni rapporto di coppia che si rispetti, gira che ti rigira, alla fine di matrimonio non si può proprio evitare di parlarne. E incominciano a “piovere” le domande, di fronte alle quali i due innamorati, naturalmente, cercano di darsi le risposte più rassicuranti. Quanto potrà durare il loro amore, se durerà per sempre o darà segni di cedimento, incalzato da difficoltà di ogni genere e da tentazioni, innumerevoli e spesso tanto improvvise quanto devastanti, che porteranno i due a stancarsi reciprocamente l’uno dell’altra.Non è certo mia intenzione dare consigli a nessuno, in questo post, che, invece, si presta benissimo a rimandare la questione a due film recenti, che a tutte queste problematiche hanno dato risposte differenti. I due film sono “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino (Stefano Accorsi e Giovanna Mezzogiorno) e “Casomai” di Alessandro D’Alatri. (Stefania Rocca e Fabio Volo)Nel film di Muccino il trucco per evitare brutte sorprese dipende da un reciproco sforzo di volontà della coppia. La protagonista  riesce a perdonare il tradimento di lui, e poi concentra tutte le proprie attenzioni sulla cura del proprio corpo, per riuscire a sentirsi gratificata almeno dall’essere riuscita a mantenere la propria avvenenza anche con il passare del tempo. Lui, dopo il tradimento perdonato, capisce la propria immaturità, si autoconvince che, avendo ormai una certa età, non può più comportarsi da ragazzino  e si propone di essere tutto casa e lavoro.Nel film di D’Alatri  i protagonisti, Tommaso e Stefania, sono una coppia ben assortita, in reciproca sintonia e con un bel bambino, e, soprattutto, circondata da uno stuolo di amici, parenti e colleghi che cercano in tutti i modi di dare loro dei buoni consigli. Ma non c’è niente da fare e quello un che un tempo era stato per loro un amore speciale,tende a trasformarsi addirittura in livore,  affondando, lentamente ma inesorabilmente, nelle sabbie mobili della quotidianità, di piccole, ma continue, reciproche ripicche, di piccole grandi delusioni, di piccoli grandi silenzi. E, in conclusione, fa la fine di tantissimi altri. Il finale presenta, tuttavia, una conclusione, diciamo un po’ a sorpresa. I due protagonisti decidono che l’unica cosa da fare è affidarsi a Dio, il cui intervento non viene esplicitamente richiesto, ma solo suggerito da due sguardi smarriti che si alzano verso il cielo.Questo quanto accaduto a livello cinematografico. Ma i problemi di ogni coppia, nonostante i possibili elementi in comune con quelli dei protagonisti dei due film, sono,  purtroppo, tutta una storia a sé.