Patchwork

Post N° 72


FABRIZIO DE ANDRÈNel cuore e nell'anima
Fabrizio de André  Concerto 1998DisamistadePlayUn’ironia tagliente ha da sempre caratterizzato il linguaggio delle ballate di De Andrè, che non dimentica la realtà, ma che si lascia affascinare dal mito. I suoi punti di riferimento sono stati Bob Dylan, Leonard Cohen e gli “chansonnier” francesi, Georges Brassens in particolare. De Andrè ha creato un nuovo modo di fare musica, in un’Italia canzonettara, nella quale spopolavano incontrastati solo “cuore” e “amore”, anche se il cuore e l’amore Fabrizio De Andrè ce li metteva, e come!, nel suo canzoniere universale che ha dato vita e voce a figure indimenticabili di emarginati e derelitti, anime perse di ogni parte del mondo, ispirandosi  alle più diverse e più autorevoli fonti:l’”Antologia di Spoon River”  e le ballate medioevali e provenzali, Charles Baudelaire con i suoi “Fiori del male” e Cecco Angiolieri, i Vangeli Apocrifi e gli stessi canti dei pastori di Sardegna.Per chi ha amato De Andrè e per chi si riconosce nella sua musica e nella sua poesia, desidero presentare in questo post due video poco conosciuti, che ci raccontano, attraverso suoni, immagini ed interviste, almeno una parte della sua vita pubblica di artista non allineato, alieno dalle mode ed estraneo a ogni forma di pressione e di compromesso.Fabrizio De AndrèRitratti - 1 di 2 21 min 12 secFabrizio De AndrèRitratti - 2 di 228 min 42 sec