Chris Isaak
Distesi sulla sabbia, l’occhio al gialloE al grave mare, beffiamo chi derideChi segue i rossi fiumi, scavaAlcove di parole da un’ombra di cicala,Ché in questa tomba gialla di rena e di mareUn appello al colore fischia nel ventoAllegro e grave come la tomba e il mareChe dormono ai due lati.I silenzi lunari, la marea silenziosaChe lambisce i canali stagnanti, l’arida padronaDella marea increspata fra deserto e burrascaDovrebbero curarci dai malanni dell’acquaCon una calma d’un unico colore.La musica del cielo sopra la renaRisuona in ogni granello che s’affrettaA coprire i castelli e i monti doratiDella grave, allegra, terra in riva al mare.Fasciati da un nastro sovrano, sdraiati,Guardando il giallo, facciamo voti che il ventoSpazzi gli strati della spiaggia e affoghiLa roccia rossa; ma i voti sono sterili, né noiPossiamo opporci alla venuta della roccia,E dunque giaci guardando il giallo, o sangueDel mio cuore, finché la stagione dorataNon vada in pezzi come un cuore e un colle.(DYLAN THOMAS)