Patchwork

Post N° 121


PUNTO “G” - PUNTO “L”PUNTO FERMO  
 http://www.youtube.com/watch?v=puBja8qo_1cPer un viaggio nei meandri del piacere sessuale, come per qualunque altro viaggio,  e forse anche più, è necessario predisporre di quei punti fermi che contribuiscano a rendere il viaggio stesso, meno incerto e più soddisfacente.Chi va a Firenze visiterà certamente “Piazza del Duomo, “Piazza della Signoria” e  gli “Uffizi”,  il “Ponte Vecchio”, “Palazzo Pitti” e il “Giardino di Boboli”, “Piazza Santa Croce” e “Piazzale Michelangelo, anche se le bellezze della città non finiscono certo qui. Ma anche chi va con una donna o con un uomo, pensando a una piacevole e interessante serata, ha i suoi bravi punti fermi dai quali non può fare a meno di prescindere, se vuole evitare sorprese, figuracce e inutile perduta di tempo. Questo, sia chiaro, vale per ambedue. Per l’uomo e per la donna, voglio dire. E lo dico perché anche in questo blog si è di recente parlato delle insoddisfacenti prestazioni maschili e se n’è parlato un po’ come se a letto il maschio ci andasse da solo o ci andasse solo per avere qualcosa a disposizione in cui depositare i propri spermatozoi, piuttosto che, come diceva Lucio Dalla in una ben nota canzone, affidarli più semplicemente alle cure del gabinetto. Io non riesco a immaginare cosa facciano, o cosa possano fare in tempo a fare le donne, in quel battibaleno che l’uomo impiega ad avere terminato le sue cose, dopo avere trionfalmente raggiunto il proprio veloce e vittorioso orgasmo. Ma su un aspetto fondamentale non possiamo fare a meno di riflettere. La donna non può aspettare inerme che il misfatto venga impunemente compiuto. In questo caso i punti fermi da tenere ben presenti sono due, in particolare.  Quello di cui la donna si deve occupare è il cosiddetto “Punto L” e quello che lui, l’uomo, non può assolutamente perdere di vista è il cosiddetto “Punto G”.Sapete benissimo di cosa sto parlando. Ci sono interi siti Internet e numerosissimi blog che spiegano dettagliatamente le caratteristiche fisiologiche di queste due particolarissime e imprescindibili zone erogene, rispettivamente presenti nell’apparato genitale della donna e in quello dell’uomo. Quindi non tedierò nessuno di voi spiegandoglielo per l’ennesima volta. Quello che mi preme  chiarire con questo post è che fare una scopata richiede poca fantasia e poca pratica, ma fare l’amore è tutta un’altra cosa. Nel caso di una semplice scopata la donna, per compiacere l’uomo, o per ingannare se stessa, o perchè è ingenuamente convinta che tutto debba per forza finire in quel modo e che non ci siano altre più soddisfacenti e interessanti alternative, può anche fingere un irresistibile e crescente “trasporto”. Anche l’uomo, tutto sommato, può andar fiero della sua impresa, quella di essere riuscito, finalmente, a farsi quella tipa che  molte sue conoscenze gli avevano fatto passare come bella “gnocca” dai gusti difficili e ben poco propensa a darla via facilmente. Ma se un uomo e una donna desiderano veramente provare i piaceri dell’amore, le cose diventano terribilmente più problematiche e molto, molto più impegnative. O no?!ATTENZIONE! L’ultima frontiera del piacere al femminile passa per la chirurgia estetica. Si chiama G-shot ed è un’iniezione di collagene al punto G per facilitare l’orgasmo.
NOTA BENE!Se poi nell’animo di qualche donna dovesse nascere il desiderio di rivivere ancora le sensazioni della “prima volta”, niente problemi. Con un bell’assegno il chirurgo plastico mette subito mano al problema e…”sim salabim…..!”, l’imene riprende tutte le sue più intime, verginali fattezze.Ma…e la vagina?!. Niente paura. Alle donne che hanno già partorito, il chirurgo plastico sistema pure quella. Sempre con un bell’assegno. Non quello di prima. Un altro.