Patchwork

Post N° 492


Seduttori e seduttrici
La volgarità del linguaggio non appartiene alla  seduzione. Per affascinare, per sedurre, per farsi desiderare, ci si veste in modo curato, il modo di parlare deve esprimere gentilezza, deve dimostrarsi suasivo e piacevole. La donna si affida a un tipo di abbigliamento e di trucco in grado di valorizzare al massimo la propria corporeità. La seduzione esclude qualunque forma di esibizionismo, di ostentazione, di provocazione. Nasce dal senso innato di un giusto riserbo, da una barriera che l’uomo e la donna  faranno in modo di invitarsi ad  infrangere, reciprocamente, ma solo con la massima discrezione possibile. Soprattutto la seduzione non può avere come obiettivo primario la promessa di una consumazione sessuale, ma si rivolge, coinvolgendola lentamente, alla persona nella sua totalità. La donna desidera essere ammirata per la sua bellezza, ma anche per il suo modo di vestirsi e di truccarsi, così come per i suoi gusti e per  la sua sensibilità. L’uomo-seduttore ha la capacità di trovare qualcosa di straordinario in ogni donna che susciti il proprio interesse e, quando si rivolge a quella che egli vorrebbe diventasse sua, non manca di farlo capire alla donna, con la dovuta discrezione e con le parole più adatte, facendo in modo che lei si senta come avvolta dal suo desiderio, dalla sua ammirazione, dalla sua passione. Vibrante, dolcissimo, delicato.