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POSSIAMO ANCORA PARLAREDI SPORT?


"Calciopoli" è passata e nessuno se ne ricorda più.Ma,ormai, non si può più parlare di "episodi". Gli avvenimenti passati e quelli recentissimi che stanno tormentando il mondo del ciclismo dovrebbero fare riflettere seriamente le società, gli atleti e le autorità sportive. Per anni il Tour de France ha chiuso ambedue gli occhi davanti alle sempre annunciate e sempre straordinariamente immancabili vittorie dell'americano Lance Armstrong. La fine dell'attività dell'atleta americano è stata caratterizzata immediatamente dallo scoperchiarsi impietoso di una pentola dalla quale, in fatto di doping, è venuto fuori di tutto, coinvolgendo i nomi non di comprimari, ma quelli di atleti di primissimo piano, alcuni dei quali il Tour lo hanno vinto in passato, come il danese Bjarne Riis (1996), ed altri, come l'americano Floyd Landis lo hanno vinto l'anno scorso o, come il danese Michael Rasmussen, che si accingeva a vincerlo proprio quest'anno.C'è  qualche "sport" che non sia stato "contaminato dagli scandali? Anche l'atletica, dopo i numerosi casi passati e recenti, è ripiombata nel  caos-doping: la sexy primatista mondiale degli 800 Jolanda Ceplak è stata "pescata" con l' Epo!Per l'automobilismo non si parla di doping, ma la imprevedibile conclusione della vicenda Ferrari-McLaren, dimostra, con il pronunciamento di un vergognoso verdetto, quanta faziosità,quanta ipocrisia e quanta malafede, quanti interessi, equivoci ed estranei a un sano concetto di sport, stiano irrimediabilmente finendo di inquinare, minandolo e distruggendolo, un mondo che ci ha sempre fatto entusiasmare e sognare.Dov'è finito lo sport?