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SANREMO È SEMPRE SANREMO?


Se il Festival incomincia a manifestare premonitori scricchiolii sinistri e segni di cedimento è proprio perché,  con testarda e autolesionistica pervicacia, Sanremo continua ad essere invariabilmente sempre Sanremo. Manca l’innovazione, ma, soprattutto mancano le belle canzoni, manca la buona musica. E siccome la buona musica  non si può certo dire che in Italia non esista, allora forse il problema potrebbe anche dipendere dai criteri di selezione o, addirittura, proprio dalla composizione della stessa commissione selezionatrice. "Bruci la città" è stata senz'altro la canzone dell'estate 2007. E lo è stata perché è riuscita a catturare l'immaginario collettivo, a piacere ai ragazzi e ai  meno giovani, agli snob e ai pop. Il testo è della stessa Irene Grandi, una grande passionale dichiarazione d'amore di una donna al suo uomo, la musica, cantabilissima, è di uno degli ottimi Baustelle, Francesco Bianconi, che ha detto di averla scritto "con in testa la Motown e Phil Spector". Canzone bocciata, a Sanremo 2007, molto probabilmente per l’avversione preconcetta di qualche membro della Commissione. Sanremo è importante per alcuni artisti, e,soprattutto agli inizi, è quasi fondamentale, però non è l'unica strada per fare musica in Italia. Basti pensare  che anche Vasco  a Sanremo arrivò buon ultimo! A Sanremo, lo sappiamo bene sono le cosiddette etichette “major” ( Le "quattro grandi" compagnie discografiche: la Warner, la Universal, la Sony e la EMI)a condizionare lo spettacolo, imponendo i propri cantanti. E contro lo strapotere delle major e degli interessi economici che snaturano gli intenti dell'arte della musica, mercoledì 27 febbraio, per il turno infrasettimanale di campionato, se all'Ariston si sono spenti i riflettori,  le luci di Sanremo si sono accese in piazza Colombo dove dal pomeriggio si è consumato l'Independent Music Day, un'iniziativa animata da Francesco Baccini e Giuseppe Povia e che ha coinvolto oltre 400 adesioni. Un "concertone" per sostenere la musica indipendente italiana, con il suo slogan “uniti contro la tornacontocrazia nella musica”. L'Independent Music Day (IMD), diretto da Pepi Morgia, è stato presentato da Paolo Ruffino, Veejay di Mtv e tra i conduttori di Scalo76, Mitch & Squalo del portale Alice e Linda Santaguida, con la la presenza di Giorgia Wurth, volto di Rai3. Tra i partecipanti: Antoine Michel, Filippo Q, Porto Flamingo, Biko, Bobby Soul, Freak Antony, Sindrome Peter Pan, Mao, Fanya, Triacorda, Daniele Stefani Iacopo, TAO, 7 grani, Ka Bizzarro, Edea, Francesca Romana, Almamediterranea, Khorakhanè, Alex Lunati, Giacomo Fusari, Claudia Campolongo, Fandango, Circo Abusivo, Ferradini, Cottafavi, Archinuè, Holograms, Statuto, Capuano, Nello Daniele, Gragnaniello, Tony Cercola, Carlo Marrale, Quintorigo, Gang, Beppe Lanzetta, Petra Montecorvino, Alessio Lega, Aida Satta Flores, Yres, dj Tarick, Yovine. Sul palco di piazza Colombo anche Riccardo Cocciante con i 34 interpreti del suo musical "Giulietta e Romeo". La giornata è stata  ripresa in diretta dal circuito R.E.A (Radio televisioni europee associate), dal circuito televisivo "Blu Lombardia" che copre tutto il territorio del Centro-Nord, da Radio Sanremo e da Sanremo Tv, RAI International, Radio Venere e Radio Peter Pan della Puglia, Radio Chat, Time Radio. Dalle 23.30 e per tutta la notte, Mega Party nella Discoteca GOHA' di Via Matteotti, con tanti ospiti dell'IMD e con  la presenza dei DJs Alex Gaudino e Christian Marchi insieme ai residents Marco Di Conti - Rudy Mas e ai vocalists Francesco Sarzi, Dany Gattelli, Mirkolino, per celebrare il gemellaggio tra il GOHA' e il notissimo PAPEETE BEACH di Milano Marittima. Con questa interessante e innovativa manifestazione, Sanremo è stata finalmente capace di offrire al mondo della musica qualcosa di più e di diverso. Che cosa avreste voluto di più? È forse proprio in questa e per questa gradita circostanza che, nel vero senso dell’espressione,  Sanremo ha dimostrato di essere sempre Sanremo!