Patchwork

Mi ci riconosco parecchio......


....in queste considerazioni di Diego Cugia, tratte da "Zomberos". 
.........Diverso è il caso molto raro di chi accetta il deserto, la solitudine e il degrado sociale, e se ne appropria, gli soffia l’ultimo alito d’amore che gli resta, coglie ogni pietra dalla sabbia e se la rigira tra le mani come un fiore. Questi uomini, in genere, sono fraintesi dalla società che non è più programmata a riconoscerli come guide, se non proprio osteggiati e disprezzati, tranne dai bambini , dalle persone malate, dagli animali, dai poeti, e dalle strade notturne che ne riconoscono  i passi. Sono quelli che ogni caduta si sforzano di risollevare colui che veniva dietro, lo sconosciuto con meno forze e risorse di loro. Anche in questo, la loro rinascita è diversa da quella di una donna, che ha bisogno di versare fiumi di lacrime su se stessa prima di rivedere l’alba, e di riattraversare tutte le antiche strade in un doloroso circuito interiore, prima di indossare un abito nuovo e riaffacciarsi al mondo. Il sorriso degli uomini di cui parlo, invece, è immediatamente spendibile per il bene degli altri. Di loro stessi si sono dimenticati, nessun terrorista interiore, ha diritto di prelazione sul loro futuro, non hanno più nulla da perdere, né riscatti da pagare, né odi o vendette da consumare, e la società che non li riconosce, e non ne apprezza i valori, paradossalmente li aiuta in questa opera di metamorfosi. Si tratta di gente taciturna, apparentemente mediocre, non c’è nulla di roboante che li segnali all’opinione pubblica per qualche notorietà (né nell’abito, né nel portamento, né in gesti clamorosi). Pensare che una donna in rinascita possa imbattersi in uno di questi uomini e riconoscerlo in una strada affollata è difficile. E non accade quasi mai.Ma è nostro preciso dovere immaginarci questo amore felice.