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QUARESIMA , "NO-SMS DAY" E "COLTAN"


"Comunicare" o "komunicare"?Le diocesi scoprono la propria animaanti hi-tech" e propongono il digiunodi sms, tv e iPod.Ma non solo. 
 L’astinenza dalla carne è sempre dovere di ogni buon cristiano, ma al digiuno tradizionale altri se ne aggiungono, ed è ormai una vera e propria fuga dai desideri superflui.E se il vescovo di Modena lancia il “no-sms day” durante il venerdì di Quaresima, a Venezia il patriarcato diventa ecologista con lo slogan “un gesto semplice: apriamo il rubinetto”. Idea sicuramente utile, ma certo non originale, dato che il mensile “Altreconomia” aveva già lanciato la stessa campagna, con lo slogan "Imbrocchiamola!"A Trento le astinenze non comuni sono divenute addirittura un vero e proprio calendario liturgico, e per ogni domenica quaresimale ne viene proposta una diversa, dal digiuno dall’auto a quello dal virtuale, dal digiuno allo spreco a quello dall’alcol. È stato anche previsto uno specialissimo  “digiuno dall’egocentrismo”, ma si rimane in attesa di conoscerne le modalità di svolgimento.Per quanto riguarda il “no-sms day”, va precisato, per obiettività, che la scelta della diocesi modenese non è improntata da sentimenti antitecnologici, ma da accettabilissime ,e totalmente condivisibili motivazioni politico-umanitarie.Alla base di tutto sta il “coltan”.Il “coltan” è una specie di sabbia nera leggermente radioattiva, formata dai minerali di colombite e tantalite dalla cui contrazione deriva il nome "coltan". Dal “coltan” viene estratto il tantalio, un metallo raro, molto duro e resistente alla corrosione, usato per la costruzione di turbine aeronautiche e per la fabbricazione di condensatori elettrici di piccole dimensioni. È usato per aumentare la potenza degli apparecchi riducendo il consumo di energia. Da componente indispensabile per la produzione missilistica e nucleare e per il settore aereospaziale, oggi è il "genere di prima necessità" più ricercato dai produttori di telefonia mobile. Cellulari, cerca-persone, personal computer, videogames, ma anche materiali ad uso chirurgico per funzionare hanno bisogno dei microcondensatori al tantalio.Dove sta il problema? Il “coltan”proviene all'80%  dal Kiwu, regione del Congo in cui è in corso una guerra civile che ha causato 4 milioni di morti in 10 anni".Purtroppo gli interessi dietro l'estrazione e il commercio di questo minerale sono talmente grandi che persino l'Onu non è esente da dubbi coinvolgimenti. Nella zona di maggior interesse per l'estrazione del Coltan, il nord Kiwu in Congo, tutti sanno del commercio illegale di questo minerale e che tutti “attingono” da questa risorsa, compresi i militari dell'esercito congolese e la forza Onu in Congo. E questo nonostante sia più che provato che con una parte degli utili derivanti dall'estrazione del Coltan si alimenta il mercato clandestino delle armi e che molti gruppi ribelli si finanziano con questa attività. Sono ormai decine le prove filmate da più parti consegnate alle varie autorità che documentano, senza ombra di dubbio, il coinvolgimento degli apparati militari, governativi e delle Nazioni Unite. Gli stessi aerei che trasportano il Coltan fuori dal Congo in molti casi sono di compagnie che lavorano per le Nazioni Unite. Nei filmati e nel materiale fotografico si evidenzia anche come l'estrazione del Coltan comporti altissimi rischi per le persone e come in moltissimi casi gli “estrattori” siano bambini.Vada dunque un plauso alla diocesi di Modena, che si è fatta promotrice di questa iimportante iniziativa, anche se non posso fare a meno di stigmatizzare il comportamento ipocrita dei giornali, i quali hanno dato più spazio al “gossip quaresimale” di quanto ne abbiano dato ad un argomento che meriterebbe ben altro risalto e ben altre attenzioni, soprattutto da parte dei politici, come al solito impegnati solo a far chiacchiere.