Patchwork

Parole, parole, parole.....


E col turpiloquiocome la mettiamo?
  
 La Federal Communications Commission è l’authority che negli USA ha funzione di controllo su tutto quanto riguarda radio e telecomunicazioni. Alla denuncia di un’associazione di genitori la FCC ha risposto con una sorta di “vademecum”, nel quale viene fornita una risposta puntuale a 36 episodi “imbarazzanti”, andati in onda in trasmissioni di grande audience, e in reti non via cavo, e, naturalmente, basati sull’uso di parolacce , doppisensi  fin troppo espliciti  ed espressioni allusive e scurrili. Nemmeno la rappresentazione di scene intime, naturalmente di sesso,sfugge a questa meticolosa, direi notarile regolamentazione. L’atteggiamneto della FCC ha, in fondo in fondo, dato, come si dice, un colpo al cerchio e uno alla botte. Infatti, con grande compiacimento delle reti Tv americane, è stato stabilito un elenco di termini e di espressioni che possono venire pronunciate durante una trasmissione,  purchè una sola volta e velocemente. Questo è stato ritenuto ammissibile. E ora stiliamo, finalmente, lo scabroso elenco: :«Cazzo, testa di cazzo (dick), coglione, sedere, testicoli, puttana, tette, bastardo (anche «grasso bastardo»), merda, piscia e che Dio ti stramaledica». Nemmeno l´impiego fortuito ed elusivo di « pene, testicoli, vagine, culi, sacco dei marroni ("nutsack"), bastardo, figlio di puttana», è stato penalizzato in modo particolarmnente severo. Agli amanti del sesso “fuori ordinannaza” è anche consentito di parlare di “ammucchiata”, purchè, naturalmente, ci si guardi bene dal mandarne in onda le immagini. Chi in televisione usa un linguaggio del genere, almeno negli USA, può quindi stare tranquillo perché l’uso di un simile frasario non gli fa correre più il pericolo di subire una inopinata denuncia. Nessuna di quelle 36 denunce venne, comunque accolta  dalla FCC, gettando così nella disperazione papà e mamme preoccupati, con raccapriccio, per i propri figli, costretti a subire nelle trasmissioni televisive, turpiloqui che, però, ascoltavano invece regolarmente a scuola dai loro compagni, senza che per questo qualcuno se ne  fosse particolarmente scandalizzato. La prima avvisaglia del vento che girava c’erano state già nel febbraio del 2004, quando, durante la finale del Superbowl,  Janet Jackson , oltre che i propri gorgheggi canori fu costretta a esibire, sembra suo malgrado, anche un brillante seno nudo, a causa, si giustificò l’organizzazione, di un problema di carattere puramente sartoriale.  E un episodio simile si verificò successivamente anche in Italia, quando il 23 maggio del 2004, se la memoria non m’inganna, cosa peraltro possibilissima, durante l’ultima trasmissione di Fiorello “Stasera pago io Revolution” alla bella e brava Valeria  Golino, che interpretava con Fiorello una divertente scenetta, mentre cadeva a terra, fingendo di svenire venne fuori un seno, bianchissimo e,orrore!, soprattutto, nudo. Ma qui da noi, naturalmente, sotto questo profilo soffia un’aria diversa e non ci furono nè  scandalo, né multe, com’era invece, accaduto in un’America puritana, scossa dall’altrettanto candido e bianco seno della Janet Jackson.  Esiste, peraltro, anche un famoso e conosciutissimo precedente storico, quando, durante la battaglia di Waterloo, il generale napoleonico Cambronne agli inglesi ,che gli chiedevano di arrendersi, egli avrebbe altezzosamente e stentoreamente risposto con un francesissimo “merde”. Il fatto va, comunque, accolto con il beneficio d’inventario, perché l’episodio non è storicamente accertato.  E di questa lettera (non so quanto attendibile) che W. A. Mozart avrebbe inviato a Franz Joseph Haydn, che cosa ne dite?   Mio caro Franz Joseph Haydn,sono appena tornato dall'esecuzione del mio concerto per peto e orchestra, il successo è stato grande.Non so descriverle la faccia dell'arcivescovo Colloredo quando ha udito il famoso do di peto, prodotto dal meraviglioso orfizio della mia esecutrice preferita, sebbene petulante, Elzevira Filonieri che voi avete udito di certo cantare come sopr-ano nel mio "flatulo magico" ove in vece ella emetteva suoni solo dal capo.Sfortunatamente mentre il concerto procedeva nel migliore dei modi, rallegrando chiunque abbia cara la musica, l'arcivescovo, mentre oramai l'aria si saturava ed era intrisa d'umane essenze, ha deciso di accendersi la pipa, e così uno spettacolare gioco di fuochi di Cina ha allietato non solo l'udito ma anche il guardo dei maggiorenti Salburghesi presenti in gran copia, dispiegati come lor solito a guisa di leccaculo riverenti della maestà dell'Arcivescovo del quale è notorio il vezzo di essere adulato e non disdegna d' adoprarsi onde ottenere la riconoscenza di cui egli si ritiene meritevole, se non per il fatto di non essere altri che se stesso. Dopo questa serata Salisburgo non sarà più la stessa. Devo comunque dire che gli orchestrali mi hanno applaudito e il pubblico non ha fatto che agitare le mani per tutta la durata dell'esecuzione, di sicuro in segno di ossequio per la mia musica. Or mi congedo da voi, ho cinque minuti di tempo e ne approfitto per scrivere una sinfonia prima di appartarmi nella latrina e provare la mia musica con lo strumento più soave che la natura ci ha dato, e se qualcuno osasse rinfacciarmi che la mia musica è una musica di merda, non mi sentirei ingiuriato, per il fatto che avrebbe ragione.Spero che a Vienna tutto avvenga secondo le vostre aspettative , e quello scorreggione di Leopoldo, sua Maestà come si comporta con voi? Datemi presto vostre notizie che è mio auspicio arrivino puntuali come la cacata che ogni mattina, ineluttabilmente produco. Vostro Wolfango