Patchwork

LA PETITE MORT


Quella francese è una lingua molto ma molto particolare. Una lingua che ha la capacità di esprimere in modo raffinato e poetico anche i concetti più pruriginosi, come quando si parla dell’orgasmo, che i francofoni assimilano a una sorta di “imago mortis”, quando lo definiscono come la “petite mort”. E questo perché nello sguardo di un essere umano che arriva all'apice del piacere c'è quella specie di strana smorfia in qualche modo accomunabile al dolore. Ad utilizzare questa espressione è stato per primo lo scrittore Georgers  Bataille, nel suo romanzo «Madame Edwarda». “Petite”, “piccola” perché figlia di quella grande, della Morte, che a tutto pone termine e che è momento di “dépassement de soi”. Piccola perché ne è una riproduzione, fedele fino allo spasmo: le donne hanno sembianze di cadavere, e l’estasi e l’orgasmo le conducono al punto di sembrare morte. Ecco come egli ne parla:” J’eus le sentiment de tuer. Elle battait l’air de ses bras, perdit le souffle et es contracta avec une violence de chute : la mort elle-même n’aurait pu lui donner de soubresauts plus violents. »Lo stesso termine viene oggi utilizzato anche dagli specialisti di tossico-dipendenza per indicare la condizione “estatica” del tossicomane, il cosiddetto “trip”, parola inglese che significa “viaggio” e che, internazionalmente,  è ormai entrato nel gergo comune in riferimento a uno stato di alterazione psico-fisica, determinato dall’assunzione di sostanze allucinogene. Una raccolta di queste piccole esperienze di morte (e di rinascita) si possono trovare online ormai da parecchi anni sul sito Beautiful Agony (http://beautifulagony.com/public/main.php). Il sito nasce nel 2003 da un'idea di Richard Lawrence and Lauren Olne e non ha più smesso di raccogliere video provenienti da tutto il mondo. Sguardi assenti, bocche spalancate, gemiti, larghi sorrisi, c'è tutta un'umanità in questa forma estrema di narcisismo che porta la gente a volersi vedere pubblicata online in uno dei propri momenti più intimi. Il sito di Beautiful Agony è stato spesso criticato, tacciato di pornografia, deriso, ma è indubbio che stia raccogliendo una testimonianza reale di valore quasi antropologico: ecco il vero spirito umano. In pochi momenti della vita siamo tutti uguali, e l'orgasmo è uno di quelli. Se volete partecipare le regole sono semplici: solo ritratti dal collo in su e niente musica. Se invece volete solo dare un'occhiata, alcuni video sono aperti alla fruizione libera. E per chi vuole scavare a fondo nella vita di alcuni dei protagonisti, esiste anche la sezione confession, dove molti dei partecipanti alla "community dell'orgasmo" raccontano se stessi e la propria sessualità. Ma, al di là di tutto, la lezione che dovremmo imparare riguardo all'orgasmo è quella di non avere paura di cercarlo e di goderne, sempre e comunque, anche se non c'è nessuno a guardarci.