Patchwork

Ma perchè tanto malessere fra i nostri giovani?


  
I giovani, anche se non sempre loro se ne rendono conto, stanno male, e, soprattutto, stanno male senza comprenderne o senza volerne o poterne comprendere le ragioni. I giovani sono, purtroppo, soli.  Sembra un paradosso, eppure in questa società del massimo sviluppo della comunicazione mediatica i giovani sono soli. Soli con la loro immaturità o con la loro falsa maturità precoce, soli con la loro inacapacità e impreparazione ad affrontare la realtà quotidiana, soli con i loro sogni quasi sempre velleitari e impossibili, soli con le loro aspettative deluse, soli con il gelo nell'animo per quell'amore che muore troppo presto dopo avere creduto che potesse durare per sempre. Soli per a loro scarsa preparazione culturale e professionale. Soli.E non per le solite crisi esistenziali che costellano da sempre la giovinezza, ma perchè un "ospite inquietante", il nichilismo, si aggira tra loro e dentro di loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, cancella prospettive e orizzonti, fiacca lo loro anima, intristisce le loro passioni, rendendole esangui. Le famiglie si allarmano, la scuola non sa più cosa fare. Solo il "mercato" s'interessa di loro per condurli sulle vie del divertimento e del consumo, ma dove, in realtà, ciò che si consuma fino a "bruciarsi" è la loro stessa vita, che non riesce più a proiettarsi in un futuro, vissuto sempre di più come una minaccia, piuttosto che come una promessa.