Patchwork

Sanremo. La Canalis, Belen e altre considerazioni


 
 Pare che delle due sia stata Belen la preferita dai media. E la gente si accoda. A me Belen è sempre apparsa come un uccellino impaurito, statuaria, ma immobile, rigida anche nei tratti somatici del suo viso sempre un po’ contratto. Ha ballato e cantato, ma se non l’avesse fatto non avrebbe tolto né aggiunto proprio nulla alla propria prestazione. La Canalis mi è sembrata più a proprio agio nei vari abiti indossati con eleganza e con naturalezza. Più a proprio agio e meno “forzata” nei momenti di conversazione. Non posso pensare certo che abbia fatto una brutta figura, come da tanti si continua a dire. Ma si tratta di sensazioni personali e ognuno la pensa come crede più opportuno. E i protagonisti musicali? Tricarico e la Tatangelo non mi sono piaciuti. Il primo cantava per suo conto una canzonetta da Zecchino d’oro. La seconda, addobbata in un inutile e stravagante eccentrismo, si è data molto fa fare per molestare le mie orecchie con urla che di musicale avevano ben poco. Della Oxa e della Strabelli ho capito una o due parole, ma non ne ricordo alcuna. Bene chi ha vinto, ma anche l’immediata retroguardia non ha demeritato. Tra gli esclusi Max Pezzali è già in cima alle classifiche con “Il mio secondo tempo”. Buon per lui.