Blog per Italiani

FUSSE CHE FUSSE LA VORRTA 'BBONA!


Ricevo e, visto che è in tema con la giornata, Vi comunico quanto segue."  Marzo, conquiste in pericolo Giuliana Carlino
Oggi è l'8 marzo, non una festa ma una giornata di riflessione, più che mai necessaria, sulla condizione femminile. La scarsa presenza delle donne nei luoghi decisionali della politica è un deficit della democrazia. L'Italia è in forte ritardo rispetto ai livelli di partecipazione politica di altri paesi europei.La presenza delle donne nelle istituzioni è una conquista relativamente recente ma continua ad essere piuttosto esigua. E, purtroppo, quelle conquiste e quei passi avanti nell'emancipazione femminile, che ci sembravano solo qualche anno fa procedere speditamente, sembrano ormai segnare il passo, anzi sembrano regredire. Basti pensare ad alcuni diritti persi: le pensioni per gli uomini a 65anni e per le donne a 60 costituiva un riconoscimento per il lavoro di cura della famiglia, poiché il 76,2% del lavoro familiare delle coppie (cura dei figli, lavori domestici, acquisti di beni e servizi) rimane a carico delle donne. Invece i 65 anni per tutti sono una parità nel dare ma non nel ricevere; permane infatti la disparità retributiva. E' del 3 marzo scorso il rapporto della Comunità europea che sottolinea che le donne continuano a guadagnare in media, in Europa, il 16,5% in meno. Il divario retributivo è dovuto alle difficoltà di conciliazione lavoro-famiglia che costringe molte donne a prendere congedi per maternità, per l'assistenza dei minori, degli anziani o di familiari disabili, oppure a lavorare part time....Sono passati nove anni da quando l’articolo 51 della Costituzione italiana è stato modificato con l’introduzione del principio delle “pari opportunità tra donne e uomini” nelle cariche elettive. Cinque da quando l’Italia veniva collocata al 48esimo posto, nella graduatoria mondiale sulla presenza delle donne nella politica, e faceva una certa impressione che al primo ci fosse il Rwanda. Siamo certamente anche davanti ad un problema culturale, come ha sottolineato più volte anche il presidente Napolitano è necessario "incidere essenzialmente sulla cultura diffusa, sulla concezione del ruolo della donna, sugli squilibri persistenti e capillari nelle relazioni tra i generi".E' per questo che mi sembra un risultato importantissimo la mozione che ha avuto la sottoscrizione di donne, ma anche uomini, appartenenti a tutti i gruppi politici, che abbiamo approvato oggi nell'Aula del Senato e che impegna il governo a "sostenere, nel corso dell'esame dei disegni di legge di riforma del sistema elettorale, iniziative parlamentari finalizzate all'introduzione di un principio di non discriminazione che assicuri un'equilibrata rappresentanza di entrambi i generi".FUSSE CHE FUSSE LA VORRTA 'BBONA!Ciao e ancora W LE ITALIANE!Francoleober