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Buona Festa della Liberazione.


  Se "Bella ciao" diventa un problema di ordine pubblico La notizia è di questa mattina: in vista delle celebrazioni di quest'anno per la Resistenza a Pordenone si è ritenuto che suonare "Bella ciao" dal palco costituisse un problema di ordine pubblico. E' evidente che le celebrazioni della Resistenza, ancora per lungo tempo, non saranno mai vuota retorica in questo Paese privo di memoria storica. L'attualità dei Valori della Resistenza sta nel fatto che oggi è ancora più importante capire che i cittadini devono impegnarsi per una nuova Resistenza. La nostra generazione è chiamata ad una nuova Resistenza contro i gruppi di interesse che hanno grandi risorse finanziarie e conseguenti capacità di corrompere la Politica e le Istituzioni. Lo sperimentiamo quotidianamente, rispetto all'aggressione ai valori ambientali e storico-monumentali del nostro Territorio, alla sottrazione dei Beni pubblici e alla limitazione sempre più accentuata del loro utilizzo a favore della collettività, alle limitazioni e ai mille soprusi che i Cittadini subiscono nell'esercizio di Diritti costituzionalmente garantiti quali il diritto alla Salute, alla  Giustizia, all'Istruzione, al Lavoro . Dobbiamo sentirci impegnati a ribellarci e a combattere la cultura fascista strisciante, presente ancora diffusamente nel nostro Paese e nei comportamenti di singoli e di gruppi. Non è neppure accettabile che negli stessi partiti democratici ogni posizione di dissenso venga mal sopportata e appena tollerata. Significa che si è perso pericolosamente il senso dell'importanza del confronto democratico, vero sale della democrazia. Per questo dobbiamo sentirci tutti impegnati a dare il nostro contributo per impedire superficiali e pericolose trasformazioni della nostra Democrazia, attraverso le riforme costituzionali e della legge elettorale in atto, e per concorrere alla realizzazione delle riforme anche costituzionali realmente indispensabili per la Libertà e la Democrazia nel nostro Paese. Buona Festa della Liberazione.  
 Alessandro Pesavento -Segretario Regionale IDV Veneto Francoleober