saltomortale

Dio e gli uomini, miracoli, lacrime di sangue, ombre sui muri, voci nella notte, scherza con i fanti ma lascia stare i santi


SCHERZA CON I FANTI...MA LASCIA STARE I SANTIIn Campania su una parete ridipinta da poco appare una macchia d'umido con le sembianze vaghe di un giovane barbuto e capellone. Gli abitanti di Seattle avrebbero pensato a Kurt Cobain, il cantante dei Nirvana. Quelli di Casapulla nientemeno che a Gesu'. Il racconto e' da film di Fellini. Gli inquilini della casa stanno recitando il rosario davanti alla statua di padre Pio eretta nel cortile, quand'ecco il barista del paese che si affaccia dal balcone e vede la Sacra Macchia sul muro. La voce corre di bocca in bocca e nel giro di qualche ora sull'Appia ci sono 4 chilometri di coda e la strada del miracolo e' intasata dai fedeli in preghiera. Si attende a minuti la notizia della prima guarigione, mentre gli autori di «Lourdes» saranno gia' al lavoro per scrivere «Casapulla», 10 milioni di ascolti come minimo. Senza voler mancare di rispetto a nessuno, nell'anno del Giubileo ci saremmo aspettati che la fame di fede da cui siamo tutti divorati trovasse sbocchi piu' maturi. Che la Chiesa ne approfittasse per far crescere questo popolo tenuto per millenni sotto una coltre di superstizione e di  ignoranza. Forse sognavamo un'Italia di santi, invece quella che affiora e' la solita Italia dei santini, con i suoi polpettoni sceneggiati e le sue polemiche medievali intorno ai gay. Altrove i Muri cadono. Da noi si macchiano soltanto un po'.