Creato da io_sono_qui_oggi il 30/10/2008
 

CONTINUARE_A_LOTTARE

aiutiamo a combattere i tumori... questa terribile malattia, che ci toglie tutte le energie, ci consuma piano piano... prima ci uccide dentro di noi. AIUTIAMOCI, SOSTENIAMOCI A VICENDA.

 

 

AIUTO

Post n°7 pubblicato il 08 Marzo 2009 da io_sono_qui_oggi

chi mi aiuta a continuare,

a essere forte,

a non accasciarmi,

ad assaggiare le mie lacrime e continuare a vivere pensando che anche questa è vita...

 

devo trovare la forza

per continuare

la mia lotta....

 
 
 

a volte

Post n°6 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da io_sono_qui_oggi

com'è difficile, rimanere accanto alle persone che ami...


quando sono allo stremo... quando ne approfittano di ogni occasione per dirti che ti amano


quando vedono il loro corpo che non ce la fa più... che regredisce piano piano... fino a spegnersi...


quanta forza ci vuole per guardarle negl'occhi stringergli le mani, e spronarle a continuare...

 
 
 

Il mio viaggio nella malattia

Post n°5 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da io_sono_qui_oggi


Nel suo "De profundis" il compianto Pre antoni Beline (mancato proprio quest'anno) ha scritto che prima o poi ogniuno di noi si dovrà confrontare con la morte e con la malattia che di solito la precede. E' una realtà a cui nessuno può sfuggire. Ma pre Toni ha scritto anche che non si deve pensare che la malattia sia la cosa peggiore di questo mondo. Spesso è la salute che fa emergere il peggio di noi, come la prepotenza e l'invidia, la bramosia, la violenza. La malattia fa emergere il meglio di noi come la pazienza, la solidarietà, la spiritualità, la sensibilità..An che se ogni malato è povero. Qualche volta di amici, qualche volta di speranza. Però anche ricco di tempo per riflettere, per pregare e per intraprendere quel viaggio lungo e impegnativo verso il suo profondo e ultimo destino. E per ironia della sorte, proprio mentre stavo leggendo il "De Profundis" lo scorso mese di agosto mi è stato diagnosticato e in seguito eradicato dal retto, dopo due delicati interventi chirurgici, un tumore maligno. Durante la mia degenza in ospedale ho riflettuto sul fatto che ogni cultura ha il suo modo di affrontare la malattia, la sofferenza, il dolore. Alla fine il viaggio alla ricerca di una cura risolutiva si trasforma in un viaggio interiore alle radici divine dell'uomo. E' questo che ci comunica Tiziano Terzani nel suo "Un altro giro di giostra" ma lui ci insegna anche che niente succede per caso nelle nostre vite e che la cura di tutte le cure è quella di cambiare punto di vista, di cambiare se stessi e dare in tal modo il proprio contributo alla speranza in un mondo migliore, ma anche ci insegna a credere che i miracoli esistono veramente, solo che ognuno deve essere artefice del proprio.
E leggere "la citta della gioia", il grande romanzo di Dominique La Pierre ha avuto per me l'effetto di un farmaco antidolorifico. Le sofferenze di Hasari Pal (l'uomo cavallo) hanno fatto si che i miei dolori fossero più sopportabili. E ha lenito i miei dolori anche solo il fatto di pensare a tutti gli abitanti della "Città della gioia" una bidonville di Calcutta, vero e proprio inferno di miseria e degradazione, nel quale cercano di sopravvivere in mezzo fame e malattie, tra la merda che scorre a fiumi, ma soprattutto solidali gli uni con gli altri.
Non voglio dilungarmi oltre ne approffittare dell'ospitalità concessami gentilmente dal giornale per esternare e rendere pubblici i soliti ringraziamenti di rito (anche se doverosi), ma vorrei tanto mi fosse consentito qui ricordare la giovane infermiera che, dopo avermi visto in lacrime, accarezzandomi e senza dire una parola, ma con grande slancio di empatia, ha saputo alleviare non solo il mio dolore, ma soprattutto le mie paure e la mia solitudine.
Vorrei tanto citarne il nome , ma preferisco custodirlo nel mio cuore.



Gobbi Claudio


 

 
 
 

pregiudizi...

Post n°4 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da io_sono_qui_oggi

CANNABIS IN ONCOLOGIA
...e voi come vi ponete difronte alla disinformazione che porta a rinnegare l'ausilio di una molecola così preziosa, quale il delta-9-THC, nel trattamento farmacologico?
indicata per la nausea e il vomito associato con la chemioterapia,per l'anoressia e la cachessia,per la spasticità nelle lesioni del midollo spinale...e molto altro, ci sono forti evidenze di benefici medici.
Sul dolore oncologico non ci sono studi, però è dimostrato che aumenta l'efficacia della morfina consentendo una riduzione di dose della stessa.
La morfina ha come grande controindicazione la costipazione, se si riduce il suo dosaggio si riduce anche la costipazione nel paziente.
Se la morfina ha efficacia 10 e la canapa 3, il risultato non è 13 ma 20.
Allora perchè tanta polemica e rinnegazione?

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Data di pubblicazione: 21/07/2008 15.57.07

Ricercatori londinesi insistono su alcuni effetti benefici thc
La cannabis sarebbe in grado di rallentare sviluppo e riproduzione delle cellule tumorali. Lo pensano ricercatori medici della St.George University, secondo i quali il Thc, principale ingrediente della cannabis, può avere un effetto benefico su tutte le tipologie di tumore, ma specialmente per quello al polmone e al cervello, oltre alla leucemia: indebolirebbe le cellule tumorali, rendendo così più efficace la chemioterapia.

Fonte: A.N.S.A., Londra, 2008-07-18 13:02

 

 
 
 

Qiqong: nelle situazioni di sofferenza psicologica dei pazienti oncologici

Post n°3 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da io_sono_qui_oggi
 
Tag: ricerce

 

Qiqong: nelle situazioni di sofferenza psicologica dei pazienti oncologici

Flavio Fenoglio *, Monica Cavallari*, Maria Giuseppina Vidili*, Dario Dini*, Alessandro Thea", Barbara Corrado**, Alessandra Alberisio**, Nadia Crotti** Gabriella Morasso**, Gilberto Gori^, Valerio Genitoni^, Li Xiao Ming

* Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro - Genova, M.D.,Department of Cancer Rehabilitation

** Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova - Psychologist; Department of Psycology Qigong, "Qigong Teacher" - (Insegnante di Qigong)

^ Professore Università di Urbino

° Director Qigong Research Institute, Beijing University

 

RIASSUNTO                                                                                                         L'effetto del cancro e delle sue modalità terapeutiche sulla qualità di vita è stato descritto da diversi autori. Spesso nei pazienti oncologici si ritrovano severe sofferenze fisiche e segni di disagio sociale e psicologico.                                           Alla luce di questa evidenza, nel gennaio 1995 abbiamo iniziato uno studio per valutare l'effetto del Qigong sui disturbi psicologici di pazienti con diagnosi di cancro. Nello studio furono arruolati sessanta pazienti, tutte donne; l'età media era di 51 anni (con un range variabile fra 39 e 75). Le pazienti, divise in tre gruppi di venti, hanno praticato esercizi Qigong per due ore, una volta la settimana, durante un periodo di tre mesi, sotto il controllo di un medico e di un insegnante di Qigong; inoltre ogni paziente è stata sollecitata ad eseguire esercizi Qigong a casa propria, un'ora al giorno, per almeno cinque giorni consecutivi la settimana per dodici settimane.        Per valutare gli effetti del trattamento con Qigong abbiamo fatto ricorso ad un'intervista di uno psicologo e al test P.D.I. (Psychological Distress Inventary), sottoposti entrambi ai pazienti prima e dopo il ciclo di Qigong da parte di psicologi.      Tutte le pazienti, tranne otto, sono state valutabili per la risposta. Abbiamo rilevato una buona risposta al Qigong in termini di miglioramento del disagio psicologico nella maggioranza delle pazienti ed una diminuzione statisticamente molto significativa (p.=0.001) del livello medio (mediana) di disagio psicologico.                                         I dati in nostro possesso indicano che il Qigong sembra essere un'efficace terapia di supporto nelle situazioni di disturbo psicologico nei pazienti oncologici ed in questa prospettiva verrà impiegato nel nostro Istituto quale terapia standard di supporto.

INTRODUZIONE                                                                                                       L'effetto del cancro e delle relative terapie sulla qualità di vita è stato descritto in dettaglio (1). Nei pazienti oncologici sono spesso presenti gravi sofferenze fisiche e traumi psicologici e sociali. In particolare, il disagio psicologico può iniziare nel momento in cui i pazienti vengono a conoscenza della (apprendono la) diagnosi di cancro. La localizzazione del cancro, la stadiazione, la prognosi, il tipo di trattamento, i sintomi, i cambiamenti corporei mutilanti, la disabilità ed il decadimento funzionale sono elementi che giocano un ruolo importante sullo stato emozionale dei pazienti.  Come dimostrato da diversi lavori (2-4) la terapia di gruppo può essere considerata un valido strumento di assistenza nei pazienti oncologici. Dato che la valutazione delle variazioni della condizione psicologica indotte dalle terapie Qigong può essere condotta separatamente dagli effetti di altri trattamenti oncologici concomitanti, abbiamo scelto il disagio psicologico nei pazienti oncologici come oggetto del nostro studio con lo scopo di diffondere l'uso del Qigong nel nostro paese, in qualità di possibile terapia di gruppo standard di sostegno in questo tipo di pazienti.

MATERIALI E METODI                                                                                   SOGGETTI                                                                                                                      I pazienti sono stati arruolati nello studio in accordo con i seguenti criteri:                   a) diagnosi istologica o citologica di cancro;                                                                  b) età inferiore o uguale a 75 anni;                                                                                c) sesso femminile;                                                                                                         d) nessuna terapia psicofarmacologica concomitante, oppure nessun cambiamento di terapia con psicofarmaci negli ultimi sei mesi;                                                                 e) assenza di metastasi cerebrali;                                                                                   f) assenza di seria compromissione dei movimenti (della mobilità);                               g) aspettativa di vita di almeno sei mesi;                                                                       h) consenso informato.                                                                                              Sessanta pazienti sono entrate nello studio. L'età mediana è stata di 51 (range 39-75). Cinquantadue pazienti (86.6%) avevano una neoplasia della mammella, tre (5%) avevano un menaloma, e cinque (8.4%) erano affette da sarcoma. In otto pazienti erano presenti metastasi a distanza (polmone, ossa, rene). Quaranta pazienti (66.6%) stavano assumendo terapia antineoplastica concomitante (terapia ormonale: 26 punti; chemioterapia: 5 punti; radioterapia: 9 punti). Tutte le pazienti erano state sottoposte ad intervento chirurgico per la neoplasia primitiva. Tredici pazienti avevano ricevuto la diagnosi di cancro da meno di sei mesi e quarantasette da più di sei mesi. Riguardo alla condizione sociale la maggior parte era sposata e conduceva una vita attiva (sposata: 46 punti; nubile: 4 punti; vedova: 8 punti; divorziata: 2 punti; impiegata: 34 punti; pensionata: 12 punti, casalinga: 14 punti.). 

PROCEDURE E STRUMENTI.                                                                                          Gli psicologi hanno condotto un'intervista e sottoposto ad ogni paziente lo Psychological Distress Inventary (P.D.I.) all'inizio ed alla fine del trattamento con Qigong per stabilire il grado di disturbo psicologico.                                                Tramite l'intervista psicologica lo psicologo ricercatore ha potuto acquisire informazioni circa la reazione psicologica del paziente nei confronti della malattia, circa possibili modificazioni comportamentali o turbe emotive (ansia, depressione, paura, preoccupazione, rabbia, tensione) e circa l'assunzione di terapie farmacologiche.         La Psychological Distress Inventary (P.D.I.) è un questionario in tredici punti cui il paziente risponde da solo (punteggio da 0 a 5 secondo la scala di Likert), considerato un mezzo affidabile (5) per quantificare il disagio psicologico nel paziente oncologico.  Lo sviluppo dello studio è consistito in esercizi di Qigong svolti per due ore, una volta la settimana, durante un periodo di tre mesi, sotto il controllo di un medico e di un insegnante di Qigong; inoltre ogni paziente è stata invitata a praticare esercizi di Qigong un'ora al giorno, almeno per cinque giorni consecutivi la settimana per dodici settimane, nella propria abitazione.                                                                  Seguendo le istruzioni del Prof. Li Xiao Ming e tenendo in considerazione le condizioni delle pazienti, i medici e gli insegnanti Qigong hanno selezionato i seguenti esercizi (alfabeto PINYIN):

 

 

JING GONG:

 

TI BAO SHI

BAO DAN TIAN

SHUI GONG

FU HU SHI

 

XING GONG:

 

HU XING

FEB SHUI SHI

 

TIAO HI BU QIGONG:

 

BU SHEN FA

 

LONG YOU GONG:

Il nostro scopo era quello di suggerire un modo diverso di auto-sostenersi, con l'esperienza di:                                                                                                                - Regolazione Corporea - TIAO SHEN,                                                                              - Regolazione Respiratoria - TIAO XI e                                                                             - Regolazione Mentale - TIAO XIN                                                                                 tramite l'esecuzione di alcuni semplici esercizi Qigong. Il trattamento Qigong è consistito di:                                                                                                                    - TI BAO SHI E BAO DAN TIAN per l'intero periodo,                                                          - SHUI GONG e FU HU SHI nelle prime quattro settimane,                                                - HU XING e FEN SHUI SHI dalla quinta all'ottava settimana,

- BU SHEN FA e LONF YOU GONG nelle ultime quattro settimane.       

RISULTATI                                                                                                            Cinquantadue pazienti (86.6%) sono state valutabili per la risposta al trattamento Qigong. Due pazienti si sono perse nel "follow up". Sei pazienti non hanno eseguito tutto il trattamento previsto ed una è perita per un incidente.                            Confrontando il punteggio medio P.D.I. (Psychological Distress Inventary) ottenuto all'inizio (41.5; range 15-64) e lo stesso alla fine del trattamento (30.5, range 13-52) si può rilevare una diminuzione statisticamente assai significativa (p.=0.001) del grado della mediana di disagio psicologico. Si è potuto altresì osservare una notevole riduzione di turbe psicologiche nella maggioranza delle pazienti, al momento della seconda intervista psicologica.

CONCLUSIONI                                                                                                               I risultati ottenuti nel nostro studio indicano che gli esercizi di Qigong possono essere praticati dai pazienti ambulatoriali e soprattutto che il Qigong ha ridotto il punteggio medio di disagio psicologico e ha migliorato lo stato emozionale.                                Per queste ragioni il Qigong risulta una terapia efficace contro i disturbi psicologici dei pazienti neoplastici, e in questa prospettiva il Qigong verrà impiegato nel nostro Istituto come terapia standard di supporto.                                                             Stiamo ora pensando ad un ulteriore studio su una quantità maggiore di pazienti, per valutare l'impatto del Qigong sull'adesione (compliance?) dei pazienti ai trattamenti oncologici standard.

BIBLIOGRAFIA                                                                                                              1) Holland J.C. "Psychosocial aspects of oncology" - (Aspetti psicosociali dell'oncologia) - ESO Monograph, Springer Verlag, Berlino 1990.                                                          2) Bindeman S., Soukop M., Kaye S.B., "Randomised controlled study of relaxation training" - (Studio controllato randomizzato di allenamento al rilassamento)                3) Scott D.W., Donahue D.C., Mastrovito R.C., Hakes T.B. "The antiemetic effect of clinical relaxation: report of an exploratory pilot study" - ( L'effetto antiemetico del rilassamento clinico: relazione di uno studio esplorativo pilota) - J. Psychosoc. Oncol. 1: 71-84, 1983.                                                                                                              4) Morrow G., Morrell C. "Behavioral treatment for the anticipatory nausea and vomiting induced by cancer chemotherapy" - (Trattamento comportamentale per la nausea di anticipazione ed il vomito causati dalla chemioterapia oncologica) - N. Engl. J. Med. 307: 1476-80, 1982.                                                                                          5) Morasco G., Costantini M., Baracco G., Capelli M. "Assessing psycological distress in cancer patients: validation of a self administered questionnaire" - (Quantificare il disagio psicologico nei pazienti oncologici: validazione di un questionario autosvolto). - Oncology 53: 295-302, 1996.                                                                                         6) Li Xiao Ming "Qigong's lessons" - (Lezioni di Qigong) - L. Edizioni, Roma.

 

 
 
 
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