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ROMEO & GIULIETTA - MARTEDI' 24 GIUGNO 2008 GRUMO APPULA ORE 21,00  P.ZZA DEVITOFRANCESCO

Post n°78 pubblicato il 05 Giugno 2008 da nico.siciliano
Foto di nico.siciliano

Nascita, cielo e terra in un solo istante si sono uniti in te, e tu, in un solo istante, li vuoi perdere, Il suicidio, per Sir William Shakespeare.

ROMEO & GIULIETTA di William Shakspeare, adattamento e regia di Nico SICILIANO.

PRODUZIONE " I FOLLI " di Grumo Appula.

MARTEDI 24 GIUGNO 2008

Amore struggente e impossibile contrastato dalle famiglie dei due giovani,i Montecchi e i Capuleti, da sempre in guerra fra loro.

TEATRO SOTTO LE STELLE XIII EDIZIONE-A CURA DELL'ASSOCIAZIONE " I GRUMBESTINI "INFO 347/2320691-347/8609569. BIGLIETTO 7 EURO,RIDOTTO 3 EURO.

CENTRO PARROCCHIALE " MONTEVERDE " - PIAZZA DEVITOFRANCESCO

GRUMO APPULA ( BA ) ORE 21, 00

  ATTORI:

  ROMEO : GIUSEPPE LAUDADIO

  GIULIETTA : ERICA TROCCOLI

  MERCUZIO : NICOLA DAMIANI

  TEBALDO : MAURIZIO GALULLO

  FRATE LORENZO : MICHELE BAVARO

  PARIDE : NICO SICILIANO

  MADONNA CAPULETI : ANGELA PERAGINE

  MADONNA MONTECCHI : DONATELLA DRAGO

  NUTRICE : ANDREINA LABOMBARDA

  BENVOLIO:ANTONIO ZECCA

  GREGORIO: GIANMARCO SICILIANO

  SANSONE: CLAUDIO DE PAOLA

  CORO: VALENTINA FERRARA

  MUSICA  E LUCI: GIANLUCA GRANDOLFO

 
 
 

I FOLLI IN ROMEO E GIULIETTA

Post n°74 pubblicato il 25 Marzo 2008 da nico.siciliano

Fonti della Storia:
Opera ricca e densa, Romeo e Giulietta fonde tutti i generi, tutti gli stili, alternado la grossolanità più rozza ed il lirismo più raffinato. Ma soprattutto, è un’opera sostenuta da una poesia che oltrepassa il tempo e lo spazio. Questa tragedia, certamente la più popolare di Shakespeare, si ispira a numerose fonti. Tuttavia solo lui ha saputo elevare al rango di mito questa tragica storia d'amore e di morte.
I personaggi di Romeo e Giulietta appaiono la prima volta in una novella di Luigi da Porta (1485-1529) che riprendeva un soggetto già sviluppato da un racconto del Novellino di Masuccio Salernitano e in seguito ripreso da Matteo Bandello in una delle sue Novelle. Ma il nucleo narrativo di fondo è già rintracciabile nelle figure di Piramo e Tisbe tratteggiate da Ovidio.
La pièce ha ispirato moltissimi artisti (celebri l'opera musicale di Gounod e il balletto di Prokofiev ) e ha dato luogo ad innumerevoli adattamenti scenici e cinematografici.

La tragedia nel Rinascimento:
Questa tragedia ha per oggetto l'amore e la tragicità dell'amore. Dell'amore è certamente l'opera che, insieme a poche altre, celebra il mito in un modo tale da fare assumere alla pièce la funzione di archetipo. Da questo momento in avanti l'amore e Romeo e Giulietta faranno tutt'uno nell'immaginazione di tutti. È di scena l'amore puro, rarefatto e senza condizioni, sembrerebbe neanche sotto l'ipoteca sessuale: a questo riguardo l'amore maturo e adulto di Antonio e Cleopatra potrà costituire la verifica realistica se Romeo e Giulietta ne è la trattazione idealistica o romantica. Certamente il Romanticismo si è impadronito dell'opera e l'ha fatta propria: ma altre sono le sue radici e il suo spazio simbolico di fondo. In controluce c'è l'idea d'amore del Rinascimento con i suoi riferimenti neoplatonici.

Periodo storico - Letterario:
Si rintraccia nell'opera l'eco di un'epoca bellicosa: l'età elisabettiana porta il segno delle guerre di religione e dei conflitti cruenti che si combatterono tra stati, tra famiglie. Il personaggio del Principe richiama alla mente la figura della sovrana di ferro come anche il personaggio omonimo di Machiavelli o di un certo macchiavellismo passato in Inghilterra all'epoca , e nelle orecchie, di Shakespeare.

Atmosfere letterarie:
Ma è il neoplatonismo di radice italiana passato ai poeti della Pléiade e certamente noto a Shakespeare che edificando una concezione del sentimento amoroso su forti basi idealistiche e quasi mistiche (che non riguarda solo i sentimenti umani ma tutta la concezione del cosmo e che peraltro, in più luoghi, nella pièce, è messa in relazione con l'amore in una fusione panteistica), mette una seria ipoteca sull'opera. L'amore fra i due adolescenti si esprime anche con un vocabolario religioso e mistico cui la presenza di Fra Lorenzo dà quasi il carisma del mistero religioso. Ma come sempre i capolavori vivono sì nello spazio simbolico della propria epoca ma fanno del proprio spazio simbolico un universo a se stante. Così quest'opera reca il marchio del genio shakespeariano e l'idealismo romantico (se mai c'è stato). Gli inestinguibili odi familiari, lo sferragliare delle spade, i sussurri amorosi dei giovanetti in amore in freschi giardini italiani, l'enfasi e il lirismo sentimentale senza paragoni del loro fraseggio amoroso, il ballo intrecciato del caso e della malasorte, il sinistro operare dei veleni nel freddo della tomba (dovuto anche al maneggio di un frate un po' pasticcione quasi da opera buffa), le morti incrociate degli amanti resteranno nella memoria in fiamme dello spettatore e del lettore avvinti nel binomio di sempre (che come non mai qui celebra il suo trionfo): l'amore che eleva le anime in cielo e la morte che trascina i corpi sottoterra.

 
 
 

I FOLLI IN ROMEO E GIULIETTA

Post n°73 pubblicato il 25 Marzo 2008 da nico.siciliano

Trama:
L'azione si svolge a Verona dove da anni due grandi famiglie, i Montecchi e i Capuleti, sono consegnati ad un odio inestinguibile (di cui si ignorano peraltro le cause).
Romeo, figlio ed erede della famiglia Montecchi, è innamorato della bella Rosalina e non teme di affrontare a questo riguardo gli scherzi dei suoi amici Benvolio e Mercuzio.
Capuleti, il capo della famiglia rivale si prepara a dare una grande festa per permettere a sua figlia, Giulietta, di incontrare il Conte di Parigi. Quest'ultimo, in effetti, l’ha richiesta in matrimonio ed i genitori di Giulietta sono favorevoli a quest'unione. Romeo - che crede di trovarvi Rosalina - si autoinvita con gli amici Benvolio e Mercuzio a questo grande ballo mascherato. Scorge Giulietta
e resta folgorato dalla sua bellezza cadendo follemente innamorato di lei; è il colpo di fulmine reciproco. Le si avvicina e l’abbraccia due volte quindi si ritira. Romeo e Giulietta scoprono adesso la loro identità reciproca. Disperati si rendono conto di essersi innamorati ciascuno del proprio peggior nemico.
Al cader della notte, Romeo si nasconde nel giardino del Capuleti. Quindi si avvicina sotto il balcone di Giulietta e le dichiara il suo amore. Tutti e due fanno a gara nel pronunciare dichiarazioni d’amore appassionate. Perdutamente innamorato, Romeo si confida il giorno dopo con fra Lorenzo, il suo confessore. Inizialmente incredulo, fra Lorenzo promette tuttavia a Romeo di aiutarlo e di celebrare il suo matrimonio, nutrendo anche la speranza di riconciliare Capuleti e Montecchi.
Tebaldo cugino di Giulietta, sfida Romeo a duello. Ma il giovane - al colmo della felicità e pieno di una simpatia "fraterna" per l’aggressore - rifiuta di battersi. Mercuzio, il confidente ed amico di Romeo, giovane coraggioso e brillante, si affretta a sostituirlo battendosi contro Tebaldo. Quest'ultimo lo ferisce a morte. Mercuzio muore maledicendo il litigio delle due famiglie nemiche. Romeo vendica la morte del suo amico ed uccide Tebaldo. Romeo ormai ricercato deve fuggire in esilio.
Giulietta è in preda al dolore. Suo padre, reso inquieto dallo stato d’animo della figlia, decide di accelerarne il matrimonio con il Conte di Parigi. Il matrimonio avrà luogo il giorno dopo. Giulietta si rifiuta. Suo padre la minaccia: o sposa il Conte, o la disereda. Lei corre da fra Lorenzo che le propone di bere un filtro che può darle l'aspetto della morta per quaranta ore: credendola morta la chiuderanno nella tomba del Capuleti. Fra Lorenzo verrà allora con Romeo a liberarla. Il frate promette di informare Romeo dello stratagemma. Giulietta accetta il piano. Rimasta sola nella sua camera, beve il filtro. La mattina del giorno dopo la governante la scopre inanimata. Tutta la famiglia piange la morte di Giulietta. Fra Lorenzo fa sì che tutto si svolga secondo i suoi piani.
A Mantova, dove Romeo è in esilio, riceve la visita di Baldassarre, suo servo, che gli annuncia la morte di Giulietta. Ha soltanto un rapido pensiero: procurarsi del veleno e ritornare a Verona per morire accanto alla sua Giulietta. Durante questo lasso di tempo, fra Lorenzo apprende che un intoppo ha impedito al suo messaggero di informare Romeo del suo stratagemma. Decide di recarsi alla tomba del Capuleti per liberare Giulietta. Ma il dramma precipita. Romeo si reca sulla tomba di Giulietta e vi incontra il Conte di Parigi venuto a portare fiori alla fidanzata morta. Un duello ha luogo tra i due giovani e il Conte, morente, chiede a Romeo che accetta, di adagiarlo vicino a Giulietta. Romeo contempla la bellezza luminosa di Giulietta e l’abbraccia prima di bere il veleno e morire a sua volta. Fra Lorenzo è sconvolto nello scoprire i corpi di Romeo e del Conte di Parigi. Assiste al risveglio di Giulietta e tenta di convincerla a seguirlo e andarsi a rifugiare in convento. Ma Giulietta che scopre il corpo di Romeo mortogli vicino si pugnala con la spada del suo amante e muore al suo fianco.
Il principe, Capuleti, e il vecchio Montecchi si recano al cimitero. Fra Lorenzo narra loro la storia triste degli "amanti di Verona". I due padri sfiniti dal dolore deplorano quest'odio, causa delle loro disgrazia. Si riconciliano sul corpo dei loro figli e promettono di erigere alla loro memoria una statua d'oro puro.


 
 
 

AUGURI A TUTTI, FELICE 2008

Post n°71 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da nico.siciliano
Foto di nico.siciliano

Ecco I FOLLI. I disadattati, i ribelli, i contestatori.Quelli sempre al posto sbagliato.Quelli che vedono le cose in modo diverso, non amano le regole, e non rispettono lo status quo.Puoi lodarli, disapprovarli, citarli, puoi non credere loro, puoi glorificarli e denigrarli,ma cio' che non potrai fare e' ignorarli. Perche' loro sono quelli che cambiano le cose. Inventano,immaginano,curano,espolarono,creano,ispirano.Mandano avanti l'umanita'.Forse devano per forza essere Folli.Altrimenti come potresti guardare una tela vuota e vederci un'opera d'arte?O sedere in silenzio e sentire una musica che non e' maii stata compasta?O guardare un pianeta rosso e immaginare un laboratorio su ruote?Perche' le persone cosi' Folli da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo cambiano.AUGURI A TUTTI

 
 
 

SOTTO L'ALBERO LA COMPAGNIA I FOLLI

Post n°70 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da nico.siciliano
Foto di nico.siciliano

                                                                                                        

COMPAGNIA TEATRALE

I FOLLI

presenta

I VOLDAGIACCHITTE

Storie e tradizioni di Grumo Appula

di

Francesco Sollecito

22 dicembre 2007-12-07

Ex convento dei padri riformati

SANTERAMO IN COLLE ( BA )

Sipario ore 20.30

23 dicembre 2007-12-07

Auditorium – scuola media

GRUMO APPULA ( BA )

Sipario ore 20.30

La vita?

Un lungo viaggio verso il nulla...

(Samuel Beckett )

BREVE SINOSSI

Questa parte della storia si svolge a Grumo Appula. L’avvocato Ciccimarra dà il benvenuto al pubblico presente dando notizie sul paese e i suoi abitanti. Viene poi interrotto dalla visita di Vituccio, che tenta di truffare l’uomo di legge con la storia (inventata) di un furto di salsicce, ma non vi riesce. Il ragazzo è particolarmente sfortunato: cerca di avvicinare una ragazza ma la madre di lei lo impedisce, viene addirittura multato quando, da giovane vagabondo qual è, fa pipì in un angolo della strada. Grazie all’arrivo di Giuseppina, l’erborista e verduraia del paese, la storia si sposta sulla famiglia protagonista della vicenda, mostrando Annina, madre di Francesca e Rosa, e suo marito Antonio: il piccolo orto che possiedono non basta a sfamare tutti e quattro, questi dunque si arrangiano e vivono di espedienti, finché una disgrazia non li colpisce: la morte di Francesca. Il tragico evento fa cadere Annina nella più profonda depressione e spinge Antonio a un lungo viaggio, alla ricerca di sé stesso, di Dio, del senso della vita.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Giovedi´ 22 Novembre

Post n°69 pubblicato il 19 Novembre 2007 da nico.siciliano
Foto di nico.siciliano


Ore 18.30- presso il " Salotto Letterario " Sen. G. Degennaro (L.go Teatro 6,Bitonto) : " ´A Livella di TOTO` ". Declamata e interpreta  dall´attore teatrale Nico Siciliano. In occasione del 40´ anniversario della scomparsa del grande attore comico napoletano.Omaggio anche a Eduardo De Filippo,amico di toto' con De Pretore Vincenzo.Giovedi´ 22 Novembre
-Ore 18.30 presso il " Salotto Letterario " Sen. G. Degennaro (L.go Teatro 6,Bitonto) : " ´A Livella di TOTO` ". Declamata e interpretata dall´attore teatrale Nico Siciliano. In occasione del 40´ anniversario della scomparsa del grande attore comico napoletano.
"Qui non è con l''attore che abbiamo a che fare, bensì col poeta. E già, perché dovete sapere che di Totò ce ne sono stati tre: il Comico, il Principe e il Poeta. Ma quelli che proprio non andavano d''accordo erano il Principe e il Poeta. Basta leggere la ''Livella'' per rendersene conto. Il primo (il Principe) lottò strenuamente perché gli venisse riconosciuto il titolo nobiliare, e il secondo (il Poeta) ci lasciò la poesia, che dà il titolo a questa raccolta, dove sostiene l''esatto contrario: ''Nuje simmo serie... appartenimmo a morte!''"

L.go Teatro 6 - Bitonto
tel.080.3758368 - www.libreriadelteatro.it

Ingresso libero

 
 
 

DOMENICA 11 NOVEMBRE 2007 SALA DELLA CULTURA DI GRUMO APPULA

Post n°68 pubblicato il 06 Novembre 2007 da nico.siciliano

IN OCCASIONE DELLE MANIFESTAZIONI GEMELLATE " PREMIO VITO VIOLETTA " E DEL

137° ANNIVERSARIO DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI GRUMO APPULA DATATE

10 NOVEMBRE E 10 GENNAIO 2007, SARA' OSPITE DLL'EVENTO NICO SICILIANO , CHE

INTERPRETERA' LA LIVELLA DI TOTO' E DE PRETORE VINCENZO DI EDUARDO DE

FILIPPO. ORARIO EVENTO 19.30

 
 
 

E' MORTO ENZO BIAGI....UN GRANDE

Post n°67 pubblicato il 06 Novembre 2007 da nico.siciliano

Clicca per ingrandire

Milano - Enzo Biagi è morto poco dopo le otto alla clinica Capitanio di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni. Al momento del decesso al capezzale del popolare giornalista e scrittore c'erano le due figlie, Bice e Carla, e i generi. E' stato il medico Giorgio Massarotti ad annunciare la morte. "Per incarico della famiglia, con estremo dolore, annuncio che il dottor Biagi si è spento alle 8 di questa mattina con serenità". Era nato nel 1920 e col suo lavoro di testimone del secolo ha segnato il giornalismo italiano: dalla carta stampata alla tv passando per i libri, un'enorme bibliografia di 80 titoli.

Camera ardente e funerali I funerali di Biagi avranno luogo giovedì a Pianaccio, il piccolo borgo di Lizzano in Belvedere, sull’appennino bolognese, dov'era nato. La camera ardente è allestita alla clinica Capitanio di Milano, con accesso attraverso l’ingresso di via Quadronno. Resterà aperta sia oggi che domani. Poi, giovedì mattina, il feretro sarà trasferito a Pianaccio per i funerali.

A vegliare la salma Tra i primi a rendere omaggio alla salma sono stati i giornalisti Sergio Zavoli e Ferruccio De Bortoli. "Lo ricordo come un grande amico, un padre, un fratello maggiore: ci ha insegnato la passione per questo mestiere, la libertà, che qualche volta ha un costo", ha detto il direttore del Sole 24 Ore. "E' rimasto il cronista che conoscevo, ha scherzato fino alla fine. Se avesse avuto un blocchetto dei suoi avrebbe raccontato questi giorni".

La figlia Bice: "Si è addormentato sereno" Visibilmente commossa Bice Biagi si é affacciata sul portone della clinica: "Si è addormentato sereno. Aveva programmato come sempre tutto anche per noi. Ci ha fatto dormire qualche ora, me e mia sorella, e ci ha aspettato. Siamo stati insieme". A chi le ha chiesto come vorrebbe fosse ricordato il padre, Bice Biagi, con la voce tremante, ha risposto: "Mi rendo conto che voi tutti ricordate Enzo Biagi, io ricordo mio padre e sono grata a tutti quelli che in questi giorni gli hanno dimostrato tanto bene. Non dico che per noi è una scoperta ma, noi siamo le sue figlie, e ci ha stupito. Io ho perso un padre, sono solo più sola".

 
 
 

NICO SICILIANO OSPITE A BITONTO

Post n°66 pubblicato il 02 Novembre 2007 da nico.siciliano

GIOVEDI' 22 NOVEMBRE 2007 , ALLE 0RE 19.00 NICO SICILIANO OSPITE PRESSO LA LIBRERIA DI TEATRO A BITONTO - L.go Teatro 6 - Bitonto tel.080.3758368 - www.libreriadelteatro.it

NICO SICILIANO, REGISTA E ATTORE DELLA COMPAGNIA TEATRALE " I FOLLI ", PARLERA' D TEATRO, DEI PROGRAMMI IN ESSERE DELLA STESSA COMPAGNIA E CONCLUDERA' RECITANDO " LA LIVELLA " DI ANTONIO DE CURTIS, IN ARTE TOTO'

 
 
 

DOMENICA 11 DICEMBRE 2007 SALA DELLA CULTURA DI GRUMO APPULA

Post n°65 pubblicato il 02 Novembre 2007 da nico.siciliano

IN OCCASIONE DELLE MANIFESTAZIONI GEMELLATE " PREMIO VITO VIOLETTA " E DEL

137° ANNIVERSARIO DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI GRUMO APPULA DATATE

10 NOVEMBRE E 10 GENNAIO 2007, SARA' OSPITE DLL'EVENTO NICO SICILIANO , CHE

INTERPRETERA' LA LIVELLA DI TOTO' E DE PRETORE VINCENZO DI EDUARDO DE

FILIPPO. ORARIO EVENTO 20.30

 
 
 

Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 19 Ottobre 2007 da nico.siciliano

Roma | 18 ottobre 2007
Al via la Festa del Cinema di Roma, con Sophia Loren e Monica Bellucci

E' la bella Monica Bellucci ad inaugurare la passerella sul tappeto rosso dell’Auditorium. La Festa del cinema di Roma, che stasera riapre le porte agli appassionati del grande schermo per la seconda volta, si preannuncia nel segno delle donne. Presenti Sofia Loren, che proprio stasera riceverà al teatro Sistina, l’Acting Award, e Sharon Stone, madrina della cena di beneficenza per la lotta all’Aids dell’Amfar.

Dedico questo premio che ricevo questa sera a Vittorio De Sica e ai miei due nipotini", ha detto Sophia Loren, al suo arrivo al Teatro Sistina di Roma, dove, questa sera le verra' conferito il premio 'Acting Award' nell'ambito della Festa del Cinema di Roma. Rispondendo a una domanda su Monica Bellucci, alter-star questa sera della giornata inaugurale della seconda edizione della Festa romana, la Loren ha detto: "mi piace molto". Inevitabile la nuova domanda dai giornalisti: che cosa manca alla Bellucci per diventare la Loren? "Ognuno ha la sua personalita' - ha risposto la Loren - e lei deve continuare a essere se' stessa e fare la propria carriera senza tentare di somigliare a
nessuno".

In tutte le sezioni figurano registe e attrici, da Cate Blachette (regina in  Elizabeth: the golden age) a
Jane Fonda (in uno spazio dedicato all’Actors Studio)  e Keira Knightly, protagonista di Seta dal bestseller di Dario Argento. E poi le italiane Asia Argento (per La Terza madre di suo padre Dario Argento) e Margherita Buy, interprete, con Antonio Albanese, del film di Silvio Soldini Giorni e nuvole.

 

Gli spettacoli

Tra star, appassionati e addetti ai lavori, un flusso continuo di film, incontri, concerti e iniziative che s’interromperà solo il prossimo 27 ottobre. Il tutto avrà luogo nel “Villaggio”, un'area attrezzata di 5600 metri quadri, esterna all’Auditorium, accessibile fin dalle nove di mattina.

 

Quattordici film in concorso, 18 nazionalità rappresentate, dieci anteprime mondiali, tre eventi speciali assoluti: Gilles Jacob, con il suo omaggio al cinema italiano (Anna Magnani, lupa romana); un omaggio a Raul Ruiz con il suo film fuori concorso La recta provincia e il focus India con No smoking protagonista l'attore di Bollywood, John Abraham.

 

Attesissima l'anteprima mondiale del nuovo film di Francis Ford Coppola, Un'altra giovinezza storia paradossale e un po' inquietante tratta da un racconto di Mircea Elide. Come a Venezia poi tornano i drammi della guerra in Leoni per agnelli di Robert Redford, con Tom Cruise e Meryl Streep, centrato sul conflitto in Afghanistan; e in Rendition di Gavin Hood, con Jake Gyllenhaal e Reese Whiterspoon, che affronta il tema dei sequestri illegali in chiave anti-terroristica.

 

Ma ad aprire la kermesse sarà Le deuxiéme souffle, un noir diretto da Alain Corneau, con la star Monica Bellucci, in versione bionda e abiti anni Cinquanta, nel ruolo dell’amante di un gangstar, interpretato da Daniel Auteuil. Tra gli altri in concorso, da segnalare, El Pasado dell'argentino Hector Bebenco, con Gael Garcia Bernal; la commedia Juno, diretta da Jason Reitman, Mongol del russo Sergei Bodrov, che racconta la giovinezza di Gengis Khan. Immancabili anche le pellicole italiane, tra quelle in concorso La giusta distanza di Carlo Mazzacurati e L'uomo privato di Emidio Greco. 

 

La giuria

Il premio Oscar, il regista bosniaco, Danis Tanovic assumerà il compito che dello scorso anno fu di Ettore Scola: coordinerà una giuria popolare di 50 spettatori, metà italiani e metà europei. Oltre al premio per il miglior film – con un riconoscimento di 200 mila euro – saranno consegnati quelli per la migliore interpretazione femminile e maschile.

 
 
 

FESTA DEL CINEMA A ROMA

Post n°63 pubblicato il 19 Ottobre 2007 da nico.siciliano

Festa Roma: arrivata Sofia Loren
La diva ricevera' venerdi' in Campidoglio l'Acting Award
(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Primi arrivi eccellenti per la Festa del Cinema. Ecco Sofia Loren, madrina della manifestazione, che ricevera' venerdi' l' Acting Award. La diva ha espresso grande apprezzamento per il Festival romano definendolo 'entusiasmante'. E a proposito dei premi che ricevera' ha confessato che 'il cuore mi batte forte forte'. 'Sono felice di ricevere questi premi e - ha aggiunto l'attrice - di incontrare tante persone che non vedevo da molto tempo. Insomma, sara' una festa bellissima'.

 
 
 

NICO SICILIANO OSPITE A BITONTO

Post n°62 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da nico.siciliano

GIOVEDI' 22 NOVEMBRE 2007 , ALLE 0RE 19.00 NICO SICILIANO OSPITE PRESSO LA LIBRERIA DI TEATRO A BITONTO - L.go Teatro 6 - Bitonto tel.080.3758368 - www.libreriadelteatro.it

NICO SICILIANO, REGISTA E ATTORE DELLA COMPAGNIA TEATRALE " I FOLLI ", PARLERA' D TEATRO, DEI PROGRAMMI IN ESSERE DELLA STESSA COMPAGNIA E CONCLUDERA' RECITANDO " LA LIVELLA " DI ANTONIO DE CURTIS, IN ARTE TOTO'

 
 
 

Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 08 Settembre 2007 da nico.siciliano

Italiani in piazza per protestare07/09/2007

L'8 Settembre, giorno dell'armistizio ma anche del V-Day, 152 piazze italiane, da Savona a Firenze, da Bologna a Napoli e Milano, ospitano la manifestazione voluta da Beppe Grillo.
Una giornata per gridare il proprio "Vaffa" a una politica sempre più autoreferenziale e per raccogliere firme in favore di una legge di iniziativa popolare che vuole escludere dal Parlamento i politici condannati con sentenza definitiva.
L'evento è seguito dai bloggers (vloggers per l'occasione) di TheBlogTV sguinzagliati nelle piazze italiane.
Lunedì 10 settembre sul nostro portale il reportage della giornata con i contributi audio-video degli utenti. E prossimamente online anche il primo documentario user generated sull'evento.

 
 
 

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 06 Settembre 2007 da nico.siciliano

GIOVEDI' 20 SETTEMBRE 2007 -

ORE 20.30 GRUMO APPULA - BA -

PIAZZA COMUNE -

CAFE' CHANTANT -

ADATTAMENTO E REGIA DI

NICO SICILIANO 

CAST DELLO SPETTACOLO " CAFE' CHANTANT " 

PRODUZIONE I FOLLI 

PERSONAGGI CAFE' CHANTANT 

CICCILLO : Rocco DE BELLIS

YVETTE : Mina ALBANESE

GIOVANNA : Angela PERAGINE

FELICE : Nico SICILIANO

PEPPINO : Nicola DAMIANI

LUISELLA : Silvia CUCCOVILLO

ASPRENO : Alessandro SCHINO

GIACOMINO : Angelo TAMMA

VINCENZO : Claudio DE PAOLA

ANTOINE : Franco MASTRORILLI

DON CARLO : Giuseppe PERAGINE

BETTINO : Fabrizio PENNISI

e con Miryam GIANNONE &

         Antonella INDELLICATO

MUSICHE M° VINCENZO TERZULLI

ALLA MUSICA GIANNI SAVINO

 

 
 
 

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 06 Settembre 2007 da nico.siciliano

E' morto Luciano Pavarotti
Giovedí 06.09.2007 07:51


E' morto Luciano Pavarotti. Invia il tuo ricordo del grande tenore 

Le letterine di Franco Bomprezzi/ Big Luciano, grazie di tutto 

La notizia corre veloce sui giornali di tutto il mondo  

Luciano Pavarotti è morto la scorsa notte nella sua villa a sud di Modena. Era da tempo malato di tumore al pancreas. Il tenore, 71 anni, era stato operato l'anno scorso, ma aveva avuto un mese fa un peggioramento mentre si trovava nella sua casa sulle colline di Pesaro e l'8 agosto era stato ricoverato, per un'infezione polmonare, con difficoltà respiratorie e febbre alta. Dopo la degenza, che si era prolungata più del previsto, il 25 agosto era tornato a casa, dove è sempre stato seguito dai medici del dipartimento di oncologia di Modena.

Quella di Pavarotti è stata una lunga e fortunata carriera, durata quasi 50 anni. Il debutto il 29 aprile 1961, nel ruolo di Rodolfo in La Boheme, all'Opera di Reggio Emilia. Negli Stati Uniti pochi anni fa il trionfo nel febbraio 1965, a Miami, con Joan Sutherland, nella Lucia di Lammermoor. Ma l'exploit arriva il 17 febbraio 1972, al Metropolitan di New York, dove nella Fille du Régiment di Donizetti manda in visibilio il pubblico con nove Do di petto perfetti. Suo il record di 17 chiamate ed ovazioni al sipario.

Acclamato tenore, Pavarotti però è conosciuto al grande pubblico soprattutto per i concerti con dei Tre tenori e con i maggiori divi della musica pop. Ad Hyde Park, a Londra, il concerto di Pavarotti attira oltre 150.000 persone. Nel giugno 1993, in più di 500.000 si accalcano in Central Park (New York), mentre in milioni lo seguivano in tv. A settembre dello stesso anno, all'ombra della Torre Eiffel, canta per circa 300.000 persone. Per anni è protagonista del 'Pavarotti and friends', col quale riunisce nella sua città natale, a scopo di beneficenza, le star del pop internazionale.

Negli utlimi anni Pavarotti era balzato agli onori delle cronache non solo per le proprie prestazioni artistiche ma anche per alcune grane fiscali che aveva avuto negli anni Novanta. Il 28 luglio 2000 patteggiò infatti con l'erario il pagamento di 25 miliardi di lire a chiusura di un lungo duello con gli agenti delle tasse. Quando si presentò nell'ufficio dell'allora ministro delle Finanze, Ottaviano Del Turco, per consegnargli un assegno a dieci cifre, davanti a decine di fotografi e operatori tv, commentò ironicamente: "Mi sento più leggero nell'animo e non solo...". La prescrizione lo mandò poi assolto nel processo che lo vedeva imputato di dichiarazione infedele dei redditi.

Su giornali e rotocalchi il tenore c'è finito anche per vicende di gossip e in particolare per la sua storia d'amore con l'ex assistente Nicoletta Mantovani, di 34 anni più giovane. Nel marzo 1996 balzò agli onori delle cronache rosa una foto che ritraeva i due amanti in un bacio appassionato alle Barbados: quell'immagine diede il colpo definitivo al suo matrimonio con la moglie Adua, con cui viveva da 36 anni. La separazione diede poi luogo ad una lunga e tormentata battaglia legale conclusa con risarcimenti miliardari a favore dell'ex consorte. Pavarotti e la Mantovani si sposarono poi il 13 dicembre del 2003.

 
 
 

L'ULTIMO APPLAUSO A BIG LUCIANO

Post n°58 pubblicato il 06 Settembre 2007 da nico.siciliano

Addio, Big Luciano  

 
Notizia del 6 settembre 2007 - 07:05
Pavarotti, scompare un mito
Il mondo piange la morte di Big Luciano. La città di Modena gli dedica il teatro. La notizia, i ricordi
 

Luciano Pavarotti è morto. Lo ha comunicato il suo manager Terri Robson. Il tenore aveva 72 anni. Era nato il 12 ottobre del 1935 a Modena.  Già ieri le sue condizioni si erano aggravate, alcuni giorni dopo essere stato dimesso dal reparto di oncologia del policlinico di Modena dove era stato ricoverato per oltre due settimane. Il tenore è stato operato a New York un anno fa per l'asportazione di un tumore maligno al pancreas. Pavarotti, ha ricordato Robson "ha combattuto a lungo una dura battaglia contro un cancro al pancreas che alla fine gli ha tolto la vita. Mantenendo l'approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro, è rimasto positivo fino all'ultimo istante della sua malattia", si legge nella nota del suo manager". La città di Modena si prepara a dare l'ultimo saluto a Luciano Pavarotti. Nella sua villa alla periferia della città in queste ore sono arrivati gli uomini delle onoranze funebri. Non è stato ancora deciso nulla di ufficiale per la camera ardente, che potrebbe essere forse allestita - secondo le prime ipotesi - nel Teatro Comunale della città che, come ha annunciato il sindaco, sarà intitolato al grande tenore appena scomparso. I funerali si svolgeranno probabilmente sabato.

La notizia della morte di Luciano Pavarotti è rimbalzata immediatamente su tutti i media internazionali. Da Sydney a Toronto, il decesso del celebre tenore italiano è diventata l'apertura di tutti i siti. Grande risalto soprattutto negli Stati Uniti, un Paese in cui "Big Luciano" era molto amato e dove aveva anche preso casa. La Cnn ha annunciato la morte dell'artista con una "breaking news", una notizia urgente: "Il famoso tenore, che ha condiviso il palco con cantanti d'opera e star della musica leggera, come Bono Vox e Liza Minnelli, è morto giovedì dopo aver sofferto di un tumore al pancreas", ha scritto il sito dell'emittente di Atlanta.  Anche le edizioni on line del New York Times e del Washington Post hanno dedicato l'apertura alla morte del cantante italiano.  Il Nyt riportando una grande immagine di Pavarotti, sorridente mentre si gode gli applausi al termine di un concerto, e un link audio che dà la possibilità di ascoltare la famosa "Nessun dorma" da lui interpretata. Nel lungo articolo di approfondimento, firmato da Anthony Tommasin, si legge: "Anche gli esperti d'opera confondono un grande artista con un altro, ma nessuno si è mai sbagliato sulla voce di Luciano Pavarotti". Grande attenzione alla scomparsa del tenore anche su tutti i siti europei, da El Pais a El Mundo, in Spagna, dal francese Le Monde ("Una voce fuori dal comune") all'inglese Guardian.  La notizia è sconfinata anche in contesti lontani da musica e lirica e compare sulle edizioni on line del Wall Street Journal e del Financial Times. (Libero News)

 

 
 
 

FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA - NEWS

Post n°57 pubblicato il 03 Settembre 2007 da nico.siciliano

Festival del Cinema di Venezia 
Festival di Venezia/ Richard Gere, un film sul criminale di guerra Karadzic. "Ma i mostri ci sono anche da noi. Bush, per esempio..."
Lunedí 03.09.2007 17:58

di Giovanni Bogani

Soldi ai giovani/ Al via al Lido la "Borsa del Cinema", dove i produttori emergenti incontrano i potenziali finanziatori 

Festival di Venezia/ Croff: "Entro il 2011 il nuovo palazzo del cinema"

VENEZIA – Nel manifesto del film, sullo sfondo, ci sono le parole "Bugiardi, ladri, playboy, traditori". Indovinate a quale categoria si riferiscono? Ai giornalisti. Il giornalista interpretato da Richard Gere, nel film "The Hunting Party", la partita di caccia, presentato ieri fuori concorso a Venezia.

Ladri, cinici e bari. Però poi saranno dei giornalisti, nel film, a mettersi sulle tracce del criminale di guerra più ricercato di Bosnia. Rischiando la vita per uno scoop. Non ci vuole molto a capire che dietro la storia del film c'è la caccia, reale, al criminale di guerra Radovan Karadzic, accusato di avere ordinato, durante la guerra civile in Jugoslavia, la pulizia etnica di popolazioni bosniache e croate. Oggi è accusato di crimini di guerra e genocidio dal tribunale internazionale dell'Aia; e per la sua cattura gli Stati Uniti hanno offerto un premio di cinque milioni di dollari. Otto miliardi di vecchie lire.

Richard Gere (Ap)
Richard Gere arriva davanti ai giornalisti bello rilassato. Camicia blu chiaro, giacca blu scuro, capello color ghiaccio, occhiali, e quella bellezza sicura di sé che lo ha fatto amare dalle donne di tutto il mondo. Eppure va a grandi passi verso i sessant'anni: sono 58, e il compleanno lo ha festeggiato proprio a Venezia, il 31 agosto, all'Harrys Bar, con il suo amico George Clooney. Non è l'unica apparizione pubblica che il divo ha fatto: anche alla proiezione di "The Valley of Elah", il film di Paul Haggis sulla guerra in Iraq, si è messo buono buono, nascosto in platea, per non rubare la scena a Charlize Theron. E alla fine, si è alzato in piedi e ha applaudito a lungo, contribuendo a far salire le quotazioni del film.

Mr. Gere, che cosa farebbe se davvero incontrasse e potesse catturare Karadzic? Come vorrebbe che fosse punito?
"La parola vendetta non ha posto nel mio vocabolario. Vorrei solo che potessimo capire com'è che siamo arrivati a quel punto. Vorrei capire come nascono i mostri, non ucciderli. Anche se incontrassi Hitler adesso, non vorrei vederlo ammazzato: vorrei capire come si possono evitare certi errori".

Capire com'è che un mostro può diventare leader politico?
"Succede anche adesso, e succede anche da noi. Com'è che Bush è stato eletto due volte presidente degli Stati Uniti?".

(Segue - "Ho imparato a parlare il serbo-croato. Ma non ho capito nulla...")

 
 
 

Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 03 Settembre 2007 da nico.siciliano

Festival del Cinema di Venezia 
Festival di Venezia/ Richard Gere, un film sul criminale di guerra Karadzic. "Ma i mostri ci sono anche da noi. Bush, per esempio..."
Lunedí 03.09.2007 17:58

Il cinema americano, invece, ha riscoperto l'impegno. Anche qui a Venezia molti film americani parlano di guerra in Iraq, di disoccupazione, di problemi sociali. Crede che sia un impegno sincero o una moda?
"Non ho nessuna ragione per ritenere che i film dei miei colleghi non siano sinceri. Se il cinema affronta problemi sociali mi sembra una cosa solamente positiva".

Diane Kruger e Richard Gere (Ap)
La Cina organizzerà le Olimpiadi. E c'è chi dice che vanno boicottate, se la Cina non concede libertà di stampa e libera i prigionieri politici. Lei che cosa ne pensa?
"Io non chiedo il boicottaggio delle Olimpiadi. Ma se la Cina ospiterà le Olimpiadi, ospiterà migliaia di giornalisti da tutto il mondo. E deve sapersi mettere in discussione. Deve discutere il trattamento che ha riservato ai tibetani, per esempio. E il modo con cui ha calpestato i diritti dell'uomo, ripetutamente".

Lei nel film parla anche in serbo croato. Capiva quello che stava dicendo?
"Assolutamente no! Ma ho ricevuto dei complimenti da un croato, che mi ha detto che parlavo proprio bene… Spero non sia stata una bugia. In ogni caso, dopo tre o quattro ciak, ho cominciato a parlare veloce, era come cantare una canzone".

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Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 03 Settembre 2007 da nico.siciliano

L'intervista/ Goran Bregovic ad Affari: "Quando ero giovane ho provato tutte le droghe possibili. Ora mi limito a bere prima dei concerti"
Lunedí 03.09.2007 17:32

Sei appena uscito con un nuovo disco, "Karmen (with a happy end)". Il tour ha lo scopo di promuovere l'ultima fatica?
"Sì, faccio il tour per promuovere il disco, un'opera che ho già presentato in tutto il mondo, durante almeno 130 concerti. Parto dall'Europa per arrivare in Messico, prima di dedicarmi al cinema".

Dalla musica al cinema. A cosa stai lavorando?
"Alla sceneggiatura di "Karmen (with a happy end)", nata sulla base del disco. Vorrei entrare nella produzione di film".

A proposito di cinema: hai lavorato con Emir Kusturica. Che rapporti hai con il grande regista?
"In questi ambienti se non lavori con qualcuno non lo vedi più. Io sono 10 anni che non lavoro con lui…."

Goran Bregovic
Bregovic nel privato. Chi sei?
"Una persona molto normale, che lava la macchina la domenica pomeriggio e che sta con la famiglia appena può".

Vivi con le tre figlie e tua moglie. Cosa insegni a loro?
"Sono un ottimista. È difficile proteggere gli essere umani, spero solo che siano donne resistenti agli scossoni della vita".

E la prima figlia, avuta con la ballerina del night club di Sarajevo, la vedi ancora?
"No, fa parte del mio passato. Colpa della guerra, ormai ho perso i contatti".

Spostiamoci su questioni di più ampio respiro. Come vedi l'entrata della Romania in Europa, tu che ti rifai anche alla tradizione musicale rom?
"Da un punto di vista prettamente musicale, molto bene. Finalmente in Europa si ascolterà la musica rumena, che trovo molto interessante".

Per concludere: qualcuno ti accusa di avere rubato la musica zigana e popolare dei Balcani ripresentandola come una tua propria creazione. Cosa rispondi?
"Gli artisti sono sempre dei ladri. Non ci vedo niente di strano. Quelli che diventano famosi svolgono la funzione di lasciare ai posteri qualcosa da rubare. Mi considero un Robin Hood della musica".

 
 
 
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Un blog di: nico.siciliano
Data di creazione: 10/04/2006
 

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