Quando "spuntò" l'anno scorso a CAPENA un impianto ripetitore per telefonia cellulare in località Le Cese - San Marco, non lungi da case di privata abitazione, ci furono segnali di protesta da parte di almeno alcuni di coloro che in tali case dimorano (alcuni degl'interessati si assembrarono dinanzi al Comune e, alla conclusione di un Consiglio, tentarono di avere spiegazioni sull'argomento). Venne anche informalmente costituito un Comitato tra gl'interessati, il quale aprì una casella di posta elettronica, e, sull'argomento, e cioè sugl'impianti ripetitori di telefonia cellulare a CAPENA, fu svolta un'indagine da "CAPENA Anno Zero", movimento rappresentato in Consiglio Comunale dal Consigliere di opposizione Angela Montereali: secondo quanto sembra sia stato appurato da "CAPENA Anno Zero", nel territorio di CAPENA sono state sinora impiantate tre antenne per la diffusione dei segnali per telefoni cellulari, una nel 2001, su una struttura di proprietà comunale, nel 2006 un'altra, su terreno di proprietà privata e nelle vicinanze del luogo, in località Madonna degli Angeli - Monte Proveto, sul quale già sorgeva la precedente, nel 2009 la terza, ancora su un terreno di proprietà privata, appartenente - a quanto parrebbe - allo stesso gruppo familiare, cui appartiene il terreno dove è stata impiantata l'antenna collocata nel 2006. Del Comitato costituitosi nel 2009 subito dopo lo "spuntare" della terza antenna, non si è saputo più nulla. Qualcuno ha evocato, in via d'ipotesi, presunte irregolarità asseritamente non ancora sanate per alcune delle case i cui abitanti avevano dato in un primo momento vita alla protesta; altri ha romanzato, immaginando anche un incontro degl'interessati con un autorevole personaggio. Prescindendo da ipotesi e romanzi, ci chiediamo: poiché certamente, nell'imminenza dello spuntare dell'antenna, vi fu un moto di protesta, se (e ripetiamo "se") esso è rientrato, o quantomeno si è assai ammorbidito, ciò è dovuto all'acquisita convinzione dell'inesistenza di pericoli per la salute o ad altri motivi?
CAPENA: UN COMITATO DI CUI SEMBREREBBE CHE NON SI SIA SAPUTO PIU' NULLA
Quando "spuntò" l'anno scorso a CAPENA un impianto ripetitore per telefonia cellulare in località Le Cese - San Marco, non lungi da case di privata abitazione, ci furono segnali di protesta da parte di almeno alcuni di coloro che in tali case dimorano (alcuni degl'interessati si assembrarono dinanzi al Comune e, alla conclusione di un Consiglio, tentarono di avere spiegazioni sull'argomento). Venne anche informalmente costituito un Comitato tra gl'interessati, il quale aprì una casella di posta elettronica, e, sull'argomento, e cioè sugl'impianti ripetitori di telefonia cellulare a CAPENA, fu svolta un'indagine da "CAPENA Anno Zero", movimento rappresentato in Consiglio Comunale dal Consigliere di opposizione Angela Montereali: secondo quanto sembra sia stato appurato da "CAPENA Anno Zero", nel territorio di CAPENA sono state sinora impiantate tre antenne per la diffusione dei segnali per telefoni cellulari, una nel 2001, su una struttura di proprietà comunale, nel 2006 un'altra, su terreno di proprietà privata e nelle vicinanze del luogo, in località Madonna degli Angeli - Monte Proveto, sul quale già sorgeva la precedente, nel 2009 la terza, ancora su un terreno di proprietà privata, appartenente - a quanto parrebbe - allo stesso gruppo familiare, cui appartiene il terreno dove è stata impiantata l'antenna collocata nel 2006. Del Comitato costituitosi nel 2009 subito dopo lo "spuntare" della terza antenna, non si è saputo più nulla. Qualcuno ha evocato, in via d'ipotesi, presunte irregolarità asseritamente non ancora sanate per alcune delle case i cui abitanti avevano dato in un primo momento vita alla protesta; altri ha romanzato, immaginando anche un incontro degl'interessati con un autorevole personaggio. Prescindendo da ipotesi e romanzi, ci chiediamo: poiché certamente, nell'imminenza dello spuntare dell'antenna, vi fu un moto di protesta, se (e ripetiamo "se") esso è rientrato, o quantomeno si è assai ammorbidito, ciò è dovuto all'acquisita convinzione dell'inesistenza di pericoli per la salute o ad altri motivi?