IGNORANTECONSAPEVOLE

Letture sciarconiane.


Era il primo giorno di primavera e il saggio Sciarconanda stava seduto su una grossa pietra sulla riva del fiume.Passò da lì un uomo semplice che gli disse: o saggio Sciarconanda cosa ci fai seduto sulla pietra a guardare il fiume?E il saggio Sciarconanda rispose: mi faccio financo una padellata di cazzi miei. In quei giorni il saggio Sciarconanda si trovava a passare da una città in cui era già arrivata l'eco delle sue gesta.Appena giunto nella piazza principale un discepolo si prostrò ai suoi piedi: o saggio Sciarconanda, ti prego aiutami, la mi sposa non me la dà più.E il saggio Sciarconanda, alzando il sopracciglio sinistro, disse all'uomo: non hai fede sufficiente. Portami da tua moglie e lasciami solo con lei da stasera fino a dopodomani mattina, quando marte entrerà nella vergine (poverina). Il tuo tribolare avrà financo termine.Grazie, grazie saggio Sciarconanda, cosa posso io fare per ciò che tu fai per me?Non preoccuparti, uomo semplice: è tutto sotto controllo. Vai a farti un caffè. Il saggio Sciarconanda non  riusciva a dormire. Chiamò a raccolta le sue vestali e disse loro: voi cosa fate quando non dormite?E le vestali risposero: siamo sempre a tua disposizione o saggio Sciarconanda.Ma se sono io che non dormo, cosa fate?E le vestali risposero: siamo sempre a tua disposizione o saggio Sciarconanda.Ho capito, grazie della vostra disponibilità, ma se non ho sonno, cosa fate?E le vestali risposero: siamo sempre a tua disposizione o saggio Sciarconanda.Che palle, disse il saggio, financo voi fate finta di non capire. Datemela repente, che dopo ho da fare.