IGNORANTECONSAPEVOLE

Bonjour, je suis Charlie (si pronuncia Sciarlì con l'accento sulla i finale)


Oggi siamo a lutto.Un gruppo di criminali che si nascondono dietro a un'idea religiosa è entrato nella sede di Charlie Hebdo, a Parigi, e ha fatto una strage.Io conosco quel periodico, perché sono uno dei pochi fortunati possessori della versione italiana del suo predecessore, HaraKiri.Quella rivista in Francia fu chiusa perché prese per il culo il presidente De Gaulle il giorno della sua morte, e fu trasformata in Charlie Hebdo. In Italia ebbe anche meno fortuna, solo nove numeri con il titolo Kara Kiri, poi la chiusura.Fra i collaboratori di quella storica testata c'era un già maturo Wolinski (ma anche Moebius, fra gli altri), che proprio ieri è stato ucciso ormai ottantenne nella sede del giornale.Un vecchio con una matita e il suo cervello è così pericoloso che occorre mandargli contro un manipolo di criminali armati fino ai denti... Questo perché con le armi che si usano fra persone civili, la parola e il ragionamento, le idee e l'intelletto, non ne avrebbero avuto mai ragione.Oggi sono tutti a parlare di quanto siano cattivi i fondamentalisti, ma quando anni fa un giornale satirico danese pubblicò vignette satiriche su Maometto ci fu una serie di violenze con decine di morti nel mondo, e tuti fecero a gara a dare la colpa indiretta di questo al giornale.Assurdo.Il problema è uno solo: in Europa, nel 2015, trecento anni dopo Voltaire, ancora non si è risolto il conflitto fra ragione e religione. E si pensa che il fondamentalismo religioso si possa combattere favorendo un'altra religione. La religione deve diventare una cosa a se stante rispetto allo stato. Punto.Altrimenti questi problemi non si risolvono. Le religioni, con i loro più o meno violenti aspetti fodamentalisti, si tengono a bada con uno stato laico e delle leggi laiche.Au revoir, Georges Wolinski.