IGNORANTECONSAPEVOLE

Ci sono tante cose che non capisco.


Le vicende di Parigi si sono rapidamente trasformate in un grande calderone dove in un brodo di rispetto per le religioni galleggia di tutto.Quando ero piccolo provai a chiedere a un sacerdote (Don Piero, che ricordo con affetto) come si conciliava onniscienza divina con il libero arbitrio, ovvero che senso aveva cacciare Adamo dal paradiso perché aveva contravvenuto a una regola, sapendo in principio che l'avrebbe fatto. Ricordo che già allora qualcosa di quella spiegazione non la capivo, e purtroppo, grazie alla mia pur consapevole ignoranza, molte cose ancora non capisco.Non capisco perché chi si sposa debba sostenere una serie di colloqui, il cosiddetto corso pre matrimoniale, con una persona che non è sposata e che non potrà mai esserlo. Come se la scuola guida per la patente automobilistica la facesse una persona che non ha mai guidato e mai potrà farlo per sua scelta.Non capisco perché dal pulpito si sente sempre dire che la modernità ci allontana dalla fede, che bisogna riscoprire la tradizione e poi papi e vescovi sfruttano ogni aspetto positivo di queste moderne invenzioni volute dal diavolo. Immagino che il compiano Giovanni Paolo II, con la terribile malattia che lo ha colpito, sia stato sottoposto più volte all'analisi chiamata TEP, in cui un elemento chimico creato dall'uomo viene iniettato nel circolo sanguigno dove emetterà antimateria (positroni) che annichilendo la materia ordinaria (il creato) produrrà radiazioni a scopo diagnostico.Non capisco come molti si dicono cattolici praticanti pur possedendo grandi ricchezze, questo nonostante nei Vangeli sia ben evidenziato che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli. Un aspetto che anche i vari papi non chiariscono mai quando ricchi e potenti della terra vanno a visitarlo.Che seccatura voler capire le cose.