IGNORANTECONSAPEVOLE

Convegni a Milano.


Se ne parla, e anche io ne parlo.Intendo dire del convegno dal titolo "Difendere la famiglia per difendere la comunità".Mettendo da parte la questione se sia giusto che un ex prete pedofilo sia in platea (se è libero da restrizioni alla libertà personale e ha fatto i conti con la giustizia, si, è un cittadino) e le solite proteste più o meno comprensibili, io ho notato alcune cose:1) Si continua a ripetere le stesse cose come un mantra, alcune sono anche condivisibili, altre sono assurde. Il voler continuare a ripetere che il matrimonio è uno solo, ecc. ormai ha stancato. Il punto non è una nuova forma di unione civile, è rendere le persone LIBERE di fare quello che vogliono quando la cosa riuarda solo loro. Basta una legge del piffero che dice: una persona può dicidere a chi lasciare i propri beni, chi vuole vicino in caso di malattia, chi ha diritto a succedergli nei contratti di affitto o simili. Punto.2) Si insiste nell'immergere tutto in un pentolone religioso. Se continuano così - cerchino di capirlo - alla fine avranno fra i loro sostenitori due soli gruppi di persone: i benestanti, che sono sempre i primi a voler mantenere lo status quo, e i più disgraziati che pur di trovare un sostegno economico sono disposti a tutto.3) Leggendo il discorso di Massimo Introvigne, Presidente Comitato “Sì alla Famiglia”, ho trovato una verità: "...il primo nemico della famiglia non sono i gay. Sono d'accordo anch'io. È il fisco...". In realtà doveva articolare diversamente, ma era forse troppo crudo. Così i suoi ascoltatori hanno subito annuito pensando alla figlia che gira ancora con la Smart già vecchia di due anni o alla moglie che ormai va dalla parrucchiera solo una volta alla settimana. La realtà è che il nemico della famiglia, regolare o convivente, etero o gay, è la famiglia ricca, che il fisco appena la sfiora. Dati aggiornati ci mostrano che in Italia la somma dei patrimoni delle dieci famiglie più ricche (Leonardo Del Vecchio, i Ferrero, i Berlusconi, Giorgio Armani, i Caltagirone) è superiore al patrimonio del 30% (in lettere: trenta per cento) della popolazione meno abbiente. Dieci valgono più di venti (milioni).Ecco cosa rovina le famiglie, toglie risorse ai loro figli, rende impossibile a un mortale comprare casa (ma in questo caso anche il fatto che una parte consistente degli immobili sia di proprietà della Chiesa non facilita le cose).Il primo nemico della società non è il gay e nemmeno il prete pedofilo: è la spaccatura.E ormai in Italia la spaccatura fra ricchissimi e, non dico morti di fame,ma "normali" è un baratro, tutto questo in presenza di una società bloccata instrati impermeabili che rendono i paria sempre più isolati.Peccato.Non per me, per i miei figli.