IGNORANTECONSAPEVOLE

La teoria del Nulla.


E così ieri sera, dopo oltre un anno, siamo tornati al cinema io e Chiara.Abbiamo scelto un film che interessasse entrambi, una storia d'amore incentrata sul personaggio di Stephen Hawking, uno dei maggiori scienziati viventi, che da anni è  su una sedia a rotelle e che quasi non può più comunicare con l'esterno per gli effetti di una terribile malattia.La cosa che salta all'occhio dopo aver visto il film è che il titolo non ha niente a che vedere con il film. Intendiamoci, bravo l'attore che interpreta Stephen, ben ambientata la storia, curata la sceneggiatura... ma della teoria del tutto, che per dirla tutta è stata oggetto di studio di molti altri scienziati con maggior profitto, niente.E non si parla di Stephen quando per anni doveva insegnare con al fianco un suo allievo, uno delle poche persone capaci di intepretare quello che si sforzava di dire e ripeterle, di quando gli fu assegnata la cattedra lucasiana (quella che fu di Newton), del periodo in cui si interruppero del tutto i suoi contatti con il resto del mondo per il peggiorare delle sue condizioni, prima che un gruppo di brillanti scienziati potessero modificare la macchina sintetizzatrice.Mi vengono i brividi mentre scrivo se penso a quel cervello straordinario che per giorni e giorni pensa senza alcuna interferenza o disturbo dall'esterno, preoccupato solo del fatto che forse non potrà mai comunicare agli altri il prodotto dei suoi sforzi.Grandissimo teorico della fisica e della cosmologia formatosi in un ambiente e in un periodo eccezionali, avendo come professori e colleghi molti grandi della fisica del dopoguerra (nel film si cita solo Penrose due minuti, per condensare il lavoro di quel singolare fisico-filosofo ci sarebbe voluto un film nel film), dotato di una solidissima preparazione matematica, Stephen dal film ne esce come un bravo scrittore, molto attratto dal sesso, determinato nonostante la malattia, ma tutto sommato niente ci viene detto del suo lavoro.Niente è citato delle sue battaglie senza quartiere contro altri scienziati (non sempre ha avuto ragione, peraltro), delle critiche a una certa sua tendenza a elaborare teorie molto complesse e di difficilissima dimostrazione.Come sempre nei film da botteghino occorre che ci sia una storia d'amore ramificata, qualche battuta simpatica, due o tre istanti di suspence.