IGNORANTECONSAPEVOLE

Mi dispiacerebbe morire due volte, è così noioso...


"Le cose di cui parlerò le insegniamo agli studenti di fisica degli ultimi anni di università: ora, voi pensate che io riuscirò a spiegarle in modo da farvele capire? Ebbene, no, non le capirete. Perché, allora, farvi perdere del tempo? Perché tenervi qui seduti, se non sarete in grado di capire ciò che dirò?Per convincervi a non andar via solo perché questa conferenza vi risulterà incomprensibile, vi dirò che anche i miei studenti di fisica non capiscono queste cose.E non le capiscono perché non le capisco nemmeno io. Il fatto è che non le capisce nessuno." Solo un grande genio come Richard Feynman poteva iniziare così una sua conferenza. E non è il solo spunto umoristico:"Quando le lezioni furono pronte, andai a provarle in Nuova Zelanda, la cui lontananza dal resto del mondo mi tranquillizzava: se avessero fatto fiasco, poco male! Invece ebbero successo, sicché mi sento autorizzato a credere che funzionino (se non altro in Nuova Zelanda!). Eccole dunque raccolte in questo libro." Ci ha lasciati il 15 febbraio del 1988, questo singolare scienziato così amato dai suoi studenti che quando morì unirono dei teli insieme per calarli dal tetto della torre libraria dell'università: sopra questo enorme banner c'era scritto "goodbye Dick".Suonava il bongo e ballava nelle feste studentesche, girava in un van decorato con i diagrammi da lui scoperti e targato QANTUM, rifiutava lucrosi incarichi se accettandoli doveva rinunciare all'insegnamento.Collaboratore del progetto Manhattan, vincitore del Nobel a 47 anni, considerato dai suoi colleghi un vero genio, se cercate una foto seria di lui avrete tuttavia una delusione: mentre spiega in maniche di camicia, mascherato su un carro di carnevale, con strane t-shirt decorate con formule o schemi.Durante la guerra, giovane confinato nei laboratori di Los Alamos fra anziani professori universitari e serissimi ufficiali, si divertiva a scoprire i codici dei lucchetti degli armadi top-secret, riuscendovi spesso con incredibile facilità.  Il titolo di questo post sono le sue ultime parole.