IGNORANTECONSAPEVOLE

I sette re di Roma...


Sul blog di Meninsana e su quello di Shark c'è stata una interessante discussione sui testi che a scuola sono letture obbligatorie, e in ispecie sul classico di Manzoni "I promessi sposi".Detto che a me quell'opera piace poco, e che oltretutto la trovo ambientata in un periodo storico fra i più tristi e miserandi della storia nostrana, ieri nel parlarne con una mia amica francese - che abita a Firenze da oltre vent'anni - mi diceva che in Francia in genere si fa leggere ai ragazzi "Madame Bovary" di Flaubert.Si dirà: almeno in questa seconda opera si tromba. Poi c'è il fascino del libro maledetto, per quanto oggi le vicende narrate siano roba da adolescenti.Tuttavia la lettura obbligatoria è diventato in questo caso lo spunto per una riflessione sui programmi scolastici: possibile che un diplomato conosca bene Manzoni, molto bene Dante, abbia una certa conoscenza dei classici di duemila e rotti anni fa ma ignori gran parte della letteratura contemporanea? Non si potrebbe far leggere Kafka, o Proust, Camus, Joyce... gente che ha preso il romanzo e lo ha fatto a pezzi e ricomposto, partendo dalla stessa struttura della forma romanzo?Lo stesso vale per la storia: è giusto che un neodiplomato sappia chi era Giulio Cesare, Ramsete III, Carlo Martello ma non conosca minimamente Mister Truman, Herr Adenauer, Monsieur De Gaulle? Che non abbia nemmeno un'idea di chi fosse Ho Chi Minh, di cosa accadde in Italia in Piazza della Loggia, come mai nell'ultima guerra l'Italia sia stata alleata e nemica di tutti i paesi del mondo in diversi periodi?Ma si continua a studiare i sette re di Roma, il nome delle Alpi e in generale un mucchio di nozioni INUTILI.Ah, che giornataccia!