IGNORANTECONSAPEVOLE

Rieccolo.


Ripubblico a distanza di anni un raccontino che serve a dare un'idea di cosa intendo io per amicizia - quella vera.PENA ESEMPLAREImputato, avete niente da dire a vostra discolpa?No, vostro onore. Non so ancora per quale motivo mi sono macchiato di un tale abietto crimine, e se ora ci penso mi sembra impossibile. Tuttavia non posso negarlo.Questa vostra tardiva sincerità vi fa onore, ma non serve più. Ciò che è fatto è fatto, e non esiste un modo per rimediare. Solo una pena severa ed esemplare potrà mettere la parola fine su questa terribile vicenda.Ne sono convinto, vostro onore. Non chiedo altro se non di procedere quanto prima, perché mi sarebbe impossibile vivere a contatto dei miei simili sapendo che essi conoscono la mia terribile colpa.Avvocato della difesa, avete niente da aggiungere?No, vostro onore. Fino a ieri, quando ancora pensavo sinceramente all’innocenza del mio cliente, ho fatto il possibile perché venisse scagionato, ma adesso voglio evitare che si possa anche solo pensare che io volontariamente coprirei chi ha commesso un simile delitto. La sua è una colpa troppo grande, al punto che nemmeno riesco a pronunciarne il nome, tale da non meritare alcuna forma di clemenza, e io stesso chiedo di applicare la legge con la severità necessaria.Avvocato dell’accusa, quale è la sua richiesta?Un crimine come quello di cui si è macchiato l’imputato, che il mio collega della difesa ha giustamente evitato di nominare, cosa che farò anch'io, risparmiandomi così il dolore di pronunciare una simile, orrenda scelleratezza, merita la pena più severa. Il nostro ordinamento non prevede più la pena di morte, avendo da secoli noi raggiunto la liberazione dalla morte e dalla schiavitù dell’invecchiamento, chiedo perciò che l’imputato sia mandato a vivere una vita mortale mediante il trasferimento della sua coscienza, mentre il suo corpo resterà ibernato. Vostro onore delibererà su quale pianeta, ma in base all’estrema gravità degli addebiti io consiglio che la condanna sia scontata sul pianeta Gramanas.Capisco, signor avvocato, il suo buon cuore e il desiderio di non calcare la mano, ma quella che lei prospetta è una pena troppo lieve. Verrà invece spedito sul pianeta Terra…L'imputato che fino ad allora aveva scoltato in silenzio con il capo chino per non incrociare lo sguardo dei presenti, caccio un grido che lacerò l’aria: Nooooooo, la prego, dovunque ma non in quella fogna galattica!Imputato, contegno, non ho finito… sul pianeta Terra, dicevo, all'inizio del ventunesimo secolo, nel continente Europa, nella nazione Italia.Noooo… Pietà… Meglio dieci vite mortali nelle miniere di Gramanas, meglio cent'anni nel mare di metano del pianeta Horbax, meglio bonificare le paludi dall’atmosfera solfidrica di Merissa. La prego, pietà! Faccia silenzio e non dia spettacolo. E la prossima volta ci pensi su prima di mentire a un amico, criminale!