IGNORANTECONSAPEVOLE

Il Codice.


Parlarne ora sembra un assurdo, ma ottanta anni fa i cinema erano grandi come teatri monumentali, e intorno all'industria del cinema si muoveva un mondo.Ad esempio a Firenze a metà anni trenta fu aperto il cinema Rex con oltre duemila posti, mentre negli USA i grandi teatri della Warner Bros avevano quasi tremila posti.Il cinema influenzava le persone come oggi la televisione, e mio zio si chiamava Ettore perché poco tempo prima del lieto evento i miei nonni erano stati a vedere un film, forse il primo per loro che vivevano in campagna, proprio su Ettore Fieramosca.Siamo alla fine degli anni venti, una rivoluzione si è abbattuta sul cinema con l'arrivo del sonoro, molti grandi registi tedeschi si allontanano dalla loro patria per emigrare oltreoceano (Lang, Lubitsch, Murnau) e si ha un periodo breve ma prolifico in cui vengono realizzati fra i più grandi capolavori su pellicola.Il periodo, che va dal 1929 al 1934 e che viene comunemente chiamato "Pre Code Hays".Si tratta di una storia interessante e gustosa.Fino dagli albori i produttori di film capiscono che per vendere occorre fare forza su alcuni argomenti precisi (gli stessi di oggi): sesso, violenza, storie torbide, gangster, banditi, spie, orrore. Con il procedere della contemporanea Grande Crisi, a questi si aggiungono la denuncia sociale, la situazione carceraria, gli abusi della polizia...Il fatto è che in quel periodo le associazioni religiose per la temperanza sono negli USA potentissime, e possono mettere nei guai anche il produttore più potente. Da qui l'idea di creare fra le stesse case di produzione un'associazione che producesse un codice di autocensura e affidare il tutto alle sapienti mani di un diacono ultra-bacchettone ed ex presidente del Partito Repubblicano, Will Hays.Costui prese i dieci comandamenti, li fuse con la regola dei frati trappisti, aggiunse un po' di tutela per i politici e le forze di polizia e tirò fuori questo codice.In pratica prevedeva che non si potesse nemmeno ammicare a questioni sessuali, all'adulterio, che le donne dovessero essere sempre in casa a fare mogli e mamme, che non si potesse mettere in dubbio l'onestà dei politici, dei poliziotti, dei militari, del clero. I cattivi dovevano essere sempre negativi e sempre finire in galera, non si doveva vedere sangue, le relazioni extraconiugali erano sempre da condannare, ecc.Ovviamente non potevano esserci rapporti interraziali fra uomini e donne, anche se allora era inimmaginabile che un nero avesse una parte minimamente di rilievo in un film.Tuttavia queste regole draconiane furono approvate ma l'ufficio che doveva fare i controlli aveva pochissimi mezzi e persone, considerando che allora si producevano migliaia di film all'anno e i censori avrebbero dovuto controllarne almeno 500... Dunque fino a metà del 1934 il codice in pratica è come non esistesse, e per questo abbiamo oggi la possibilità di vedere un autentico capolavoro come "Mancia competente" di Lubitsch con (a mio parere) la più bella attrice americana di anteguerra: Kay Francis.