IGNORANTECONSAPEVOLE

Paris brûle-t-il?


Chiaramente si tratta di punti di vista, ma io non credo che questa sia una guerra fra religioni, ma fra religione e intelligenza, fra gente che crede alle favole e persone laiche e razionali. Anche per questo si colpisce la Francia, il più laico fra i paesi occidentali. Le religioni, tutte, sono da sempre contro chi usa il cervello e la ragione, e i fondamentalisti lo sono ancora di più, salvo poi ammettere l'uso di farmaci e terapie sviluppate da scienziati miscredenti quando si tratta di salvare la propria pelle.Quando ci fu l'attacco a Charlie Hebdo la pensavo già così, e nel parlarne dicevo che è un errore, un grosso errore dire che i disegnatori se la sono cercata perché offendavano una religione.La realtà è che la gran parte delle religioni passa il tempo a offendere le persone che non credono e soprattutto la loro intelligenza. Gli attacchi degli integralisti, i prelati che vivono come nababbi con i nostri soldi, migliaia di insegnanti scelti dai vescovi e pagati da noi per insegnare miti, nazioni apparentemente moderne dove sono in vigore leggi medievali e usanze da trogloditi non sono altro che diversi aspetti di un unico problema.Problema cui si dovrà trovare una risposta globale e razionale, per evitare di tornare a un medioevo fatto di guerre di religione e scontri nel nome di dio.Tutto questo non per cancellare il desiderio dell'uomo di conoscere il trascendente, ma per riportarlo alla giusta dimensione. Credere in un dio giusto e misericordioso, padre buono degli uomini, creatore della razza umana che poi permette guerre e disuguaglianze in suo nome mi pare un pelino assurdo.Ci vorrà pazienza, tanta pazienza.