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Salomè, i sette veli e la testa del Battista

Post n°2 pubblicato il 15 Dicembre 2011 da cattivik3000
 
Foto di cattivik3000

Salomè visse all'incirca tra il 10 e il 70 d.C. / Era una principessa giudaica, figlia di Erode Filippo e di Erodiade. Quest'ultima intrecciò una relazione amorosa con il fratello del marito, Erode Antipa, e si unì a lui. 
Giovanni Battista (il profeta che battezzò Gesù nelle acque del Giordano) condannò pubblicamente questa unione di Erodiade con il cognato, tanto che Erode Antipa, sollecitato dalla donna, lo fece imprigionare. 

La storia di Salomè è un incrocio tra mito e leggenda. L'episodio chiave che l'ha resa famosa avviene durante un banchetto tenutosi per festeggiare il compleanno del patrigno, Erode Antipa. Questi non era indifferente al fascino di Salomè che per l'occasione si produce nella famosa danza dei sette veli. Con movenze conturbanti Salomè si tolse quanto aveva addosso fino a rimanere nuda ai piedi di Erode Antipa. Egli rimase talmente folgorato dalla performance, che per premiarla la invitò ad esprimere un desiderio: lui lo avrebbe assolto. Salomè chiese la testa di Giovanni Battista, che venne di conseguenza decapitato.
Alla base di questa scelta di Salomè,  secondo la teoria più accreditata, vi sarebbe la volontà della madre Erodiade, che condizionò la figlia allo scopo di far scomparire il profeta, reo di aver puntato l'indice sulla sua relazione con il fratello dello sposo.

Il martirio di Giovanni Battista è celebrato ogni 29 agosto, data in cui si ricorda San Giovanni decollato (termine che rievoca appunto la sua decapitazione).

Ulteriori note:

La vicenda di Salomè è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti.
In campo teatrale ricordiamo per tutti il dramma "Salomè" scritto da Oscar Wilde pubblicato nel 1893 (con illustrazioni di Aubrey Beardsley), nel quale lo scrittore immagina Salomè che cerca di sedurre Giovanni Battista. Da lui respinta lo fa decapitare.
Il dramma di Wilde fu la fonte letteraria dalla quale Richard Strauss attinse per realizzare un'opera lirica, rappresentata per la prima volta nel 1905 a Dresda.


La danza di Salomè in un'illustrazione di Aubrey Beardsley (1893)

Molti i pittori, inoltre, che hanno raffigurato Salomè e la vicenda della decapitazione. Come Tiziano, Gustave Moreau, Klimt, Caravaggio, .....


TIZIANO - Salomè con la testa del Battista (1515 ca)


GUSTAVE MOREAU - L'apparizione (Salomè e la testa di S. Giovanni Battista) - 1875

Si ricorda, inoltre, che l'episodio in questione è descritto nei Vangeli di Marco e Matteo, anche se il nome di Salomè non è mai citato espressamente.

 

 

 
 
 

Il cane di Pavlov

Post n°1 pubblicato il 14 Dicembre 2011 da cattivik3000
 
Foto di cattivik3000

Ivan Petrovic Pavlov è stato un fisiologo, medico ed etologo russo. Nasce a Rjazan nel 1849 da una famiglia di stampo clericale che lo induce ad entrare in seminario. Successivamente egli decide di cambiare strada e si iscrive all'accademia di medicina a San Pietroburgo e si laurea.
Tra i molti studi che Pavlov intraprende, il più importante riguarda il cosidetto "riflesso condizionato" con il quale dimostra (siamo nel 1895) che il sistema nervoso svolge un ruolo dominante nel regolare il processo digestivo, e questa scoperta è di fatto la base della moderna fisiologia della digestione. 
L'esperimento più significativo in questo senso è quello che è passato alla storia come "Il cane di Pavlov". L'animale viene stimolato al cibo in quattro fasi:
1. Pavlov fa udire al cane il suono di un campanello: il cane non presenta in questo caso alcuna secrezione salivare;
2. Viene fornita al cane della carne: si ottiene ovviamente una stimolazione salivare da parte dell'animale;
3. Pavlov suona il campanello e contemporaneamente presenta la carne al cane: la stimolazione si presenta;
4. Al semplice suono del campanello, il cane presenta uno stimolo salivare. 

Pertanto, il cane associa al suono del campanello l'arrivo del cibo e ciò provoca in lui una secrezione salivare, l'acquolina in bocca, appunto. Il campanello diventa quindi lo stimolo condizionato di ciò che solitamente avveniva solo per stimolo diretto (incondizionato). Dopo molti esperimenti sui processi digestivi, Pavlov intuì come alcuni stimoli che non sono direttamente collegati al cibo, possano generare secrezioni salivari note comunemente come "acquolina in bocca"; poté quindi dimostrare che il cervello controlla i comportamenti non solo sociali, ma anche fisiologici.
In definitiva dimostra che gli stimoli possono essere indotti al di là della propria volontà.
I contributi di Pavlov in questo campo divennero così importanti che gli venne assegnato il premio Nobel nel 1904 per la Medicina e la Fisiologia.

Scompare a Leningrado nel 1936.

E adesso una curiosità:

Tra il 1975 e il 1976 un gruppo musicale americano di St. Louis, pubblicò due album di ottimo livello: "Pampered menial" e "At the sound of the bell". Il gruppo si chiamava proprio Pavlov's Dog, un singolare omaggio al medico russo.
Di seguito la copertina di "Pampered menial" e il player per ascoltare "Julia", la canzone più rappresentativa dell'album.

 

 
 
 
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