IGNOTA VERITAS

Il mistero di Santiago.


Appena sceso dall'aereo mi sono ritrovato nel piccolo aereoporto di Santiago e ho avuto subito la sensazione di ordine e  pulizia. Vedendo il centro urbano mi ha sorpreso come questo luogo semplice, sia in realtà tanto vitale e dinamico. Successivamente mi sono accorto che la vera sorpresa, era la serenità d'animo degli abitanti di Santiago. Dopo un breve peregrinare per le vie della città, sono giunto finalmente alla Cattedrale, che imponente si staglia sulla piazza dell'Obradoiro, il nome di questa piazza ricorda gli obradoiros, (tagliapietre) che lavorarono alla costruzione della Cattedrale. La Cattedrale e senz'altro il più bel monumento costruito in Spagna durante il Medioevo, con le sue grandiose guglie puntate verso l'alto, sembra raggiungere il cielo. Entrando nella cattedrale si ha subito la sensazione di grande spiritualità e misticismo, i fedeli sono raccolti in preghiera, i pellegrini avanzano affaticati, con i loro caratteristici bastoni. Sono rimasto assorto dentro la Cattedrale per qualche ora,   mi sono perso tra quel  barocco esasperato  e l' austera cripta, poi uscendo fuori  un pò di luce infastidisce gli occhi.   La terra della Galizia è verde, rigogliosa, ricca di colori e di profumi inebrianti. La cucina galega è semplice ed il sapore dei cibi è particolare,assolutamente da provare  l'ottimo polipo alla galega. Camminando per le vie del centro si intrecciano gli odori provenienti dai numerosi ristoranti con l'inconfondibile profumo delle castagne arrosto dei venditori ambulanti. L'aria e fredda e la pioggia, caratteristica di questa zona,  ha fatto la sua comparsa solo la sera del terzo giorno. Di sera, i vicoli di Santiago, acquistano un fascino unico e che solo agli occhi di un viaggiatore, possono evocare ricordi di luoghi e di popoli già conosciuti in precedenza. Il calore della gente è rassicurante. Sono rientrato in albergo, "A tafona do peregrino", situato in Virxe de Cerca, nel centro storico di Santiago a pochi passi dalla Cattedrale, ho alcune curiosità da mostrare che per ora sono nella memoria della mia fotocamera, ma presto le metterò in rete. La tomba di Giacomo il Maggiore, l'Apostolo, è qui. Così Santiago è divenuto nel tempo, una delle più importanti mete dei pellegrinaggi cristiani. Il cammino primitivo è senzaltro precedente al ritrovamento della tomba dell'Apostolo, i dolmen che sono stati ritrovati e i numerosi petroglifi del periodo neolitico ne sono la prova. Questi reperti raffigurano strani simboli, come la spirale. (comune in tutte le regioni sulla costa Atlantica) o altri simboli attribuiti al popolo Celtico e restano a testimonianza dell'antichità di questa terra e del passaggio umano fin dagli albori. Una gran parte di reperti archeologici che risalgono al periodo tra il 4.500 e il 2.500 a.C., sono incisioni e simboli ermetici che ancora oggi non hanno trovato significato. Le usanze popolari e le caratteristiche somatiche del popolo Galego sono simili a quelle degli altri popoli nord europei Scozzesi, Irlandesi, Francesi e fanno pensare ad un origine comune. Certamente la soluzione c'è, ma è lontana nel tempo. Il popolo originario della Galizia, qui lo chiamano Celtico. Forse è davvero esistito un popolo Celtico, probabilmente i primi abitanti hanno avuto a che fare con la costa Atlantica, è quindi possibile che siano giunti in Galizia proprio dal mare. Gli antichi "Celti" sono forse affini ai popoli nord europei,  la realtà soprendente è che il ceppo genetico è uno soltanto e questo particolare patrimonio genetico lo possiamo riscontrare in tutto il popolo Basco. La storia del popolo Basco è caratterizzata dai molti ritrovamenti di dolmen con incisioni raffiguranti "simboli celti". I Celti erano una popolazione differentedai Baschi ma che ha avuto la capacità di integrarsi con loro. La storia basca e costellata di antiche leggende, che impongono di investigare sulle origini antiche e tuttora oscure di questo popolo. Molti studiosi e ricercatori si sono occupati di loro. Chi sono i Baschi? Da dove vengono? Torniamo adesso a Santiago. La leggenda racconta che nell'anno 813 l'eremita di nome "Pelayo" o "Pelagio"o "Paio", vide strane luci a forma di stella, provenire dal cielo e che puntavano verso terra. Furono quelle luci, ad indicargli la tomba di Giacomo l'Apostolo, da qui il nome Santiago de Compostela, (San Giacomo di campo stella). Se quelle luci, avvistate dall'eremita, invece che dal cielo, provenissero dal mare? Nei secoli che passarono ci furono proibizioni nel visitare il luogo e le successive persecuzioni fecero sì che le tracce del ritrovamento della tomba dell'apostolo si perdessero, forse per sempre. La fede ci chiede di credere, ma la ricerca ci impone di investigare, e di recarci sul posto, per verificare quanto sia possibile. Facciamo un pò di storia. La semplice costruzione del primo tempio si ha sotto il regno di Alfonso II e poi ampliato sotto Alfonso III, la consacrazione del tempio avvenne invece nel 893. In questo periodo si ebbero i primi insediamenti di monaci benedettini e cominciarono i primi pellegrinaggi giacobei. Santiago de Compostela fu distrutta dall'esercito musulmano di Almanzor nel 997, il vescovo Pedro de Mezonzo riucì a salvare le reliquie dell'Apostolo e successivamente Bermudo II, ricostruì Santiago. La trasformazione di Santiago a luogo di culto cristiano e meta di pellegrinaggio religioso si deve al vescovo Diego Xelmirez che terminò la Cattedrale, lo stesso contribuì ad arricchirla con importanti reliquie cristiane. Purtroppo del passato sono rimaste soltanto lievi tracce, ma almeno si può dare uno sguardo su come è adesso Santiago. La spiritualita' che questa bellissima citta' emana e qualcosa di incredibile ed estremamente rilassante, vedere certi luoghi fà bene al cuore e appaga lo spirito. Nell'iconografia e nella tradizione popolare ispanica San Giacomo è rappresentato come un forte cavaliere su un cavallo bianco (Santiago Matamoros), che con potenza trascina i cristiani a ribellarsi contro il dominio islamico. La Cattedrale di Santiago de Compostela ne è l'espressione più carica di questo sentimento cristiano, crescente. La crescente devozione popolare e la spinta del monachesimo cluniacense, contribuirono alla realizzazione di una "ideologia" iacobea, ben documentata nel Codex calixtinus, che costruita ad arte, faceva di Santiago il baluardo ed il simbolo della riconquista cristiana dell'Europa meridionale, anticipando di fatto le crociate.