IGNOTA VERITAS

L'abbé Saunière.


Prima di fare qualsiasi commento vorrei esplicitare al meglio questa oscura ed inquietante vicenda e gli articoli qui  esposti saranno di sicuro aiuto per fare un pò di luce  su questo mistero. 2° art. di A. Salomon , 13 gennaio 1956: Dal l’alto del pulpito il nuovo prete di Rennes-le-Château rivolge il suo sermone ai fedeli, la maggior parte suoi parrocchiani. La gente ha ancora negli occhi il vecchio curato, uso a quella stessa ora a scendere nella piccola cappella ricavata a Villa Betania…. Per qualche tempo, Saunière era riuscito a mettere un freno ai suoi eccessi….. Poi erano seguiti gli eccessi di megalomania. Il 5 gennaio 1917, con una lettera protocollata indirizzata ad un fornitore, ordinava la bellezza di 8000 mc di materiali edili, per una spesa equivalente a circa 3 milioni di franchi di lavoro. E che lavoro: una grande torre alta 50 m, dalla quale spingere lo sguardo fino a Couiza; una torre destinata a biblioteca con all’interno una scalinata spiraliforme e con un grande atrio al pian terreno. Ma anche il totale ripristino della strada Rennes-Couiza, l’istallazione dell’acqua corrente in tutte le case dei suoi parrocchiani e molte altre cose ancora. Poi all’improvviso, appena 17 giorni dopo, la morte del misterioso sacerdote.  Il 22 gennaio 1917, dopo una strenua lotta per la vita, il curato si spegneva seduto su una sedia del salotto. «Quale sedia signor Corbu?» «Esattamente quella su cui voi siete ora seduto».  E mentre un sottile brivido di freddo mi percorre dalla testa ai piedi, vengo a sapere che il curato se n’ era andato a 65 anni per cirrosi epatica, complicata da un attacco cardiaco e che dunque i suoi sogni erano rimasti a livello di progetto. Così è trascorsa la vita dell’ex curato di Rennes-le-Château, accudito e confortato dal fedele affetto della perpetua, la Signorina Dénarnaud. Non di rado Saunière spariva da Rennes per qualche tempo, compiendo misteriosi viaggi in Svizzera, Belgio e Spagna. Una nutrita seri di lettere, scritte e firmate in anticipo sulle sue assenze dallo stesso Saunière, aggiungono una dose di mistero in più a questi suoi spostamenti segreti. Alla spedizione a tempo debito delle lettere pensava la signorina Dénarnaud, nella sua funzione di segretaria. In genere, le semplici note suonavano così: «Rennes-le-Château,  Aude, nella fretta di partire per rispondere alla chiamata dei miei colleghi, sono lieto, per il momento, di accusare ricevuta della offerta, per la quale ringrazio. Cordiali saluti, curato Saunière» Che cosa “combinava” nel corso dei suoi viaggi? Ecco che ne pensa il signor Corbu: «Chiunque si prenda la briga di perlustrare dalla A alla Z, l’intero carteggio di Saunière, non può avere dubbi: andava a piazzare il metallo prezioso che aveva fatto fondere. Una persona del villaggio, tuttora vivente, mi ha assicurato di aver visto nella casa del curato dei forzieri colmi di lingotti d’oro».  Scritto da Albert Salomon  (Nella foto una delle pergamene ritrovate da Sauniere)