IGNOTA VERITAS

Non è di questo mondo


"La verità, quando la nascondi, diventa il tuo peggior nemico; se la riveli essa è invece la tua amica migliore"!  Col. Philip J. Corso Chi era il Col. Philip J. Corso? Per tutti gli appassionati di ufologia è come un padre, un punto di riferimento. Philp J. Corso era un colonnello dell'esercito USA, ex membro del National Security Council (Consiglio della sicurezza nazionale) del presidente Eisenhower e già capo della Divisione Tecnologica Straniera del dipartimento R&D (ricerca e sviluppo). Nel lontano 1961 Philip Corso era  tenete colonnello e aveva l'incarico di sviluppare un programma segreto che riguardava materiali rinvenuti dalla caduta sulla terra di uno scafo extraterrestre, a Roswell. Partendo dalla sua diretta testimonianza, apprendiamo che Corso lavorava direttamente per il Pentagono, con lo scopo di fornire alle industrie americane le istruzioni e il materiale ottenuto dalla navicella aliena, necessario per ottenere significative scoperte tecnologiche. La testimonianza del colonnello Corso comprende anche la denuncia sulla strategia che il Pentagono mise in atto per insabbiare le prove e per nascondere i documenti relativi al ritrovamento extraterrestre. Il dipartimento R&D del Pentagono aveva il compito di trasferire le conoscenze acquisite dalla tecnologia extraterrestre negli armamenti militari e nelle aziende private. Tutte queste notizie le ho apprese dal  fantastico e sconvolgente libro "Il giorno dopo Roswell" scritto dal Col. Philip J. Corso.  Riporto di seguito, una parte tratta dal libro appena citato:"Gli avvenimenti accaduti all'indomani dell'incidente di Roswell hanno dell'incredibile: recuperato l'oggeto alieno, ne studiammo la tecnologia e la impiegammo per fronteggiare una possibile minaccia proveniente dallo spazio. In tal modo riuscimmo anche a vincere la guerra fredda. Io stesso non riuscì a capacitarmene. Svolgevo semplicemente il mio lavoro al Pentagono. Solo quando riuscimmo a concentrare una mole sufficiente di queste tecnologie aliene ai nostri programmi industriali, fu allora che la macchina si mise in moto e ne ottenne applicazioni concrete che finirono nelle mani delle forze armate". (tratto dal libro "Il giorno dopo Roswell" ediz. italiana intro pag 5) Moltissima gente non è ancora a conoscenza del cover-up governativo che fu attuato per non far trapelare notizie sull'UFO di Roswell. Attualmente non sono disponibili documentazioni a riprova della testimonianza del Col. Corso. Nel suo libro, Corso denuncia la strategia che fu adottata dal Pentagono, per inquinare ed insabbiare le prove dell'accaduto, nascondendo all'America e al Mondo la verità sul ritrovamento di Roswell. Forse non siamo soli nell'Universo? Io sono convinto che esistano in chissa quale pianeta o galassia, altre forme di vita differenti da noi, forse più progredite e meglio organizzate. L'ipotesi che qualche rappresentante di queste civiltà aliene, sia giunto sulla terra, nel passato, non è poi così difficile da credere. Tante sono le cose del passato che non riusciamo a spiegare; ad esempio, sorvolando l'antica città di Nazca sulle Ande Peruviane, precisamente nella valle del Palpa vi è una pianura di circa 60 km di lunghezza e 2 km di larghezza, dove si possono vedere enormi linee rette e strani disegni sul terreno, alcune linee corrono parallele altre  creano strani incroci. A cosa srvivano le linee di Nazca? Perche dovevano  vedersi soltanto dall'alto? Probabilmente la piana di Nazca era una pista d'atterraggio, per gli dei che venivano dal cielo. Se analizziamo le iscrizioni cuneiformi e le tavolette di UR che ai giorni nostri rappresentano i libri più antichi dell'umanità, possiamo apprendere come venivano rappresentati gli dei, cioè con armi terribili, su barche volanti con le quali  provenivano dalle stelle e che tra le stelle fecero ritorno. Antiche iscrizioni cuneiformi sumeriche affermano che la durata della vita era enormemente più lunga della nostra, infatti i primi dieci re regnarono complessivamente per ben 456.000 anni. Da un'iscrizione sumerica possiamo leggere "e poi  venne il diluvio e dopo il diluvio scese la regalità ancora una volta dal cielo..." Molti ritrovamenti archeologici possono far pensare che extraterrestri visitarono il nostro pianeta in un lontano passato. A Heluan è stato trovato un frammento di panno risalente al periodo preistorico, che per realizzarlo occorrerebbe una fabbrica specializzata. In Irak e in Egitto sono state trovate lenti di cristallo molate, realizzabili soltanto con l'ossido di cesio, (un ossido realizzato per via elettrochimica). Nelle regioni tra i monti del Kohistan in Asia vi è una raffigurazione rupestre dei pianeti, nella posizione in cui si trovavano 10.000 anni fà. In una tomba in Cina sono stati ritrovati parti di una cinta di alluminio. Sull'altopiano peruviano furono ritrovati monili in platino. Queste incredibili scoperte, che ho appena elencato, sono solo una piccola parte delle stranezze inspiegabili del nostro lontano passato, ma possono già bastare per svegliare la nostra curiosità. Le risposte ai numerosi interrogativi che l'archeologia ogni giorno ci pone sono tutt'altro che facili. La verità è ancora lontana, comunque bisogna sempre cercarla con ogni mezzo a nostra disposizione, con forza e obiettività. Una civiltà che si attesta a dominare un pianeta, non può avere un brillante futuro se non conosce il suo passato.