IGNOTA VERITAS

Catacombe "ad decimum"


L'uomo, fin dalla sua comparsa sulla terra si è sempre preoccupato di come la sua vita potesse proseguire dopo la morte e in che forma. L'idea che dopo la morte ci sia il nulla, il buio, l'assenza di ogni cosa e di ogni memoria.... l'oblio, ha sempre spaventato l'umanità di qualsiasi luogo del mondo e in qualsiasi epoca. I primi cristiani  per tradizioni a loro precedenti e risalenti ai primordi della storia dell'uomo, praticavano  riti funebri e  particolari cure verso i defunti. (pratica acora in uso) I primi cristiani  hanno lasciato a questo riguardo numerose testimonianze (le catacombe). E' risaputo  inoltre che il culto dei morti era anche un' usanza religiosa giudaica . Il culto  dei morti è una pratica ancora in uso in quasi tutte le principali religioni. L'archeologia pone sempre maggior rilievo all'orgine giudaica del cristianesimo ponendolo come una religione in un certo senso "derivata". Anche se molti rituali nel tempo sono stati modificati ed abbandonati, l'intera struttura del credo cristiano affonda le sue radici nella religione giudaica. I giudeo-cristiani sono stati gli ebrei che hanno riconosciuto in Gesù il Messia tanto atteso anche se  non tutti accettarono in Lui la divinità. La morte rappresentava quindi un passaggio inevitabile per raggiungere Dio e le meraviglie del Suo Regno. La scorsa primavera mi sono recato a Grottaferrata dove ho passato una bellissima giornata e ho visitato le catacombe ad decimum. Le catacombe ad decimum furono scoperte per caso dai proprietari del vigneto sovrastante. La scoperta avvenne in tempi  recenti, esattamente nel 1905. Le catacombe sono situate ad decimum miliarum dell’antica via Latina, praticamente a circa 15 chilometri da Porta Capena, appartenente alle Mura Serviane. L’importanza storica-archeologica delle catacombe ad decimum è testimoniata anche dalla venerazione dei “corpi santi” di martiri e papi che vi erano seppelliti. Stranamente di questo sacro ipogeo non è rimasta traccia nei documenti agiografici medievali e nelle descrizioni topografiche della zona. E' doveroso segnalare l’importanza di queste catacombe come antico e ritrovato luogo di pellegrinaggio. Questo cimitero paleocristiano sotterraneo si trova al X miglio dell'antica via Latina, vicino a Grottaferrata. Le catacombe sono databili tra la fine del III e l'inizio del V secolo, e erano utilizzate da una comunità locale di modesta estrazione sociale, in parte costituita dalla servitù delle grandi ville di epoca imperiale che si trovano nei paraggi ed in parte dagli abitanti del piccolo nucleo urbano che sorgeva a pochi passi dall'area cimiteriale (al X miglio si trovava anche una stazione di posta). Le tombe non sono né  grandi, né particolarmente decorate (ci sono solo due cubicoli dipinti), ma sono comunque di grandissimo interesse, perché, essendo state scoperte solo all'inizio del '900, sono rimaste quasi integre. Le iscrizioni in greco e latino presenti sulle lapidi tombali e nella malta che sigillava i loculi costituiscono effettivamente uno strumento preziosissimo per studiare l'evoluzione della lingua e della scrittura proprie di quell’epoca.