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LA PORTA ALCHEMICA

La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino. La villa che ora non esiste più, si trovava vicino piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata la strana porta. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara, sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un iscrizione che permette di datarla al 1680, inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.

 

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« La Grande MadreMaria Maddalena »

Il labirinto

Post n°33 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da AlessioFerrazzoli
 

Il labirinto del Duomo di Lucca
Accanto al labirinto si legge la scritta:
HIC QVEM CRETICVS EDIT
DEDALVS EST LABERINTHVS
DE QVO NVLLVS VADERE
QVIVIT QVI FVIT INTVS
NI THESEVS GRATIS ARIADNAE STAMINE JVTVS
Traduzione:
Questo è il labirinto che il cretese Dedalo costruì e dal quale nessuno,  entratovi, poté uscire all’infuori di Teseo aiutato,  per amore, dal filo di Arianna .
Molti studiosi affermano che il labirinto rappresenta il viaggio iniziatico che l'uomo compie per ritrovare la divinità interiore, la ricerca della scintilla capace di rischiarare le tenebre. Il lbirinto è un luogo particolarmente ostile dove è possibbile incontrare tranelli e inganni di vario genere. La mente umana con la sua complessità è quindi facilmente identificabile con il labirinto. Nella mitologia greca incontriamo il labirinto nel mito di  Arianna e Teseo. Arianna è un' importante figura della mitologia greca, figlia del re di Creta Minosse e di Pasifae. Il mito di Arianna è raccontato in varie versioni. In una si racconta che Arianna si innamorò di Teseo, quando egli arrivò a Creta per uccidere il Minotauro del labirinto. Arianna decise così di aiutarlo e diede a Teseo un gomitolo di lana per poter segnare il percorso all'interno del labirinto e quindi riucire ad uscirne. Arianna fuggì con lui e gli altri ateniesi verso Atene ma Teseo la fece addormentare per poi abbandonarla sull'isola di Nasso. Dal loro amore nacquero dei figli, Demofonte e Stafilo. Da questo mito in cui una donna mostra all'uomo la via per districarsi nelle tenebre del labirinto, si afferma come la donna si artefice  del successo dell'uomo e sua  complice. Il labirinto  rappresenta il percorso iniziatico che bisogna fare per giungere alla conoscenza. L'iniziato deve intrapendere la ricerca del   Sè interiore,  la parte oscura della suo essere, per vincere le tenebre con la  luce divina. Il labirinto può essere  infatti visto, come un cervello umano, sia nella forma, che per il simbolo che esso rappresenta,  cioè, la ricerca interiore, il cammino di morte e rinascita.

Un altro mito, dei tanti in cui la donna rappresenta un viatico per l'uomo è il mito cristiano della cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva, in cui la donna porge ad Adamo il frutto della conoscenza, offertogli dal serpente tentatore, Dio si accorge del fatto e adiratosi caccia Adamo e la sua compagna Eva dal paradiso, facendoli precipitare sulla Terra. La Chiesa cristiana interpreta questo passo come la descrizione del peccato originale. Ma come può un mito rappresentare un peccato, un errore per cui l'umanità dovrebbe espiare? E perchè la conoscenza è peccato?  

Un  riscontro ulteriore della ricerca umana  della scintilla divina e nella rappresentazione  di Dio  all'interno  di un cervello umano,  a cui l'uomo (Adamo) protende. Questa'opera  meravigliosa la possiamo vedere nella Cappella Sistina ai Musei Vaticani, negli affreschi di Michelangelo. Il primo a svelare la similitudine  tra l'affresco di Michelangelo e il cervello umano è stato un neurologo, Franck Lynn Meshberger, del St. John’s Medical Center di Anderson, Indiana (USA), che pubblicò a questo riguardo un  articolo sulla rivista della Associazione Americana Di Medicina, JAMA. Dal suo articolo si evincono corrispondenze inquietanti che suggeriscono una somiglianza sorprendente, tra l’anatomia del cervello umano e l’affresco del Michelangelo. L’anatomia del cervello, è riprodotta in modo fedele sono infatti riconoscibili nell’affresco, il contorno della volta del cervello, e della base; l’arco del braccio sinistro di Dio delinea la struttura del giro del cingolo, il panneggiamento verde alla base descrive il corso dell’arteria vertebrale; la schiena dell’angelo che sorregge Dio corrisponde al ponte di Varolio, mentre le sue gambe si prolungano a costituire il midollo spinale.  Risulta evidente anche il dettaglio dei due lobi dell’ipofisi, la ghiandola che regola buona parte il nostro sistema endocrino, è rappresentato nel piede di un angelo che l’artista ha  raffigurato non a caso bifido, differentemente dai  piedi di Dio e degli altri angeli, rappresentati con piedi normali, mentre la coscia dello stesso angelo raffigura il chiasma ottico. Teologi, artisti, storici, filosofi,  possono interpretare in modo diverso gli affreschi di Michelangelo che costituiscono la volta della Cappella Sistina, resta comunque il fatto che è sempre desta nell'uomo la volontà di ritrovare quelle conoscenze perdute e poter così riaffermare se stesso, uomo e donna (la vera immagine di Dio).

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/10/08 alle 19:23 via WEB
Buona sera. Piacevole ed interessanre blog. Con argomenti da approfondire. Se passi Anversa degli Abruzzi, dai un occhiata alla parte più vecchia del paese. Troverai di sicuro simboli molto interessanti. Damien il senzaterra
 
AlessioFerrazzoli
AlessioFerrazzoli il 19/10/08 alle 19:31 via WEB
Io vado spesso in Abruzzo, dove ho già fatto numerose ricerche e presto pubblicherò i risultati sul blog. Certamente seguirò il tuo suggerimento e andrò ad Anversa degli Abruzzi.Grazie Alessio
 
senzaterra74
senzaterra74 il 19/10/08 alle 19:42 via WEB
Di nulla alessio. La ricerca è materia di comune interesse. Buon cammino
 
anna126
anna126 il 20/10/08 alle 07:33 via WEB
vado spesso a lucca....mi fermerò più a lungo su quanto hai scritto - buona giornata - anna
 
senzaterra74
senzaterra74 il 21/10/08 alle 00:22 via WEB
Buona serata a te Alessio.
 
knighttemplar
knighttemplar il 21/10/08 alle 10:31 via WEB
complimenti per il blog e per la tua passione...il labirinto e un simbolo molto antico ed è stato usato anche dal popolo di Atlantide per la sua costruzione...inoltre e stato usato nell'antichità da altri popoli nel mondo ed è visibile in diverse cattedrali francesi costuite dai muratori dell'ordine templare un vero mistero...buona giornata Oronzo
 
anna126
anna126 il 22/10/08 alle 07:13 via WEB
ti lascio il mio buongiorno - anna
 
echelon1962
echelon1962 il 22/10/08 alle 11:32 via WEB
...in quel di Fano...anno 1997,,ho letto un documento (celato nelle biblioteche del Vaticano...e, documento non visionabile) che ci fu' un Papa donna...( non sto' bestemmiando..è solo che non è divulgato)...ti risulta?..un saluto..Paolo
 
AlessioFerrazzoli
AlessioFerrazzoli il 22/10/08 alle 11:57 via WEB
Si, mi risulta, si tratta della Papessa Giovanna.La papessa Giovanna, (non ci sono prove certe della sua esistenza) fu un papa donna che avrebbe regnato sulla chiesa dall'853 all'855. Gli storici la considerano un mito o leggenda medioevale, che forse ha avuto origine dalla satira anti papale, ma che ha un certo grado di attendibilità a causa di alcuni elementi contenuti nella storia. Sicuramente ne parlerò in seguito.
 
alba_chiara5
alba_chiara5 il 22/10/08 alle 12:14 via WEB
buongiorno alessio....interessante qui ... ;) ciaooo
 
EmHotep
EmHotep il 22/10/08 alle 12:48 via WEB
Argomenti interessantissimi! Complimenti. Penso verrò a trovarti spesso tra queste righe! :-)
 
alcidex77
alcidex77 il 22/10/08 alle 13:13 via WEB
E' sempre un piacere visitare un blog che ha una funzione divulgativa e che si fa promotrice della conoscenza...complimenti e' davvero un bellissimo blog Alessandro
 
lunasmastros_ls
lunasmastros_ls il 22/10/08 alle 16:18 via WEB
ho sempre pensato che il labirinto fosse un simbolo che andasse al di là di un solo percorsso ostile o un ritrovamento di un uscita , leggendoti posso capire che in fondo qualcosa di molto più profondo si cela in in quel significato che può avere il mito dell'labirinto , che sia quello di creta, o atlantide , o nur.... grazie Alessio ciao
 
stelladanzanteforeve
stelladanzanteforeve il 22/10/08 alle 19:36 via WEB
grazie di cuore per il commento che hai lasciato nel mio spazio.. interessantissimo il tuo blog, davvero molto stimolante. Un saluto, Marie.
 
ilmonako
ilmonako il 23/10/08 alle 13:33 via WEB
buon pomeriggio e grazie della visita, spero ke l'aperitivo sia stato di tuo gradimento, ciao the best of blu_art
 
anna126
anna126 il 25/10/08 alle 08:03 via WEB
ti lascio qui il mio arrivederci....ci sentiamo presto - anna
 
Gemini.rgf
Gemini.rgf il 04/11/08 alle 17:53 via WEB
Ciao Alessio, il tuo blog è davvero fantastico. Erano mesi che cercavo un blog ricco di contenuti come il tuo. Ora però mi tocca leggerlo tutto! Che lavoraccio^_^ Grazie per aver visitato il mio blog ;-) Gianfranco
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
annapaola il 21/06/09 alle 09:16 via WEB
complimenti offri un bellissimo blog. da parte mia credo d'avere un ottima lettura della conoscenza come peccato. nella scrittura la mela è legata alla conoscenza, la donna sente il bisogno di questa ricerca...nelle scritture non si parla di peccato originale, ma di cacciata dal paradiso e di Dio che dice: donna partorirai con dolore (la lettura tradizionale ne conferisce un tono di condanna). la neuropsicoendocrinologia, più semplicemente l'assistenza alla donna che partorisce, mi ha insegnato che per dare alla luce bisogna spegnere quella parte del cervello che attiva la conoscenza (la neocorteccia) e lasciarsi andare nella doglia e nella cascata di ormoni dell'amore dati dalla parte antica del cervello (forse quella istintiva che guidava i nostri avi nudi nell'eden:-)) la doglia viene compensata dall'estasi delle endorfine (le stesse che portano all'estasi tantrico e dei mistici). vienimi a trovare sulle mie pagine di diario online sto facendo un percoso del dolore e della nascita. grazie nanna
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
antonella il 23/02/10 alle 09:03 via WEB
scusate sono entrata in questo sito dopo un sogno molto strano fatto questa notte.....vedevo una chiesa medioevale, io ero dentro e alla mia sinistra vi era un affresco grandissimo , era diviso in tre parti ma io sono riuscita a vederne solo una nella quale era raffigurato un cavaliere vestito di rosso e una croce sul petto sempre rossa....qualcuno è a conoscenza di una chiesa con afrreschi simili?
 
afrodite.58
afrodite.58 il 27/02/10 alle 13:22 via WEB
Salve Alessio, "Perchè la conoscenza è peccato"?... esaminiamo "chi" ha affermato ciò. Alla domanda rispondo così: "perchè mantenendo l'ignoranza nelle persone esse si possono manipolare agevolmente al fine di esercitare il proprio Potere sulle stesse". L'unica Conoscenza che il Genere Umano è portato a cercare e possedere è quella dell'Amore Vero in virtù del quale ogni problematica decade. Un abbraccio al tuo cuore. Stella.
 
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CHIESA DELLA MADDALENA, RENNES-LE-CHÂTEAU

 

CHIESA DELLA MADDALENA, RENNES-LE-CHÂTEAU.

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L'abbazia di San Galgano, dalle marcate caratteristiche architettoniche gotico-cistercensi, fu costruita a partire dal 1218 e poco lontano dalla Rotonda. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi concessi da vari imperatori, tra i quali Federico II, ed alle munifiche donazioni ricevute; a ciò si aggiunse l'esenzione dalla decima da parte di papa Innocenzo III. La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato, che portò nel 1506 ad un interdetto del papa Giulio II contro Siena, che resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.

 

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L' Abbazia di Casamari è uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense. Fu costruita nel 1203 e consacrata nel 1217. Si trova nel territorio del comune di Veroli, in provincia di Frosinone.

 

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La chiesa di San Pietro ad Oratorium, si trova nel territorio di Capestrano, a sinistra del fiume Tirino, nella valle Tritana, fu fondata da Desiderio, ultimo re dei Longobardi verso la fine del 756 d. C. Il re Desiderio, donò all'abate di allora, Attone, molti beni e possedimenti perchè vi edificasse anche un monastero da dare ai monaci. La chiesa che oggi vediamo, è un rifacimento del 1100 come si legge dall'iscrizione sul portale. Nell' VIII secolo fu uno dei principali monasteri di tutto l'Abruzzo e godeva di particolari privilegi, rinconfermati successivamente anche da Carlo Magno nel 775 e da re Pipino, Ludovico, Lotario I e II. Pochi monasteri, furono così celebri, Papi, imperatori, re, cardinali, granduchi e in specialmodo i Medici di Firenze, lo resero celebre con la loro protezione e questo condizionò profondamente la vita delle popolazioni della valle Tritana.

 

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