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La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino. La villa che ora non esiste più, si trovava vicino piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata la strana porta. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara, sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un iscrizione che permette di datarla al 1680, inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.

 

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Maria Maddalena

Post n°39 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da AlessioFerrazzoli
 

Non temete non sono scomparso, è stato soltanto lo studio che mi ha portato via molto tempo, ma adesso finalmente sono qui per farvi un breve resoconto del convegno dello scorso 23 novembre "Maria Maddalena l'apostola degli apostoli" del quale sono stato uno dei relatori. L'argomento come potete ben capire è molto controverso, l'affluenza delle persone è stata comunque buona ed i partecipanti (circa 30 persone) si sono dimostrati molto interessati. L'analisi degli antichi manoscritti (Vangeli canonici e apocrifi) che è stata affrontata durante il convegno ha visto emergere la  figura di Maria Maddalena come guida spirituale di primaria grandezza. Dalle antiche leggende medievali si è potuto constatare come Maria Maddalena fosse stata innalzata a grande Santa, eremita, asceta e predicatrice, in quel periodo fu venerata dalle masse popolari di tutta Europa e la Chiesa si adeguò nel favorire questa devozione, spargendo presunte reliquie appartenenti alla Santa in moltissime chiese europee. Ma chi era veramente Maria Maddalena? Molte ipotesi sono state formulate da altrettanti studiosi e biblisti di fama mondiale. Adesso vi propongo un breve estratto del mio intervento: "Maria Maddalena da sempre affascina teologi, storici e studiosi delle religioni e da sempre è fonte di polemiche e di controversie. In questi ultimi anni è stato scritto moltissimo riguardo a Maria Maddalena e sull’onda del Codice da Vinci, sono stati diffusi moltissimi testi sul Santo Graal e Maria Maddalena e su tutti i presunti misteri a lei collegati. Perché “il Codice da Vinci” di Dan Brown ha avuto un così grande successo di pubblico? Probabilmente perché, i complotti, i misteri, l’occultamento da parte della Chiesa di antiche verità, il volto nascosto di Dio, cioè l’unione sacra tra l’uomo e la donna, il cui culto si perde nella notte dei tempi, sono certamente gli ingredienti adatti per un romanzo di successo. Se vogliamo dare un merito a Dan Brown, è quello di aver riportato alla ribalta la figura di Maria Maddalena. Da quei pochi versi presenti nei Vangeli canonici e nei pochi e frammentari vangeli apocrifi. Maria Maddalena risulta una seguace di Gesù e a Lui molto vicina. L'immagine che viene fuori dai Vangeli canonici sembra offuscata, nascosta dalla preponderante presenza degli apostoli, tranne per il fatto che Maria Maddalena sia stata la diretta testimone della resurrezione di Gesù e colei che annuciò agli apostoli questa grandiosa notizia. Questa testimonianza le fece guadagnare il titolo di "Apostola degli apostoli". La Maddalena che emerge dai vangeli apocrfi è invece una figura importante, un leader spirituale di primaria grandezza. Analizziamo adesso il Vangelo di Maria; si tratta di uno scritto gnostico che fu rinvenuto nel cosiddetto Papiro 8502 di Berlino, di cui si hanno notizie dal 1896, ma che fu pubblicato solo nel 1955. La Maria a cui è attribuito è Maria Maddalena. Questo scritto attribuisce una importanza fondamentale alla figura di Maria Maddalena, come discepolo che Gesù avrebbe anteposto persino ai suoi apostoli maschi.  Il Vangelo gnostico di Maria, è un’antico manoscritto copto, e né esiste soltanto una copia frammentaria. Il frammento si compone di due parti: nella prima Gesù risorto risponde alle domande degli apostoli e affida loro la missione della predicazione del Vangelo, mentre la seconda si apre con l'intervento di Pietro affinché Maria Maddalena riveli le parole dette a lei da Gesù.Maria Maddalena potrebbe essere stata uno dei discepoli di Gesù,  un leader spirituale e comunque una donna molto vicina a Gesù, tanto da finanziare il nascente movimento cristiano con i suoi beni. (Lc 8, 2-3) La figura di Maria Maddalena ha subito numerose manipolazioni, il ruolo di “peccatrice redenta” con il quale è stata identificata dalla Chiesa per quasi 1.500 anni è stato utilizzato per  promuovere la penitenza e quindi la richiesta di remissione dei peccati  di cui la Chiesa si propone come intermediaria verso Dio e per contrapporre Maria Maddalena alla Vergine Maria madre di Gesù, che è invece caratterizzata dalla purezza, dall’assenza di peccato. Maria Maddalena fu presto destituita dal suo ruolo originario di discepola e di depositaria degli insegnamenti di Gesù o di “apostola degli apostoli”, appellativo che Maria Maddalena si guadagnò perché fu la prima testimone della resurrezione di Gesù e che annunziò questo evento agli apostoli. (Gv 20, 11-18 Mt 28, 9-10 Mc 16, 9-11)  La Maddalena è sempre stata fonte di agitazioni per la cristianità, è una figura controversa che ha originato numerose e assai differenti interpretazioni teologiche. Nel convegno si è anche affrontata la religione primordiale, il culto femminile della grande madre, partendo da una affermazione forte ma vera: in principio Dio era donna e sono moltissimi gli archeologi e gli studiosi che hanno confermato questo assunto. La Dea Madre ed i culti a lei legati, hanno caratterizzato  la storia della spiritualità umana. Questi culti affondano le loro radici nel periodo preistorico e si sono diffusi tramite le cultura assiro-babilonese, egiziana, romana e nel nord Europa dai Celti e dai popoli nordici. Ma di questo ne parlerò in un altro post. Come scrive il Dott. Mario Arturo Iannaccone nel suo libro "Maria Maddalena e la Dea dell'ombra" "E' sotto gli occhi di tutti, la Maria Maddalena, santa e asceta, della tradizione cristiana viene oggi insidiata, soprattutto nella cultura popolare, da un'altra Maddalena, una nuova Maddalena, di volta in volta strega, sacerdotessa, iniziata a grandi segreti, associata alla Dea Madre, alle Madonne Nere, alla sophia gnostica, al femminino sacro, alla neostregoneria e al  matrircato."[1]  

La Maria Maddalena che è emersa dal convegno è una grande Santa, un guida spirituale di primaria grandezza, un'icona femminile universale dotata di grandissima carica spirituale e soprattutto una Maria Maddalena tutta nuova e non convenzionale. Questa figura ci indica una  strada spirituale diversa, un'alternativa alle offerte spirituali delle religioni convenzionali che in questo secolo non attraversano un buon momento. L'umanità risente di questa mancanza spirituale e corre verso nuove alternative, abbandonando le religioni istituzionali perchè  spesso chiuse, introverse e rissose tra loro. Che la riscoperta di figure come Maria Maddalena possa illuminare sempre la nostra vita. 

1] Mario Arturo Iannaccone, Maria Maddalena e la Dea dell'Ombra, Sugarco Edizioni  

 
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paralotti
paralotti il 30/12/08 alle 11:41 via WEB
Ciao Alessio nell'augurarti un Anno pieno di occasioni per il tuo cuore così nobile ti riporpongo un mio vecchio post che tratta della figura di Myriam di Magdala! Non appena si fa il nome di Myriam di Magdala, oggi le orecchie si tendono, come se avessimo il presentimento che ella detenga un possente segreto, malgrado ciò che di lei dicono le sacre Scritture. Prima di iniziare a parlare di lei, è importante sottolineare che non fu assolutamente mai la prostituta che ci presentano i Vangeli canonici. Verso il V secolo della nostra era, i Padri della Chiesa semplicemente usarono un aspetto di lei che era loro di disturbo, la sua straordinarietà, e la piegarono ai propri fini, nel tentativo di infangare un'immagine che dava troppa rilevanza al polo femminile nell'insegnamento di Gesù. Ma le cose non possono rimanere velate per sempre, e la verità dei fatti finisce sempre per imporsi, prima o poi. Un po' di storia; Myriam di Magdala, di origine essena come Gesù, pur non essendo legata a una comunità in particolare era andata in sposa, intorno ai quindici anni, ad un certo Saul di Tarso, il futuro Paolo delle Epistole. Va detto che Saul, che si vantava di essere diventato cittadino romano, si dimostrò un uomo e un marito piuttosto violento, con un'inclinazione per l'alcol. Aveva delle mire politiche, e nè il suo mondo interiore nè le sue relazioni avevano davvero qualcosa a che fare con una sincera riflessione spirituale. Il suo era l'universo del potere temporale, sebbene desse a vedere una certa religiosità in presenza del popolo e che avrebbe in seguito influenzato in modo negativo il messaggio di Gesù, ma questa è un'altra storia. Ma torniamo al suo matrimonio con Myriam che era stato deciso dalle rispettive famiglie come sempre accadeva all'epoca, fu anche un matrimonio d'amore... Tuttavia, come può l'amore sopravvivere, quando uno dei due è radicato alla terra, e all'altro spuntano le ali che aspirano ad aprirsi? La rottura ebbe luogo pochi anni dopo le nozze, giusto il tempo, per Myriam, di mettere al mondo un figlio, Marco, e di educarlo fino a renderlo autonomo. La cosa naturalmente, fece scalpore, perchè, se un marito poteva ripudiare la moglie senza che nessuno lo trovasse disdicevole, l'inverso era inconcepibile, a meno che la donna non fosse... "una donnaccia". E veniamo al rapporto con Gesù che già conosceva e che era strettissimo per una ragione molto semplice, di cui nessuno si sarebbe stupito: il padre di Myriam, il ricco armatore Giuseppe d'Arimatea, era anche lo zio di Gesù. Inoltre, un rapporto così stretto come il loro all'epoca non aveva niente di inamissibile, perchè tutti gli uomini a cui si riconosceva la capacità di commentare le Scritture nelle sinagoghe doveva sposarsi. Myriam di Magdala era davvero la sposa di Gesù? Alcuni sostengono questa tesi che personalmente non mi scandalizza, anzi la sostengo. Una cosa è certa, ed era la loro complicità, una complicità che non si limitava all'anima perchè considerava il corpo fisico come il Tempio del Divino, e i sensi come leve potenziali per un'autentica liberazione della Coscienza. Si può dunque essere convinti che sia l'aspetto sacro e rigoroso dell'Amore, a essersi sviluppato tra Gesù e Myriam di Magdala, facendo di lei quella grande discepola e iniziata che Gesù amava in modo particolare. Ella godeva di un insegnamento "riservato", e anche di un posto "speciale" nel cuore del Maestro. Amici sò per certo che qualcuno si scandalizzerà per queste parole scritte e all'idea che un Essere di quella levatura potesse aver sviluppato un legame affettivo: e tuttavia era proprio così, ed è uno degli aspetti più illuminanti, per l'umanità, manifestati dall'incarnazione del Cristo. Ci mostra quanto il Divino e l'umano possano camminare fianco a fianco, completarsi, rendersi reciprocamente più belli in uno stesso mondo. L'esempio del Cristo e di Myriam di Magdala ha impresso nella nostra coscienza il modello di un autentico sigillo di riconciliazione; ci ricorda anche che, se l'amore può assumere colori e forme diverse, un po' come il libero diramarsi di un albero di luce, proviene pur sempre dallo stesso tronco, alimentato dalle stesse radici, che affondano nell'Infinito. Ma torniamo di nuovo a Myriam, oggi, il movimento femminista ne farebbe il prototipo della "donna liberata", ed è facile immaginarla dotata di una natura non comune, avendo svolto un ruolo del genere accanto al Maestro Gesù. Di temperamento focoso, ma capace anche di grandi slanci di tenerezza e di abbandono un po' felini, Myriam fece della sua vita una specie di sfida permanente. Sfidò effettivamente quasi tutti i tabù del suo tempo, a cominciare dal rifiuto della sudditanza femminile alla società patriarcale di allora. Dopa la crocifissione di Gesù il suo temperamento si acquietò moltissimo, per lasciar trasparire una conoscenza, e poi una saggezza, soprendenti. E' innegabile che ciò che trasmise, da quel momento in poi, fece di lei l'autentica erede dell'Insegnamento del Cristo: la sua vita illustra alla perfezione l'audace unione del Cielo e della Terra. Quell'unione tradizionalmente considerata improbabile, rappresenta invece la chiave di volta della Parola di Gesù. Essendo venuto ad abolire le antiche leggi cristallizzate e sclerotiche, Gesù apriva la porta alla possibile fusione fra gli apparenti opposti. La scuola di pensiero che si sviluppò a opera di Myriam di Magdala insegnò soprattutto un principio non dualistico, dove Ombra e Luce, Materia e Spirito venivano presentati come inevitabili declinazioni, arricchenti, perchè formativa di quell'unica Forza che chiamiamo Dio. In tal senso, l'anima e il corpo della compagna del Cristo diventarono un autentico ricettacolo dell'Onda di Trasmutazione offerta alla Terra e poi ne furono dispensatori. Si può essere dunque daccordo con chi pensa che Myriam sia un aspetto del Santo Graal. Sgombriamo dunque il pensiero, una volta per tutte, dell'immagine menzoniera di una "Maria Maddalena- peccatrice- pentita" tratteggiata dalla Chiesa intorno al V secolo e che va avanti ancora oggi! Questa menzogna cari amici, equivale ad un autentico tradimento della Conoscenza e della natura dell'Amore che il Maestro ha offerto all'umanità; per questo, non si può esitare di dire che la misoginia flagrante dei primi Padri della Chiesa provocò uno stravolgimento totale del pensiero cristico, a tutto vantaggio della presa di potere temporale da parte di un collegio di maschi dominanti! Otto:-)
 
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L'abbazia di San Galgano, dalle marcate caratteristiche architettoniche gotico-cistercensi, fu costruita a partire dal 1218 e poco lontano dalla Rotonda. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi concessi da vari imperatori, tra i quali Federico II, ed alle munifiche donazioni ricevute; a ciò si aggiunse l'esenzione dalla decima da parte di papa Innocenzo III. La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato, che portò nel 1506 ad un interdetto del papa Giulio II contro Siena, che resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.

 

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L' Abbazia di Casamari è uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense. Fu costruita nel 1203 e consacrata nel 1217. Si trova nel territorio del comune di Veroli, in provincia di Frosinone.

 

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