L'Italia si avvia ad una fase post-coloniale; il nuovo colonialismo sarà nelle mani degli immigrati integrati, quelli che non vogliono che altri vengano perché si diventerebbe troppi? Certo sarebbe da sperare che il nuovo neo-colonialismo si servisse delle buone analisi di chi conosce bene le nefandezze del paese di origine e apprezza ciò che in Italia ha avuto e continua ad avere. Molti immigrati giunsero probabilmente per la stessa via e condizione degli sfortunati attuali ma come si dice: "chi tardi arriva male alloggia". Allo stato odierno è necessario chiedersi perché dopo le primavere arabe nel Mediterraneo è iniziata la tragedia dell'assestamento e della conquista di territori con le atrocità che tutti conoscono, perché quelle nazioni non riescono a trovare la coesione sociale e politica se non attraverso sistemi di forza o dittatoriali? Una cosa sembra essere certa in questo momento, i nuovi arrivati iniziano un processo in alcuni casi con le Istituzioni in altri al di fuori di esse così si ricreano quei ghetti degli anni sessanta settanta abitati da poveri del sud Italia e da nomadi. Salvi tutti i discorsi triti e ri-triti si potrebbe pensare di mobilitare tutti gli studenti delle facoltà di scienze politiche, psicologia, sociologia, giurisprudenza e iniziare dei colloqui con tutte quelle persone che si disperdono sul territorio ma si concentrano comunque nelle grandi città in particolare nelle stazioni, sotto i ponti, in aree più o meno visibili. Gli studenti "ambulanti" o di "strada" potrebbero orientare dei progetti di vita che potrebbero essere realizzati non solo in Europa ma in molti altri paesi compresi quelli africani. Gli studenti, attraverso i colloqui, potrebbero trovare nuove categorie di valutazione e di approccio verso il nuovo e imminente assetto geo-politico mondiale. Le Associazioni preposte sono ormai sclerotizzate con un orientamento, spesso, acritico e poco aderente alla realtà. I giovani studenti delle discipline umanistiche studierebbero sul campo le problematiche dell'immigrazione di massa, relativamente nuove per l'Italia: inoltre utilizzerebbero l'esperienza per motivi accademici guadagnando dei soldi quale rimborso spese ma soprattutto potrebbero dare un grande aiuto al "ciarlare" degli pseudo-politici. Ca..senno
CA..SENNO E LA SOLUZIONE DELL'EMERGENZA IMMIGRATI
L'Italia si avvia ad una fase post-coloniale; il nuovo colonialismo sarà nelle mani degli immigrati integrati, quelli che non vogliono che altri vengano perché si diventerebbe troppi? Certo sarebbe da sperare che il nuovo neo-colonialismo si servisse delle buone analisi di chi conosce bene le nefandezze del paese di origine e apprezza ciò che in Italia ha avuto e continua ad avere. Molti immigrati giunsero probabilmente per la stessa via e condizione degli sfortunati attuali ma come si dice: "chi tardi arriva male alloggia". Allo stato odierno è necessario chiedersi perché dopo le primavere arabe nel Mediterraneo è iniziata la tragedia dell'assestamento e della conquista di territori con le atrocità che tutti conoscono, perché quelle nazioni non riescono a trovare la coesione sociale e politica se non attraverso sistemi di forza o dittatoriali? Una cosa sembra essere certa in questo momento, i nuovi arrivati iniziano un processo in alcuni casi con le Istituzioni in altri al di fuori di esse così si ricreano quei ghetti degli anni sessanta settanta abitati da poveri del sud Italia e da nomadi. Salvi tutti i discorsi triti e ri-triti si potrebbe pensare di mobilitare tutti gli studenti delle facoltà di scienze politiche, psicologia, sociologia, giurisprudenza e iniziare dei colloqui con tutte quelle persone che si disperdono sul territorio ma si concentrano comunque nelle grandi città in particolare nelle stazioni, sotto i ponti, in aree più o meno visibili. Gli studenti "ambulanti" o di "strada" potrebbero orientare dei progetti di vita che potrebbero essere realizzati non solo in Europa ma in molti altri paesi compresi quelli africani. Gli studenti, attraverso i colloqui, potrebbero trovare nuove categorie di valutazione e di approccio verso il nuovo e imminente assetto geo-politico mondiale. Le Associazioni preposte sono ormai sclerotizzate con un orientamento, spesso, acritico e poco aderente alla realtà. I giovani studenti delle discipline umanistiche studierebbero sul campo le problematiche dell'immigrazione di massa, relativamente nuove per l'Italia: inoltre utilizzerebbero l'esperienza per motivi accademici guadagnando dei soldi quale rimborso spese ma soprattutto potrebbero dare un grande aiuto al "ciarlare" degli pseudo-politici. Ca..senno