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Juve - Zenit


Festa Juve!!!I bianconeri festeggiano il ritorno in Champions battendo i russi dello Zenit con una gran punizione di Del Piero.A quasi tre anni dall'ultima (sfortunata) apparizione con l'Arsenal, i bianconeri tornano a sentire l'inno della Champions. Lo stadio è diverso, allora il "Delle Alpi" oggi il nuovo "Olimpico", ma uguali le sensazioni, col tutto esaurito che dimostra l'attesa di un popolo per il ritorno tra i grandi. Ranieri presenta la formazione tipo e, forse proprio in segno di rispetto per chi di questa resurrezione è stato l'artefice, preferisce Trezeguet ad un Amauri più in forma per ricomporre la coppia di tante notti europee con Del Piero. Per il resto, tutto confermato nel 4-4-2 con Legrottaglie-Chiellini centrali in difesa ed il mix di centrocampo tra la fantasia sulle fasce (Camoranesi e Nedved) e la forza fisica in mezzo con la diga Sissoko-Poulsen.La partenza è difficile, lo Zenit dimostra di non essere esattamente l'ultimo arrivato e lo schieramento offensivo scelto da Advocaat ha nel trio d'attacco Denny-Pogrebnyak-Arshavin il suo fiore all'occhiello. I russi alzano immediatamente il ritmo, pressano e raddoppiano costantemente. All'11', subito un brivido per Buffon col portoghese Danny che da pochi passi apre troppo il piatto destro spedendo la palla a lato. La Juventus fa fatica e si rende pericolosa solo sui calci piazzati. Al 26' l'urlo della curva juventina si spegne sul palo che Camoranesi centra in pieno di testa su punizione pennellata da Del Piero dalla destra.Purtroppo per Ranieri, è l'ultima giocata dell'italoargentino che cinque minuti dopo è costretto al cambio per una distorsione alla caviglia destra. Al suo posto entra Salihamidzic. La ripresa non si allontana molto da quanto visto in precedenza. Al 56', dopo un bel taglio, Arshavin si presenta davanti a Buffon che è bravissimo a chiudergli lo specchio. Poi, al 73', bella parata di Malafeev su un colpo di testa di Poulsen indirizzato sul secondo palo. Quando la gara sembra avviata verso il classico 0-0, al 76' Del Piero si ricorda delle tante perle regalate in Champions e ne aggiunge un'altra alla collezione beffando il portiere russo con una velenosa punizione da quasi trenta metri. Al fischio finale, esplode la gioia del pubblico bianconero.