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PALAZZO REALE E PONTI DI PARIGI


Palazzo RealeNel 1624 il cardinale di Richelieu diventa ministro del re Luigi XIII e decide di fare costruire nel 1632 il palazzo.I lavori sono affidati al Mercier (architetto favorito di Richelieu) che costruirà il palazzo cardinale.Il cardinale morì il 4 dicembre 1642.Il palazzo è legato al re che morì l'anno successivo.Successivamente Luigi XIV si instaura nel palazzo che prenderà allora il nome di palazzo reale. Il palazzo è dato in uso a Philippe d'Orlèans, fratello di Luigi XIV che morì in questo palazzo.Philippe II di Orlèans occupa in seguito il palazzo dove saranno realizzati affreschi libertini.Nella sua parte posteriore vennero realizzati i giardini e un insieme di edifici che ospitarono negozi.Durante la rivoluzione il palazzo reale è al centro degli eventi per diventare successivamente un centro molto animato del vizio: case da gioco ecc... Il palazzo reale diventa a partire da 1801 la sede del tribunale, quindi della borsa e del tribunale del commercio.È restituito alla famiglia d'Orlèans nel 1814.Nel 1871 il palazzo reale è incendiato. Sarà restaurato per accogliere a partire da 1875 la sede del Consiglio di Stato fino ad oggi.Si possono ammirare le colonne di Buren che nonostante alcune discussioni filosofiche si iscrivono perfettamente in questo contesto, particolarmente quando sono illuminate.
 
 Ponti di Parigi
 Ponte Nuovocome il suo nome non indica, è il più vecchio ponte di Parigi, uno dei primi ponti in pietra. Iniziato nel 1578 per facilitare le relazioni tra Louvre e l'abbazia di sant-Germain, fu inaugurato da Enrico IV soltanto nel 1607. Le due parti del ponte sono state riunite da un terre-pieno artificiale derivato dalla giunzione di due piccole isole della Senna. Il ponte-Nuovo ebbe immediatamente grande successi presso i parigini che apprezzarono le sue innovazioni architetturali: l'assenza di case che permette la vista sul fiume e sul Louvre, la sua larghezza accentuata dalle mezzaluna sistemate sopra ogni pilastro, i marciapiedi che proteggevano da fango e cavalli. Il ponte diventò presto il quadro di un'animazione perpetua: commercianti ambulanti, artisti, oziosi si trovavano in particolare vicino alla pompa del Samaritaine, pompa ad acqua che alimentava la città. Il ponte non ha conosciuto molte modifiche nel corso del tempo: le 385 maschere grottesche che decoravano precedentemente le arcate sono scomparse (sono alcune a Cluny ed a Carnavalet). I candelabri del 19esimo secolo sono stati disegnati da Victor Baltard. Nel 1985, l'artista Christo inserì il simbolo della vecchia Parigi.
 Ponte delle ArtiVoluto nel 1801 da Napoleone Bonaparte, questo ponte segna l'arrivo del ferro e della ghisa all'inizio del 19esimo secolo. Prese questo nome in riferimento al palazzo delle arti, il Louvre, che veniva così collegato al collegio delle quattro-Nazioni (l'istituto). Decorata di fiori e di arbusti, la passerella pedonale costituiva una specie di giardino sospeso. Composta da 9 arcate che ostruivano la navigazione, troppo fragile, fu danneggiata varie volte dal passaggio di barche e chiusa al pubblico nel 1970. E' stata ricostruita nel 1984 su progetto di Louis Arretche. È ormai in acciaio e consiste soltanto di 5 arcate.
  Ponte Alexandre IIIIl ponte fu costruito contemporaneamente al grande e piccolo palazzo, per l'esposizione universale del 1900. Fu lo zar Nicola II a porre la prima pietra del futuro ponte, che prese il nome di suo padre per celebrare l'amicizia franco-russa. Composto da un'arcata di ghisa abbastanza bassa per non tagliare la prospettiva, è abbondantemente decorato da candelabri in bronzo, di cavalli alati e da altre statue, in particolare di Bourdelle, che si ergono anche lungo il cours de la Reine. All'angolo del cours de la Reine e del viale Franklin-Roosevelt, il giardino de la vallée suisse.