I companerosI veri angeli...
...rimangono Angeli anche nell'Inferno!!!
di Gino Strada(tratto da news letter n°01/2008)L'anno
passato, nei Centri chirurgici e in quelli pediatrici e di maternita'
di Emergency, oltre 350.000 persone hanno ricevuto le cure di cui
avevano bisogno. E le hanno ricevute gratuitamente, perche' insieme al
bisogno ne avevano anche diritto. E' questa la prima voce del nostro
"bilancio del 2007". Abbiamo assistito con professionalita' e passione
un grande numero di esseri umani. Nel 2007 ci siamo anche trovati, in
Afghanistan, ad occuparci di rapimenti e di scambi di persone. Non lo
abbiamo voluto ne' cercato, ma abbiamo deciso che era nostro dovere
fare tutto il possibile perche' una vita umana in piu' potesse sfuggire
alla spietata criminalita' della guerra. E abbiamo dovuto pagare le
conseguenze degli sporchi giochi della politica di chi fa la guerra.
Siamo stati attaccati da molte parti e in modi diversi. Rahmatullah
Hanefi, manager dell'Ospedale di Emergency a Lashkargah, ha dovuto
subire tre mesi di carcere nel totale isolamento. Su di lui (e su
Emergency) sono piovute calunnie e infamie gratuite. E' stato fatto di
tutto per cacciare Emergency dall'Afghanistan. Siamo stati accusati di
curare i nemici, e si e' fatto di tutto per impedirci di curarli.
Questo ci e' sembrato intollerabile, e abbiamo preferito chiudere
temporaneamente tutte le nostre strutture piuttosto che accettare
quella imposizione. Abbiamo lasciato l'Afghanistan per due mesi, fino a
quando ci e' stato chiaro che la posizione della politica di Kabul e di
Roma non era piu' sostenibile. A fare la differenza sono stati
tantissimi cittadini e autorita' afgani, che hanno fatto pressione
perche' finisse "la guerra a Emergency", perche' tornassero ad esistere
i 3 ospedali chirurgici, il Centro di maternita' e quello di pediatria,
le 23 cliniche e posti di primo soccorso sparsi per il Paese, le 3
cliniche all'interno delle prigioni. Loro hanno fatto buona guardia,
affinche' quel patrimonio della collettivita' non venisse saccheggiato
o affidato agli sciacalli di turno. Loro hanno difeso i nostri ospedali
e ci hanno convinto del grande sostegno che avremmo trovato tornando ad
aprirli. Cosi' e' stato. Abbiamo potuto riprendere le nostre attivita'
esattamente come prima della irruzione della politica nel nostro
lavoro, i nostri ospedali e centri di medicina sono tornati ad essere
luoghi neutrali e indipendenti, aperti a tutti, luoghi dove non si
hanno ne' si vogliono avere nemici, ma solo pazienti da curare. Il 2007
e' stato anche l'anno in cui ha aperto i battenti, sul Nilo Blu alla
periferia di Khartoum, il Centro Salam di cardiochirurgia. Una
struttura di assoluta avanguardia, il primo ospedale di alto e livello
e gratuito per i malati di cuore nel continente africano. In pochi piu'
di 6 mesi, al Centro Salam sono state operate oltre 300 persone, in
larghissima maggioranza giovani e bambini. In molti si sono presentati
all'ingresso, provenienti da tutte le parti del Sudan per uno strano
tam tam che ha fatto sapere dell'esistenza del Centro a migliaia di
chilometri di distanza. Molti altri sono arrivati da altri Paesi del
continente, dal Ruanda e dalla Eritrea, dalla Repubblica centrafricana
e dal Congo, dopo essere stati visitati e valutati a casa propria dai
cardiologi del Centro. Abbiamo scoperto nuove tragedie sanitarie,
abbiamo constatato enormi e vitali bisogni insoddisfatti,
insopportabili discriminazioni e ancora piu' insopportabili sofferenze.
Ci siamo occupati dei pazienti, e continuiamo a farlo. Questa io credo
sia Emergency, una associazione non di parte ne' di partito, tenuta invita solo dal consenso e dal contributo di centinaia di migliaia di cittadini italiani.Grazie a tutti, buon anno e buon lavoro a tutti noi.