Con quale coraggio si afferma che i media a Berlusconi non servono???5 Gennaio 2009
Bettino nostro che sei nei cieli
La puntata di oggi:
Il tesoro di Craxi
Craxi, lo Statista che fece la Storia
Craxi, i terroristi e Saddam Hussein
L'On. Gerry Scotti e boom del debito pubblico
La latitanza di Craxi
Testo:
"Buongiorno a tutti.
Chi di noi ha avuto la sfortuna di essere sintonizzato su Canale 5 ieri
a mezza sera, avrà notato uno spettacolino degno della Korea di Kim Il
Sung, una specie di monumento equestre in versione televisiva a Bettino
Craxi, nel nono anniversario della sua scomparsa.
Un filmino messo insieme da alcuni suoi ex famigli e ovviamente trasmesso in pompa magna, è il caso di dirlo, da Mediaset.
E' chiara la devozione di Mediaset al suo santo protettore: senza
Craxi, Berlusconi non sarebbe dov'è, Mediaset non sarebbe lì visto che
è sopravvissuta alle varie violazioni di legge che prima Fininvest e
poi Mediaset hanno perpetrato in barba alle normative nazionali,
europee, alla Corte Costituzionale, eccetera.
Grazie al padrinaggio di Craxi e poi al padrinaggio dello stesso Berlusconi che poi è andato in politica a sostituirlo.
Si comprende la ragione per cui Mediaset e Fininvest e il mondo
Berlusconiano sono così affezionati allo scomparso leader pregiudicato
e latitante.
La cosa interessante è che probabilmente nemmeno Mediaset si era mai
ridotta così male, si era mai abbassata e umiliata a tal punto, nella
sua campagna revisionista e negazionista di quello che è avvenuto nella
storia italiana negli ultimi quindici-vent'anni.
Si provava imbarazzo persino per Mediaset, ieri sera, nel vedere
scorrere quella specie di vita dei Santi, quella specie di agiografia
di Santa Maria Goretti con gli occhiali e il garofano.
Purtroppo, molti di quelli che hanno visto quella cosa, spero pochi
grazie alle vacanze, erano persone che hanno dimenticato, altri sono
persone che non hanno mai saputo, altri sono persone che non c'erano
perché sono giovani e quindi non hanno gli strumenti per verificare.
Forse è il caso di mettere qualche puntino sugli “i” per evitare gli
effetti collaterali di queste vere e proprie armi di distruzione di
massa intellettuale e cerebrale e della memoria collettiva, onde
evitare che poi queste radiazioni si propaghino per anni.
Meglio fermarle, meglio immunizzarsi.
Intanto era chiaro a tutti che se fosse vero quello che è stato
raccontato non si capirebbe per quale motivo questo signore è dovuto
scappare dall'Italia in fretta e furia, per sfuggire a varie sentenze
di condanna e a un destino di galera, visto che Craxi era stato
condannato a dieci anni di galera.
Voi sapete com'è difficile in Italia riuscire a condannare un potente, non dico a dieci anni ma a dieci minuti di galera.
Lui era riuscito a totalizzare dieci anni e, se non fosse morto
prematuramente, ne avrebbe totalizzati altri perché c'erano tanti altri
processi per tangenti che avevano già superato la prima fase e
probabilmente Craxi se la sarebbe cavata con una ventina d'anni di
galera, visto quel poco che si era scoperto rispetto a quello che aveva
fatto.
Soprattutto, non si capirebbe per quale motivo questo statista di fama
mondiale, nei periodi di massimo fulgore, riuscisse a ottenere il 14 e
qualcosa percento dei voti.
All'epoca si votava col proporzionale. Il miglior Craxi ha ottenuto
meno voti del peggior Fini, perché voi vi rendiate conto di quanto poco
gli italiani si fossero accorti di questo tesoro che avevano in casa,
incompreso.
(CONTINUA)