Tracce dall'Universo

Post N° 11


Giorno nono,    Ieri abbiamo avuto il primo contatto con una specie aliena (vedi messaggio n° 10). I nostri sensori avevano rilevato la loro traccia di curvatura dirigersi verso di noi, ma successivamente sono stati essi a stabilire per primi un contatto con la Santa Maria. Come abbiamo appurato in seguito, loro sapevano già da tempo del nostro arrivo, e per di più conoscono la nostra specie nei minimi particolari.    Innanzitutto conoscono la nostra lingua ed i nostri costumi, ma la cosa più particolare è stata il banchetto che hanno preparato in nostro onore sul loro vascello, l'Oharta, preparato nei minimi particolari come un ricevimento di nozze.    La loro astronave, poi, è davvero immensa, in confronto alla nostra, e deve avere delle bobine di curvatura potentissime per creare una distorsione sufficiente a trasportare attraverso lo Spazio una struttura del genere. Il loro vascello imperiale, infatti, misura in altezza circa quanto la Santa Maria lo fa in lungezza, e consta di tre cupole poste una sopra l'altra, sempre più piccole come diametro da quella inferiore alla superiore. La base della struttura è ellissoidale, ed il diametro più lungo misurerà all'incirca un paio di chilometri. La plancia di comando è posta sulla sommità, mentre alla base è presente un enorme Hangar contenente numerose scialuppe e attrezzature di cui non saprei descrivere la funzione.    Nella cupola di mezzo, infine, è presente un ampio salone nel quale abbiamo consumato il banchetto di benvenuto. Nel lato anteriore di questa sala, dalla parte opposta rispetto agli ascensori con i quali abbiamo raggiunto il luogo, è presente una immensa vetrata che permette una visione mozzafiato del Cosmo circostante.    Il cibo che ci hanno offerto i Sindamani, così hanno detto che si chiama la loro specie, era davvero molto buono. Ottimi sono risultati esserlo soprattutto dei dolci simili a dei pasticcini di varie forme geometriche e dai colori delicati, azzurri, verdi, giallo albicocca e rosso, che avevano una base di gusto e consistenza simili a quelli del marzapane ed erano ricoperti di uno strato che ricordava molto da vicino una glassa dal gusto fruttato. Da bere, invece, ci hanno offerto una bevanda dal colore rosso rubino e dal gusto fruttato, che però non aveva nulla a che vedere col vino.    Oggi, infine, abbiamo ricambiato noi il favore invitandoli sulla Santa Maria. La giornata è trascorsa nel migliore dei modi, e i Sindamani ci hanno offerto il loro aiuto nel perfezionamento di alcune nostre tecnologie bordo, soprattutto riguardo agli armamenti. Nel corso del primo incontro, infatti, era stato semplicissimo per loro entrare nel nostro sistema di controllo e disattivare tutte le difese della Santa Maria. Hanno detto che i nostri programmi erano troppo prevedibili e le nostre schermature semplici da aggirare. Ora però, con gli aggiornamenti che ci hanno fornito, dovremmo essere più pronti ad affrontare eventuali pericoli, che a loro dire ci sono ed anche numerosi, anche se fino ad oggi non ce ne siamo accorti per via della loro protezione. Una protezione del tutto silenziosa, devo dire, eccettuata qualche piccola anomalia spaziale rilevata dai nostri sensori nei primi giorni di navigazione che ci hanno motivato con piccoli errori d'azione. Mai però avrei pensato che il motivo fosse questo, e devo dire che se le cose stanno realmente così, tutto ciò mi preoccupa non poco.    Sono comunque curioso di avere più informazioni al riguardo. Dicono infatti di aspettare da millenni questo incontro e di essere già scesi sulla Terra in tempi remoti. Il loro capo, Visìndamon, ha anche fatto alcune allusioni rispetto ad progetto divino di cui loro sono responsabili e che dovrebbe prevedere l'unione pacifica di tutti i Popoli dell'Universo.    Io sinceramente non so cosa pensare, al riguardo, ma una cosa certa è che il loro volto sereno deve nascondere una pace interiore sconosciuta anche agli uomini più religiosi del nostro pianeta. come se avessero un contatto profondo con l'essenza più vera della realtà e della vita e questo li portasse a prendere le giuste distanze dagli avvenimenti quotidiani. A dare il giusto peso ad ogni cosa.    Un popolo tutto da scoprire, insomma, e da cui sembra esserci molto da imparare. Aspetto perciò con ansia il domani, per proseguire nella nostra conoscenza.