Tracce dall'Universo

Post N° 13


Giorno undicesimo,    Quest'oggi, dopo pranzo, ho avuto un altro colloquio con Visìndamon. Ero da solo, poiché il comandante Mileto è andato a parlare con gli ingegneri di bordo dell'Oharta, di modo da farsi spiegare nei dettagli le modifiche apportate ai nostri sistemi informatici di controllo delle funzioni della nostra astronave. Secondo gli ingegneri Sindamani ora siamo sicuri contro ogni tipo di aggressione, perché nessuna specie a loro ostile è mai riuscita a entrare nei sistemi informatici delle loro apparecchiature. Questa notizia mi solleva non poco.    Il colloquio con Visìndamon, invece, è stato molto interessante. Stavolta, infatti, ha voluto far luce su alcuni incidenti misteriosi che sono successi negli ultimi due secoli, primo fra tutti quello avvenuto a Roswell l'8 luglio 1947. Secondo il Condottiero dei Sindamani, quello fu un tragico errore dei loro incursori disposti a proteggere la Terra contro possibili attacchi o visite da parte di specie ostili (vedi messaggio n° 12). Di solito questi sono in grado di catturare il mezzo alieno molto prima che questo entri nell'atmosfera terrestre, o nella peggiore delle ipotesi riescono ad abbatterlo e far sparire i resti in tempo utile. Quella volta, però, l'incursore nemico riuscì ad entrare nell'atmosfera del nostro pianeta e tentare un atterraggio di fortuna, nonostante fosse stato colpito. L'atterraggio, però, non è riuscito, ed il velivolo si è schiantato al suolo provocando la morte degli occupanti. Il fatto che fosse precipitato in un'area militare ha sicuramente contribuito ad insabbiare più facilmente le prove da parte dell'amministrazione statiunitense, e i Sindamani certo non ci tenevano a far sapere all'Universo intero il loro errore, soprattutto in quel periodo molto difficile. Stavano infatti combattendo una dura lotta contro delle fazioni dissidenti interne al loro popolo, e per tale motivo non potevano allargare troppo il fronte della lotta, dal punto di vista diplomatico.    Ora però, che era giunto il tempo, non aveva nessuna difficoltà ad ammettere l'errore dei suoi predecessori. Almeno questo è quanto mi ha detto. Mi ha poi spiegato che gli altri avvistamenti sono stati causati anch'essi da alcuni errori delle loro pattuglie di istanza nei pressi della Terra, ma secondo me sono stati comunque utili. Grazie ad essi, infatti, sul nostro pianeta abbiamo continuato a credere e sperare nella possibilità di un incontro con una specie aliena intelligente e magari più sviluppata di noi. In questo modo, ora che il fatto è accaduto, posso dire che non è stato per noi un grande shock. In fondo noi ci aspettavamo questo incontro, ed ora che è avvenuto è come se fosse stato scritto l'ultimo brano di una grande sinfonia.    A questo punto non possiamo far altro che proseguire scrivendone un'altra, tutta nuova...