Il Bar delle T

SONO UNA DONNA LIBERA-TA


Sono nata quarant’anni fa in un paesino dell’entroterra palermitano, dove, diciamocela tutta, la liberta sessuale era patrimonio non facilmente disponibile.Ricordo che quando avevo 15 anni tutto era peccato,. Era peccato guardare i ragazzi allo struscio nella via principale, era ancor più peccato baciarli, non dico che peccato fosse immaginare solo di toccarli o toccarsi da sé. 
Mi pare persino logico e naturale che, date quelle circostanze proibitive, dove il controllo sociale era pressante ed ossessivo. Le prime risposte alle domande del mio corpo me le abbia date .un’amica. Si, il primo bacio, il mio primo bacio non è stato dato ad un…principe azzurro, bensì ad una principessa. A ricordarla oggi credo che fosse più un rospo…... Lei aveva vent’anni ed era fra le più bruttine della compagnia, tanto che i ragazzi non la consideravano nemmeno. Bella coppia siamo state. .Lei con me per mancanza di interesse da parte dei ragazzi, io con lei per mancanza di possibilità di stare con i ragazzi. Lascia il paese qualche mese più tardi, a sedici anni, per proseguire gli sudi in Città.  Lì, lontana dagli occhi indiscreti e sempre presenti di chiunque, ho avuto modo di fare le mie prime esperienze, dimenticandomi di quel primo bacio, dei primi sfioramenti, delle carezze sempre più intime di quella mia amica. Anni più tardi quando riprovai se non l’amore, almeno il sesso, la complicità, la dolcezza, di qualche donna, mi ritrovai il sapore di quella bocca nella mia. Il ricordo lo aveva trattenuto e me lo aveva riproposto. 
Fu una sensazione dolcissima e al tempo stesso emozionante. Ritrovai i baci persi e presi, e quel calore che dal ventre mi coglieva sino a farmi arrossire le gote. Ti mando un bacio, mia cara amica di allora. Sono anni che nulla so più di te, da quando ti trasferisti con i tuoi in una lontana città del nord. Un bacio, di quelli di allora, augurandomi che anche tu possa, oggi, ritrovare il rossor di guance del nostro primo ansimare